michele serra giorgia meloni

“L’ATTACCO AI RADICAL CHIC? IL COMPLESSO DI INFERIORITA’ DELLA NUOVA DESTRA SPINGE MELONI A INGIGANTIRE IL NEMICO” – MICHELE SERRA: "QUELLA DI MELONI CONTRO LA7, E NON SOLO, È UNA RIEDIZIONE FARSESCA DELLA LOTTA DI CLASSE. PER I POPULISTI IL POPOLO È SOLO UN PRETESTO. LI USANO COME FANTERIA PER LE LORO GUERRE, COME HA FATTO BORIS JOHNSON CON BREXIT, E POI LI LASCIANO NELLA STESSA POLVERE DOVE LI AVEVANO RECLUTATI…

Annalisa Cuzzocrea per “la Stampa” - Estratti

 

michele serra foto di bacco (3)

Sulle parole "radical chic", "buonismo", "sinistra al caviale", "comunisti col rolex" e altre decine di epiteti che non significano nulla neanche per chi le pronuncia, un pezzo di politica ha costruito una narrazione che va avanti da circa vent'anni. Non è solo la destra, non sono solo i populisti.

 

Ci sono stati dirigenti di centrosinistra che credendo di saperla lunga hanno rivoltato quelle parole nei confronti dei compagni di strada per tentare ogni volta di dimostrarsi migliori, più intelligenti, più furbi. Di "avvicinarsi al popolo", almeno nelle intenzioni, come se il popolo non fosse semplicemente «l'insieme dei cittadini», come lo definisce nel preambolo di quest'intervista Michele Serra. E non - invece - una massa incolta da seguire, più che guidare, per usarne gli umori e le paure traendone un vantaggio che si chiama consenso.

GIORGIA MELONI

 

Giorgia Meloni ha inviato un videomessaggio agli spettatori de La7 schernendoli sull'Apocalisse che non è arrivata, magnificando l'operato del suo governo e poi sostenendo che le prossime elezioni europee saranno decise dal popolo e non dai «salotti dei radical chic». A cosa si riferiva?

«Devono essere salotti di dimensioni mai viste. Enormi, con migliaia di divani e poltrone.

E champagne portato con le autobotti. L'inferiority complex della nuova destra la spinge a ingigantire il nemico».

 

Fino a qualche tempo fa la rete "radical chic" per eccellenza sarebbe stata considerata Rai3. Sono cambiati i bersagli?

michele serra foto di bacco (1)

«Quella di Curzi e Guglielmi era molto pop. Ed è molto pop anche La 7, che ha giustamente approfittato dell'enorme spazio che la Rai meloniana ha lasciato libero alla sua sinistra. Il problema è che mangiare con le posate e rispettare il congiuntivo basta e avanza per essere definito radical chic. La cosa va avanti da molti anni, nel corso dei quali non sono riusciti nemmeno a trovare un sinonimo decente. È preoccupante. Ma per loro».

 

Che senso ha fare campagna elettorale contro un pezzo di elettorato? Non contro i partiti avversari, ma contro i loro elettori. Contro una parte del Paese che in definitiva Giorgia Meloni è stata chiamata a guidare.

il videomessaggio di giorgia meloni per la7 5

«Beh, è una specie di riedizione farsesca della lotta di classe. Che si fonda su una finzione assurda: il popolo, "le mamme e i papà" di cui parla sempre Salvini come faceva il Mago Zurlì allo Zecchino d'Oro, sta con la destra. A sinistra sono rimasti solo professori, galleristi, psicanalisti, qualche anziano giornalista non convertito, contesse ecologiste, dame che ricevono. Come faccia la sinistra ad avere milioni di voti potendo contare su categorie così esigue, è un mistero».

 

(...)

Il «bifolco dell'Ohio» di cui parlava Wolfe in un'intervista in cui accusava i radical chic al caviale di aver spianato la strada a Donald Trump, cosa ha ottenuto da Trump?

«Niente. I miliardari, normalmente, se ne fregano dei rednecks. Li usano come fanteria per le loro guerre, come ha fatto Boris Johnson con Brexit, e poi li lasciano nella stessa polvere dove li avevano reclutati. Per i populisti il popolo è solo un pretesto».

michele serra

 

In effetti, il "forgotten man", l'uomo dimenticato dell'America profonda che Trump prometteva di riscattare, non ha ottenuto alcun vantaggio per sé dalla sua presidenza. Forse solo qualche svantaggio per chi è ancora più sfortunato di lui. E i maschi adulti bianchi arrabbiati che hanno votato la Brexit in Gran Bretagna, cosa hanno ottenuto dalla Brexit?

«Ancora una volta: niente».

 

Eppure anche nell'ultimo libro di Elizabeth Strout, Lucy davanti al mare, a un certo punto il marito di Lucy - scienziato, progressista - dice: «Le persone hanno guai seri e noi ci sentiamo superiori». Questo senso di superiorità c'è stato anche in Italia? E ha fatto danni?

giorgia meloni - in mezzora

«Il senso di superiorità di chi ce l'ha fatta esiste eccome, ma riguarda tutta la società e tutte le epoche. E mi sembra di poter dire che riguarda, ben più della politica, l'animo umano. Non credo che l'imprenditore leghista, quando osserva dal suo Suv i migranti in bicicletta, sia sopraffatto dal senso di solidarietà. Credo, al tempo stesso, che milioni di persone, non tutte di sinistra e non tutte del mondo cattolico, si pongano il problema di come aiutare il prossimo. La politica dovrebbe dare voce e forma a questo sentimento. Il volontariato non basta».

 

Una settimana fa, Meloni si era vantata di non avere una laurea accusando Carlo Cottarelli di volersi far chiamare dottore. Ha segnato un punto?

MICHELE SERRA

«Non sono laureato neanche io. Tutti dovrebbero chiamarsi, in un Paese civile, "signora" e "signore". Perché siamo tutti cittadini. L'affezione per i titoli prima del cognome è un ridicolo retaggio borbonico».

 

Destra e sinistra hanno una diversa idea di popolo?

«Proverei a dirla così: per la destra odierna (quella populista, totalmente diversa dalla vecchia destra liberale) il popolo va bene così com'è. Per la sinistra di tutte le epoche, il popolo è subalterno, sfruttato e mantenuto nell'ignoranza, e dunque non va affatto bene così com'è».

 

Prima dell'uscita contro La7 c'è stata quella in cui la presidente del Consiglio ha accusato la sinistra di aver chiuso tutto durante il Covid. A parte che è quel che all'inizio aveva invocato anche lei dall'opposizione, c'è il rischio di alimentare posizioni antiscientifiche?

«Non è un rischio, è una certezza».

 

GLI APPUNTI DI GIORGIA MELONI - TELEMELONI

È come se scienza e istruzione fossero diventate nemiche della destra mondiale. È un caso, un disegno o la conseguenza di qualcosa?

«È la conseguenza di un rancore impotente, senza sbocchi. L'unico modo di contrapporsi alla scienza e alla cultura è contrapporre più scienza e più cultura. Il solo, vero, profondo merito della sinistra - basterebbe da solo a condonarle gran parte delle sue colpe - è avere fatto coincidere la cultura con la dignità».

GLI APPUNTI DI GIORGIA MELONI - TELEMELONIGLI APPUNTI DI GIORGIA MELONI telemeloni - gli appunti di giorgia melonimichele serra che tempo che fa

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO