MA COME SI PETTINANO SCANZI E CRUCIANI? LE LORO ACCONCIATURE SONO STUDIATE FINO ALL'ULTIMO FOLLICOLO - QUANDO HO LETTO DELL’ARRESTO DI CLOONEY HO PENSATO A QUALCOSA DI SESSUALMENTE FETISH-BONDAGE - SMETTIAMOLA DI DIRE E SCRIVERE CHE BENIGNI È UN SUBLIME ARTISTA: DICE SEMPRE LE STESSE COSE! - ADESSO SBUCA VESIGNA E CI DICE CHE IL FESTIVAL È TAROCCATO. MA SI VEDE AD OCCHIO NUDO? - VIVA CARMEN - LA SOLITA “EQUIDISTANZA” DI PIGI BATTISTA…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago, ma come si pettinano Andrea Scanzi e Giuseppe Cruciani? Così diversi e così uguali, così narcisi e così prime donne. Sabato sera, a "In > onda" su La 7, era impossibile non restare mesmerizzati dalle loro acconciature. Studiate e scomposte fino all'ultimo follicolo. Come quando guardi certe facce al botox. Tutto il resto non contava.
Jerry M. Douglas

Lettera 2
Caro Dago,
secondo te Gasparri di chi parla ?
"Gli consiglierei di invecchiare meglio. A 75 anni vorrebbe ancora andare in video, tutti, ad un certo punto, dovremmo ritirarci.... Ora stia un po' a casa invece di insultare le persone"
Di Pippo ? Mah, tali parole ben si adatterebbero anche a Silvio...
Recondite Armonie

Lettera 3
Caro Dago, hai visto ieri Rutelli dall'Annunziata? Certo che quella donna è proprio indisponente, sempre lì ad incalzarlo sul perchè e il percome di tutti quei milioni di euro versati alla "fu" Margherita e poi intascati tutti tutti dal tesoriere Luigi Lusi, ma possibile che lui, il capo, niente sapesse, che a lui niente sia andato di quel tesorrrro(alla maniera di Gollum del Signore degli Anelli)?

Perbacco, Rutelli sobbalza, si indigna, si infervora di fronte a tanto cocciuto incaponimento tanto che gli viene il sospetto che lei l'abbia invitato lì apposta! Trattiene a stento la rabbia Rutelli ed offeso infine le grida in faccia che lui non solo non ha preso ma anzi ha dato!...

Certo che è bello, confortante essere spremuti come limoni dall'erario per foraggiare questa casta di benefattori, comunque forse è solo perchè ogni volta che vedo Rutelli ripenso all'imitazione di Guzzanti, che mi viene in mente quella canzoncina, quella che fa " te c'hanno mai mannato a quel paese...?
Ciao
Daniela

Lettera 4
Caro Dago,
ma non c'è un giornalista serio che di fronte a Rutelli che rivendica la sua onestà per non avere toccato un euro dei soldi sottratti dal Tesoriere Lusi ,e gli crediamo anche, abbia il coraggio e la dignità di rivolgergli la contestazione più pesante sulla vicenda?
Come si giudica in qualunque ente pubblico , pubblica amministrazione , azienda, il Presidente di un organismo collettivo che riesce a non accorgersi che gli vengono sottratti 26 (dicasi ventisei) milioni di euro? E' un dirigente ,non si dica capace (sembra troppo) ma almeno non maldestro (è trpoppo poco....? giudicate voi) , colui il quale riesce a difendere in questo modo l'integrità patrimoniale dell'ente che amministra ?

Non si dica che il tesoriere ha delega solitaria perchè in qualunque organismo collettivo chi amministra soldi non suoi , risultando al vertice degli organi direttivi , almeno un minimo di dovere di controllo (non sui mille euro , non sui dieci mila , non sui cento mila, non sul milione , ma almeno sulle decine di milioni) sulla destinazione dei fondi lo ha.
Possiamo far discutere di art 18 , tassazione delle imprese , etc chi non si accorge che gli rubano decine di milioni di euro? Che suggerimenti ha costui da dare al Paese?
Charlie Brown

Lettera 5
Dago darling, l'altro giorno - quando ho letto i titoloni dei grandi giornali on line che annunciavano l'arresto di George Clooney - ho subito pensato a qualcosa di sessualmente sconvolgente. Tipo certe cosacce che succedevano nel romanzo "City of night" di John Rechy. Invece era solo una sceneggiata da paraculo hollywoodiano contro uno stato definito "canaglia" già da George W. Bush!

Per non parlare poi del Sudan dei tempi della regina Vittoria, Gordon e il Mahdi! Pensa te che novità e che coraggio! Va da sé che se il levigato George manifestasse a favore dei nuovi schiavi asiatici e latinoamericani che lavorano nelle piantagioni di frutta e verdura degli States, i virilissimi "cops" (tanto venerati nel mondo S/M gay) lo arresterebbero per davvero e magari gli darebbero anche qualche eccitante (chissà?) e inconfessabile "frisson". Amen
Natalie Paav

Lettera 6
Caro Dago,
ma vogliamo smetterla una volta per tutte di dire e scrivere che Roberto Benigni è un sublime artista, che fa ridere non appena apre bocca, che per fortuna c'è lui a farci capire le cose, ecc ecc? Tutte le volte che lo vedo apparire in tv, lo sento dire sempre le stesse cose, battute divertenti e non scontate una su cinquanta, ripete all'infinito le medesime espressioni come "è una cosa incredibile" (nella famosa esegesi dell'inno di Mameli fece un record da Guinness, quella scura però), non gli è più sufficiente il personalissimo modo di fare per far ridere, perché i tempi sono cambiati e non accettano più una comicità basata solo sulle capacità dell'attore (anche perché fenomeni della risata non ne nascono più). Ormai sono quasi quarant'anni che è in giro, e ha già dato il meglio di sé.
Bob

Lettera 7
Caro Roberto, intervengo io che sono veneziana . il ponte di Calatrava è stato posizionato nella zona più brutta e degradata di Venezia tra Piazzale Roma e la Stazione. L'unico difetto nel progetto di Calatrava è che si è dimenticato di fare una corsia liscia come c'è nel vicino bellissimo ponte delle Guglie cosicché i turisti con valige debbono fare un percorso a ostacoli
Margherita - Venezia

Lettera 8
....non guardarli certi programmi.
Sanremo, la De filippi, basta guardare altro. e questi che svelano storie delle quali non frega niente a nessuno, fanno solo pubblicità a questi programmi.
con la tv satellitare mi sono liberato da questi mostri. mò esce fuori uno a dirci che il Festival è taroccato. Ma và? che non si vede ad occhio nudo?
Mi rendo conto che la rai, mediaset sono necessarie fino ad un certo punto.

Lettera 9
Dago per una volta la Llera dice qualcosa di condivisibile, su Battisti pubblicato in Francia e Brasile, ma Pierluigi Battista la riduce a una fastidiosa lezioncina sulle libertà delle case editrici, con quella "equidistanza" che gloriosamente contraddistingue i pezzi suoi e di tutto il Corsera, dimenticando che tra le libertà di un editore c'è anche quella di decidere di non legare il suo nome e il suo catalogo a determinati personaggi...
Anne

 

 

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