1- RIGOR MONTIS, IL GOVERNO DEL BLUFF. QUALCUNO CI DICA A COSA E’ SERVITO PERDERE LA SOVRANITA’? LO SPREAD E’ RIMASTO QUELLO DI PRIMA, LE TASSE SONO TRIPLICATE E DOPO SEI MESI DI "T'ADORIAM MONTI DIVINO", SI SCOPRE CHE “GLI INVESTITORI ESTERI TRADISCONO ROMA. IN UN ANNO VIA TITOLI PER 290 MILIARDI”, PIANGE “LA REPUBBLICA” DEGLI ILLUMINATI 2- SI APPREZZI L’USO DEL VERBO “TRADIRE” APPLICATO AL VENERATO MERCATO. IN QUEL “TRADISCONO ROMA” NON CI SONO SOLO TONI DA VENTENNIO A COLORI, MA L’AMMISSIONE CHE NON SEMPRE IL GIUDIZIO DEI MERCATI È GIUSTO E INDISCUTIBILE. UN PO’ COME QUELLO DEGLI ELETTORI, CHE QUANDO BOCCIANO UN PARTITO SPESSO “NON HANNO CAPITO” 3- ECCO: VISTO CHE IL NUOVO CHE AVANZA E' IL GIOVANE PADRONCINO MONTEPREZZEMOLO, UN SESSANTACINQUENNE CRESCIUTO ALLA SCUOLA POLITICA DEI DELLA VALLE, DEI MASTELLA E DEI CHARLIE ROSSELLA, SCENDE IN CAMPO, IL CAINANO CI RIPENSA E SI RICANDIDA

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- NON FA SOSTA L'EUROSUPPOSTA...
Che meraviglia questa Europa tutta moneta e zero unione. Per chi ha in mente il caso nobile e coraggioso dell'Islanda, che ha sfanculato la finanza internazionale e le sue ricette interessate per rimettersi in piedi da sola, l'annaspare della Grecia e i sacrifici di Spagna e Italia sono uno spettacolo davvero spropositato.

Dissanguarsi per lo spread perdendo sovranità forse non è una buona idea. E comunque sembra tutto inutile. Da noi ci si consola con "il recupero di credibilità internazionale". Che straccioni che siamo diventati. E senza un centesimo di dignità, chè tutto ormai si misura in centesimi.

Piange a tutta prima la Repubblica degli Illuminati: "Grecia quasi fuori, crollano le Borse. Lo spread risale fino a quota 428. Vertice nella notte a Bruxelles, gli esperti della Ue studiano il piano di uscita di Atene. Eurobond, Monti e Hollande contro la Merkel. Milano perde il 3,7%".

Il Corriere delle banche ribalta la faccenda con un titolo sconsolato: "Le Borse non credono all'Europa" (p.1). Il Messaggero fotografa bene la situazione: "Europa divisa, Borse giù" (p.1). Mentre il Cetriolo Quotidiano pizzica ancora Rigor Montis: ""Europanico sulla Grecia, niente eurobond per Monti. Vertice nella notte sulla crescita. Ogni Stato si prepara all'addio di Atene" (p. 3).

Soprattutto, dopo mesi e mesi di propaganda, si scopre che "Gli investitori esteri tradiscono Roma. In un anno via titoli per 290 miliardi" (Repubblica, p. 4). Si apprezzi l'uso del verbo "tradire" applicato al venerato Mercato. In quel "tradiscono Roma" non ci sono soltanto toni da Ventennio a colori, ma l'ammissione involontaria che non sempre il giudizio dei mercati è giusto e indiscutibile. Un po' come quello degli elettori, che quando bocciano un partito spesso "non hanno capito".

2- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
Comunque, non traggano in inganno certi bollettini disfattisti in arrivo da Bruxelles. In realtà, ci sono sempre nuove sfide per Super Mario il Mediatore! "Monti, missione crescita senza isolare Angela. Il premier nel ruolo di grande mediatore. La fiducia italiana sulla trattativa: ‘Dobbiamo spingere l'Europa" (Corriere, p. 9). Oh yes!

Non male anche il pezzo della Stampa in onore di AirOne Passera e della sua gita londinese (Passera a Londra: ‘In Grecia timori per la democrazia', p. 6). Apprendiamo notizie fondamentali: "Il ministro italiano dello sviluppo economico arriva a Londra per confrontarsi con il modello inglese. Ha un'agenda piena di incontri importanti. Due sopra gli altri: il colloquio con il ministro del Business Vince Cable e il dibattito alla London School of Economics". L'unica notizia memorabile è quella rivelata agli studenti: quando lo chiamarono Monti e il presidente Napolitano per offrirgli l'incarico era in bagno. Chissà se prima di accettare ha tirato lo sciacquone.

3- IL RITORNO DEL CAINANO E IL QUASI ARRIVO DI LUCHINO...
Chi mette i soldi decide. Se poi è ancora più lucido di un La Russa o di uno Scajola, è ancora più scontato. Berlusconi: "Io resto in campo, unirò i moderati contro la sinistra". Scontro con i colonnelli. E pensa al presidenzialismo. "Ecco la nuova creatura del Cavaliere: ‘un listone civico nazionale'. Selezionati già 300 candidati, Bertolaso guida la ‘macchina'" (Repubblica, p. 11).

Toglie tutti i dubbi il Giornale di Famiglia: "Pdl apri gli occhi. Lo Stato maggiore in subbuglio non vede la soluzione più semplice: ripartire da Berlusconi" (p. 1).

I giornali della Fiat puntano invece sul giovane Monteprezzemolo, un sessantacinquenne cresciuto alla scuola politica dei Della Valle, dei Mastella e dei Charlie Rossella. "Montezemolo, è caccia ai ‘quadri'" squittisce il Corriere di don Flebuccio de Bortoli. Collezioni a rischio? No, si cercano "economisti, giuristi e storici" (p. 16).

Ma di "storico", in Italia, a parte Paolo Mieli chi c'è? Sulla Stampa, "Il passo avanti di Montezemolo agita i partiti. Tra gli obiettivi battersi sul piano dei contenuti anziché dei contenitori" (p. 11). Urca, ma questo la sa davvero lunga! Poi passa il Cetriolo Quotidiano e con un pezzo di Giorgio Meletti rovina la festicciola per il simpatico padroncino: "Montezemolo il nuovo che avanza. O forse no. Scrive una lettera al Corriere per prendere tempo. L'abbiamo tradotta per voi dal politichese" (p. 9).

4- FREE MARCHETT A BINARIO UNICO...
"Una partenza sprint per Italo. Dati superiori alle attese per i treni ad alta velocità di Montezemolo e Della Valle. In un solo mese 50 mila passeggeri e altri 50 mila biglietti già venduti". Sul traguardo, a sventolare la bandierina, la Stampa di Torino (p. 30).

5-SCALATA BNL, SI PROCEDE CONTRO IGNOTI...
Mercoledì è attesa la sentenza di secondo grado a Milano e ieri è iniziato il processo romano di primo grado per la scalata di Unipol alla Bnl del 2005. Già i tempi (forte rischio prescrizione a Roma) dicono molto della giustizia per Lorsignori e del caos di un sistema giudiziario che l'ottimo ministro avvocato professore Paola Severino non mancherà di riformare.

Il Messaggero di Calta-Papà se ne pre-occupa con un pezzo di Massimo Martinelli ("Il doppio processo per Bnl-Unipol", p. 11) in cui vengono sottolineate alcune "anomalie" e si statuisce che "di fatto è stata negata agli imputati la possibilità di difendersi, diritto sancito dalla Costituzione". A sostegno della tesi vengono citati pezzi dell'Unità (Rinaldo Gianola), del Foglio, di Milano Finanza e del Sole 24 Ore.

Il caso, in effetti, sembra davvero grave e il lettore del Messaggero si chiederà chi siano questi poveri imputati i cui diritti sono stati così calpestati. Ecco, ma qui arriva il tocco di classe del giornale diretto da Mario Orfeo: non c'è il nome di un solo imputato in tutto l'articolo. Sì, la notizia è questa: a Milano come a Roma, sulle scalate bancarie si procede contro ignoti. Ignoto anche il padrone del Messaggero.

6- AVVISI AI NAVIGATI...
Seminascosto tra i listini di Borsa, il Corriere tira le bretelle al Venerato Palenzona con un pezzullo su "L'inchiesta Barclays e i prestiti facili" (p. 35). Storia tutta da seguire, ma sottovoce. Molto sottovoce.

7- DISCARICA ITALIA (CHI TOCCA MALAGROTTA SI FA MALE)...
Tecnici e prefetti allo sbaraglio sulla monnezza di Roma e del Vaticano. "Il pasticcio di Villa Adriana. La discarica divide il governo. Sostegno al prefetto Pecoraro, poi la frenata. Carandini si dimette" (Corriere, p. 23). "Ornaghi pronto a dimettersi: ‘La nuova discarica di Roma è uno sfregio a Villa Adriana". Intervistato da Repubblica, il ministro preme sull'unico tasto che interessa al governo del Rigor Montis: "Dall'estero arriverà una valanga di critiche" (p. 22).

Si scalda in prima pagina il Cetriolo Quotidiano: ""Villa Adriana finisce nella discarica. Il governo, il prefetto di Roma e la Regione della Polverini danno il via libera al sito per la raccolta rifiuti a Corcolle, a due passi dal parco archeologico. Ornaghi minaccia le dimissioni, ma non le da' (p. 1). Non è una metafora perfetta, questa della discarica?

8- LOMBROSIANI PER SEMPRE...
"Il caso dell'avvocato che si candida all'A2A per ‘meriti' politici. Di Mezza e il curriculum con i genitori famosi". Sul Corriere, bel pezzo di Gian Antonio Stella. Ma già dalla foto del Di Mezza si capisce tutto, a dire il vero. Sembra il cugino di Belsito (p. 25)

9- ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Eternit, l'ultimo schiaffo alle vittime. ‘I proprietari non pagano i risarcimenti'. Condannati a versare cento milioni. ‘Disprezzo per la giustizia italiana'. I miliardari Scmidheiny e De Cartier ignorano la sentenza, scoppia la polemica" (Repubblica, p. 17). I loro avvocati, come Cesare Zaccone e Luigi Forneri, si arrampicano sugli specchi e spiegano che "non hanno ricevuto istruzioni dal cliente" e non spetta a loro prendere decisioni. Chissà se il governo riterrà di occuparsi in qualche modo della faccenda.

10- CHAPEAU!...
A Roma, c'è un giovane e competente commissario Consob che molla la poltrona e torna a insegnare. Avrebbe potuto restare ancora due anni (la legge è cambiata), ma ha preferito completare solo i cinque anni del mandato originario. Si chiama Luca Enriques, insegnava diritto commerciale a Bologna e, come racconta il Corriere della Sera (p. 33) per il 2012-2013 sarà visiting professor ad Harvard. Noi speriamo che uno così poi torni davvero.

colinward@autistici.org

 

 

MARIO MONTI FRANCOIS HOLLANDE IL SORRISETTO FURBO DI ANGELA MERKEL CORRADO PASSERA E MARIO MONTI Giorgio NapolitanoLUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO AI BOX FERRARI PAOLO MIELI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PAOLA SEVERINOmalagrotta Tivoli Villa Adriana Pecile Villa Adriana Tivoli ANDREA CARANDINI

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...