MAMMA RAI SCOPRE IL RISPARMIO – VIALE MAZZINI REVOCA IL MAXIAPPALTO DA 10 MILIONI PER IL NUOVO SISTEMA DI PRODUZIONE DI RAINEWS24 – COSTA TROPPO E SAREBBE SUPERATO DALL’UNIFICAZIONE PRODUTTIVA DELLA RIFORMA GUBITOSI

Stefano Sansonetti per "La Notizia"

 

Non c’è niente da fare. Magari a RaiNews24 saranno un po’scontenti. Ma il verdetto che è arrivato nei giorni scorsi parla chiaro: quell’appalto per ridisegnare “il sistema integrato per la produzione” del canale diretto da Monica Maggioni costa troppo e va ritirato. E così, dopo un anno di spese e di inutile procedura, mamma Rai ha dovuto ingranare la retromarcia.

monica Maggioni monica Maggioni

 

Al centro della scena c’è una gara indetta il 18 marzo del 2014 da Viale Mazzini per realizzare a beneficio della testata all news un sistema integrato di produzione nuovo di zecca, al costo di 10 milioni di euro tondi tondi. Una cifra che sin da subito era apparsa estremamente “pesante”. Ebbene, nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un avviso che certo non avrà fatto piacere alla Maggioni, giornalista stimata e apprezzata dal direttore generale Luigi Gubitosi.

 

IL DOCUMENTO

Per la precisione si tratta di un avviso di revoca, e in esso sono riassunte tutte le motivazioni a base del ripensamento. Il succo è che dall’indizione del bando sono intervenuti due eventi di non poco conto. Innanzitutto il decreto legge 66 del 2014, che in parte ha imposto alcuni obiettivi di spending review. Poi l’ormai famoso piano di riorganizzazione complessiva delle news presentato da Gubitosi e ribattezzato “progetto 15 dicembre”.

monica Maggioni monica Maggioni

 

Il 29 gennaio del 2015, ricorda l’avviso di revoca, il Cda della Rai ha dato mandato al direttore generale di procedere alla costituzione di un’infrastruttura tecnologica unica per la produzione delle news nazionali. Il tutto  “perseguendo criteri di economicità ed efficacia, con la finalità di razionalizzare e rendere maggiormente efficiente e competitivo il sistema delle news”. Poi accade un fatto che forse non tutti avevano messo in conto.

 

Proprio al fine di realizzare la piattaforma tecnologica unica, il Cto (Chief technology officer) della Rai stila un’apposita relazione tecnica che di fatto rappresenta la “tomba” del maxiappalto da 10 milioni lanciato per fare di RaiNews24 una specie di astronave. L’avviso di revoca non cita il nome del Cto di viale Mazzini. Ma questo incarico è ricoperto nell’azienda televisiva da Valerio Zingarelli, fortemente voluto nel ruolo di responsabile informatico proprio da Gubitosi nel settembre del 2014.

 

In questa relazione tecnica, tanto per usare il linguaggio ora riproposto dall’avviso di revoca del bando, si dice che il raggiungimento degli obiettivi di efficienza e razionalizzazione esclude “la possibilità di operare in una condizione di integrazione tecnologica tra diversi sistemi”. Come dire: RaiNews24 non può avere un sistema suo “disconnesso” dagli altri.

monica maggioni intervista bashar al assad monica maggioni intervista bashar al assad

 

Per questo la gara da 10 milioni “isolerebbe la testata dal resto del sistema, con conseguente irrealizzabilità della piattaforma unica”. Con ciò “vanificando l’interesse pubblico alla razionalizzazione del sistema tecnologico per le news e al contenimento della spesa pubblica”. La conclusione è la revoca del bando.

 

L’EPILOGO

Insomma, così viene archiviato il sogno dell’astronave RaiNews24. Come aveva anticipato La Notizia del 2 aprile 2014, l’oggetto della fornitura era variegato: sistema di produzione main e business continuity; materiale e apparati broadcast; lavori di realizzazione impianto audio/video/dati; lavori di realizzazione impianti elettrici; design, configurazione, servizi supporto verifica alla conformità e collaudo dei lavori; babysitting e assistenza alla messa in onda; manutenzione e supporto per 3 anni; servizi di migrazione contenuti; formazione. Il tutto per 10.008.163 euro. Che adesso sono solo un lontano ricordo.

Luigi GubitosiLuigi Gubitosi

 

BERSANI MAGGIONI RENZIBERSANI MAGGIONI RENZI

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…