juan pablo escobar

“RINGRAZIO I NEMICI DI MIO PADRE CHE MI HANNO LASCIATO SENZA UN SOLDO” - IL RACCONTO DEL FIGLIO DI PABLO ESCOBAR: “TOGLIENDOMI TUTTO MI HANNO OBBLIGATO A GUADAGNARMI DA VIVERE IN MODO LEGALE. VOGLIO RACCONTARE LE SUE MACABRE ALLEANZE CON LA CORRUZIONE INTERNAZIONALE…”

pablo escobar e la moglie maria victoriapablo escobar e la moglie maria victoria

La prefazione del libro “Pablo Escobar. Gli ultimi segreti dei narcos” di Juan Pablo Escobar pubblicata da “il Giornale”

 

Juan Pablo Escobar è il figlio del boss dei narcos più famoso e ricco del mondo. Dopo la morte del padre, il 2 dicembre 1993, aveva minacciato vendetta. Ma poi, davanti al bivio

più importante della sua vita, ha scelto di stare dall’altra parte. E condurre una vita irrepresensibile. Questo secondo libro, Pablo Escobar. Gli ultimi segreti dei narcos, serve

pablo escobar e il figlio juan pablo pablo escobar e il figlio juan pablo

a costruire la pace, a chiedere il perdono delle vittime dei narcos e ricostruire verità. Ne pubblichiamo la prefazione

 

Molti mi domandano il perché di questo secondo libro su mio padre. Non hai forse già raccontato tutto in Pablo Escobar. Il padrone del male? La mia risposta è semplice e diretta: questo nuovo libro contiene rivelazioni e storie mai raccontate prima, che portano alla luce verità su fatti finora sconosciuti, di cui lui fu l' artefice. Le indagini meticolose, da me compiute negli ultimi sei mesi, mi hanno portato a viaggiare insieme al mio editore per tutta la Colombia e a incontrare tante persone con altrettante storie, che mi hanno permesso di cogliere in flagrante mio padre.

pablo escobar e il figlio juan pablopablo escobar e il figlio juan pablo

 

Questo libro rivela dove e con chi era il giorno in cui i suoi sicari assassinarono il ministro della giustizia Rodrigo Lara Bonilla; le relazioni che aveva con il gruppo di ribelli m-19 e il suo coinvolgimento nel sequestro della sorella di uno dei suoi migliori amici; il rapporto che aveva con Barry Seal, pilota della Cia e informatore della Dea; e i metodi da lui impiegati per arricchirsi.

 

pablo escobar pablo escobar

In questo volume, inoltre, trovano spazio il racconto del capo paramilitare che ha sconfitto mio padre e le riflessioni di uno dei figli del suo acerrimo nemico. Infine, qui espongo le sue macabre alleanze con la corruzione internazionale, che mi hanno stupito a tal punto che confesso di avere avuto timore a renderle pubbliche.

 

juan pablo escobarjuan pablo escobar

Questo libro fa parte di un mio personale esercizio profondo e sincero, il cui unico scopo è raccontare la storia di mio padre affinché non si ripeta. Voglio condividere le mie esperienze di vita con Pablo Escobar e le profonde ferite che mi hanno portato a non essere come lui.

 

È, inoltre, un esercizio che dimostra come la pace e la riconciliazione non siano mere utopie. Spero sinceramente che altri possano imparare qualcosa dalla mia storia, dai miei errori e da quelli di mio padre. Così vi offro queste pagine che costituiscono il mio personale contributo alla verità, un' ammenda simbolica per chi ha sofferto a causa dei crimini commessi da Pablo Escobar.

 

Non sono alla ricerca di rivincite o ritorsioni, non voglio disturbare le vittime di mio padre né minacciare coloro che tuttora delinquono perché abbagliati dal potere. Voglio soltanto raccontare delle storie e contribuire in qualche modo a fare luce su un' epoca che ha marchiato per sempre non solo il mio Paese, ma anche un intero continente.

 

i libri di pablo escobar scritti dal figlio juan pabloi libri di pablo escobar scritti dal figlio juan pablo

Il 2 dicembre del 1993 alle 15.30 minacciai la Colombia intera: «Ucciderò con le mie stesse mani quei bastardi!». Ero pieno di dolore. Mio padre era appena stato ammazzato e io non ero altro che un adolescente che non sapeva quello che diceva.

All' epoca mi trovai di fronte al bivio più importante della mia vita: seguire la via del rancore e del sangue, come aveva fatto mio padre, o condurre una vita irreprensibile in modo che nessuno avrebbe mai potuto incolparmi di qualcosa.

 

pablo escobar allo zoo di dallaspablo escobar allo zoo di dallas

Malgrado vivessi all' inferno, optai per la pace. Sono ventitré anni che continuo a onorare quotidianamente la mia promessa. Oggi posso dire che il diritto a una seconda occasione si conquista gradualmente. Io sono depositario di una storia, di cui non mi sento affatto orgoglioso, ma che serve da esempio all' umanità, e per questo ho viaggiato fino ai confini del mondo con l' intento di generare consapevolezza ed evitare che fatti del genere si ripetano.

 

parco tematico di escobarparco tematico di escobar

La vita di mio padre dev' essere narrata con enorme responsabilità. Faccio l' architetto. Grazie alla mia professione ho imparato a sognare, disegnare, ricostruire e a reinventarmi come uomo di solidi principi. Voglio dimostrare a mio figlio che, sebbene sia stato costretto a erigere la mia nuova vita su delle rovine, la volontà di andare avanti e di vivere è così forte da rendere possibile ogni cosa. Per questo sono qui a onorare il compito che la vita stessa mi ha affidato, facendomi nascere come figlio di mio padre e rendendomi l' uomo che sono oggi.

il boss della droga pablo escobaril boss della droga pablo escobar

 

Ringrazio i nemici di mio padre, verso i quali non serbo alcun rancore, perché mi hanno lasciato senza neanche un soldo, obbligandomi a guadagnarmi da vivere in modo legale. Oggi sono immensamente ricco perché posso guardare mio figlio, giocare con lui e raccontargli delle storie. Sono vivo, sono libero e sono circondato da una famiglia affettuosa, che è unita al di là dei momenti di allegria o tristezza.

 

Questa è la mia fortuna. A cosa serve una villa vuota, se non c' è nessuno a riempirla di gioia? Che senso ha costruire un impero se poi alla fine crolla insieme alla tua famiglia? Perché possedere così tanto denaro in varie case se poi non puoi nemmeno uscire a comprare un pugno di riso per placare la fame? A cosa è servito terrorizzare il Paese, se non a portare la tua famiglia sull' orlo del baratro?

ESCOBAR FIGLIO 1ESCOBAR FIGLIO 1

 

Mio padre la vedeva diversamente. Se n' è andato e con lui se n' è andata la sua fortuna, che avrebbe potuto risarcire i parenti delle sue vittime. Sono cresciuto in una casa piena d' amore. Mio padre era un delinquente spietato e insensibile, sebbene con noi fosse un padre affettuoso, che cantava canzoncine a sua figlia e giocava con suo figlio. Agendo così, si è perso i momenti più felici e più importanti della sua famiglia, che tanto proteggeva. Non ha visto crescere i suoi figli, non ha conosciuto i suoi nipoti e non ha potuto invecchiare con mia madre.

sebastian marroquin 1sebastian marroquin 1sebastian marroquinsebastian marroquinpablo escobarpablo escobar

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....