albano e romina

1. SANREMO RITORNA SANREMO E FA ASCOLTI BUM: 11 MILIONI 767 MILA PARI AL 49.34% 2. DATI SUPERIORI DI QUASI UN MILIONE DI SPETTATORI E 4 PUNTI DI SHARE RISPETTO ALLA MEDIA DELLA PRIMA SERATA DEL FESTIVAL 2014, FIGHETTISMO SINISTRO DI FAZIO E & LITTIZZETTO 3. SANREMO È RITORNATO, ALFIERI ROVINA & ALBANO, IL 2 GIUGNO DEL TRASH. MELODIE MELODICISSIME IMBARAZZANTI, I VESTITI A BALZE, I REVERS PIZZUTI, I PERSONAGGI IMPROBABILI 4. ROVINA POWER SMORFIOSA COME UNA VELINA E ALBANO NON CI STA A DARLE IL BACETTO 5. LA BATTUTA SCEMA DEL COMICO (PER MANCANA DI PROVE) ALESSANDRO SIANI

tiziano ferrotiziano ferro

1. SANREMO: ASCOLTI BOOM, 11,7 MLN E CIRCA 50%

 (ANSA) - Ascolti boom per la prima serata del festival di Sanremo di Carlo Conti. In media gli spettatori sono stati 11 milioni 767 mila pari al 49.34%. Dati superiori di quasi un milione di spettatori e circa 4 punti di share rispetto alla media della prima serata del festival 2014.

 

ASCOLTI SANREMO - PRIMA SERATA 2014

La prima serata del 64° Festival di Sanremo ha ottenuto una media d’ascolto di 12.466.000 telespettatori nella prima parte pari a uno share del 45,77%. Nella seconda parte, terminata alle 0.45, la media è stata di 5.680.000 spettatori (47,14%). La media totale è stata di 10.938.738 (46,09%). I contatti sono stati 27.127.084.

sianisiani

 

 

2. DAGOREPORT

Nel cestino dei brutti ricordi il fighettismo de sinistra di Fabiolo Fazio, Sanremo è ritornato, alfieri Rovina & Albano, la nostra festa nazionale del trash. Riecco le melodie melodicissime imbarazzanti, i vestiti a balze, i revers pizzuti, i personaggi improbabili. Essì, il papocchione sanremotto è ormai una fatalità che va oltre la musichetta scema, il cantante zampognaro, il presentatore sacrificale, la giuria misteriosa, il vincitore ignoto: il festival è diventato un fenomeno rituale che ha spodestato il 2 giugno, come sagra della Repubblica.

rocio e carlo contirocio e carlo conti

 

Ammettiamolo: quale altro appuntamento, nell'arco dell'anno, può riservarci serate così ricche di amene sghignazzate, iraconde contumelie, accorata partecipazione, umanissima pena e ancor più umano diletto?

 

3. AL BANO E ROMINA SHOW SENZA BACIO - SIANI DIVIDE LA PLATEA DELL’ARISTON

Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

emma marroneemma marrone

Una battuta infelice e un bacio mancato. Due immagini per riassumere le oltre tre ore di Festival, al debutto ieri. La battuta infelice è quella di Alessandro Siani che si rivolge così a un bambino sovrappeso in platea: «Riesci a entrare nella poltrona?» e poi peggiora la gaffe aggiungendo che pensava «fosse una comitiva e invece era uno solo...». Un’uscita stonata, molto criticata sul web, a cui l’attore ha cercato di riparare con una foto postata su Twitter che lo ritraeva insieme al ragazzino nel backstage. 
 

conti emma arisaconti emma arisa

Il bacio mancato invece è quello tra Al Bano e Romina, sul palco per proporre il loro «meglio di» (o «peggio di», a seconda dei punti di vista). In un tripudio di «Felicità» (inteso come canzone), alla richiesta di Carlo Conti di darsi un bacio, i due mostrano un certo imbarazzo, con Al Bano che si avvicina e si limita a baciare il vuoto. Era il momento della Noialgia Canaglia, quel misto di noia e nostalgia che è la cifra di ogni Festival e che alla fine sarà l’istantanea più cliccata di questa prima serata.

imagine dragonsimagine dragons

 

Del resto Al Bano e Romina sono due che riescono a monetizzare il passato in un eterno presente non solo cantante, ma soprattutto contante (chiedere ai russi quanto hanno pagato la loro reunion e ai loro avvocati la loro desunion), due che (musicalmente) non muoiono mai — forse l’unica soluzione per eliminarli è il paletto di frassino, come per i vampiri. 
 

conti e pulvirenticonti e pulvirenti

Nel suo monologo Siani — che ha devoluto il suo compenso al Gaslini di Genova e al Santobono di Napoli, una decisione avvenuta prima della battutaccia — pur ironizzando su Salvini non aveva superato l’asticella del politicamente cattivo. Si era rivolto al conduttore: «Carlo, se ti fai un’altra lampada e ti vede Salvini, guarda che ti chiede il permesso di soggiorno». E ancora: «Se ci stava Salvini a condurre, io e te non saremmo stati qui. Io so’ napulitano, tu sembri un immigrato. E anche Emma non l’avrebbe chiamata, perché si chiama Marrone». 
 

arisaarisa

È stata la serata della standing ovation per Tiziano Ferro («Volevo presentare con voi») e delle tre vallette. Emma prima in bianco, pronta per il matrimonio (il suo, visto l’abito), poi in nero. Arisa, che si presenta in vestito rosso incamminabile e cantilena d’ordinanza. Rocío Muñoz Morales, bellissima spagnola incartata subito in un abito sbagliato. A dirigere il traffico, Carlo Conti, il bravissimo presentatore che non incespica mai: L’eredità o Sanremo , per lui è Tale e quale . Sul palco sfila anche la carica dei 101, intesa come la famiglia più numerosa d’Italia (16 figli). 
 

al banoal bano

È stata la serata dei primi dieci cantanti in gara. Ad aprire Chiara che canta di «questi anni che sono veloci / che stancano i volti / mentre tornano i cuori». A farci attenzione in questi testi spesso ci si capisce poco e il confine tra licenza poetica e dadaismo inconsapevole è sottile: va bene cercare di stupire, ma questi autori a volte esagerano.

conti emma arisaconti emma arisa

 

al bano e romina poweral bano e romina power

Come nell’ermetismo di Malika Ayane che detta ai posteri un diluvio di verbi: «Non desiderare no / Lascia non esista mai / Silenzi per cena / Conoscersi / Lasciarsi le mani» (gliel’avrà scritta Salvini?). Stupire oppure appiattire, con un repertorio che attinge al meteorologico e all’amoroso. Così tocca orecchiare Annalisa che si cimenta in «non fermare quel tuo modo di riempire le parole» e Lara Fabian in «tutto il silenzio che sta gridando intorno a me». Meno male che c’è Alex Britti che canta come si scrive e lascia perdere «le profondità che sono in superficie». Con una frase così, qui ci farebbero subito un arrangiamento intorno. 

 

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)