smartphone

SMARTPHONE AL VOLANTE, PERICOLO (DI MORTE) COSTANTE - L’USO DEL CELLULARE ALLA GUIDA CAUSA 3 INCIDENTI SU 4 E L’ANNO SCORSO, PER LA PRIMA VOLTA DOPO 15 ANNI DI CALO, LE VITTIME DELLA STRADA SONO TORNATE A CRESCERE - IN AUMENTO LE MULTE PER CHI GUIDA E CHATTA

SMARTPHONE AL VOLANTE 5SMARTPHONE AL VOLANTE 5

Cristina Nadotti per “la Repubblica”

 

Così fan tutti, senza sentirsi troppo in colpa, ma mettendo in grave pericolo se stessi e gli altri. Forze dell’ordine ed esperti di sicurezza stradale non hanno dubbi che il nemico numero uno per chi guida sono gli smartphone e i social network, una vera droga per chi è al volante, distratto da sms, selfie ed email.

 

E per una volta noi italiani siamo in linea con la media europea: «Non è un fenomeno limitato al nostro paese — spiega Enrico Pagliari dell’area professionale tecnica dell’Aci — in Italia non facciamo né meglio né peggio che in altri Paesi europei. Di sicuro è indispensabile però mobilitarsi per arginare il fenomeno». E fare le multe non è sufficiente.

 

SMARTPHONE AL VOLANTE 1SMARTPHONE AL VOLANTE 1

Nel 2015 gli incidenti mortali, dopo 15 anni di diminuzione, erano aumentati del 2 per cento. Nei primi 8 mesi del 2016 le vittime della strada sono scese di nuovo (-3 per cento), ma questo non ha tranquillizzato la Stradale: «Sono cifre ancora troppo alte — osserva Santo Puccia, primo dirigente della Polizia di Stato — e impongono una riflessione sulle cause che rendono le nostre strade così pericolose. È indubbio che condotte di guida rischiose o distratte, soprattutto per l’utilizzo di smartphone, sono tra le principali colpevoli degli incidenti».

 

Da gennaio ad agosto 2016 polizia stradale e carabinieri hanno fatto 30.094 multe a chi guidava usando il cellulare, il 26,6 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Il dato è già significativo, ma fotografa soltanto in parte la realtà. Gli esperti dell’Aci sono concordi nel ritenere che 3 incidenti su 4 sono causati da distrazione, e ad abbassare il nostro livello di attenzione mentre guidiamo è soprattutto l’uso dello smartphone, che implica molto più di una già pericolosa telefonata senza auricolare.

 

Nei verbali che vengono compilati in seguito a un incidente c’è soltanto la voce “distrazione”, per cui nei dati di Istat, Aci o Polizia stradale sotto questa definizione rientra una gamma spaventosa di comportamenti a rischio, determinati dai nostri nuovi stili di vita. «Un tempo era la sintonizzazione della stazione radio — osserva Pagliari — adesso è tutta la gamma delle attività di chi è sempre connesso.

 

Mentre si guida si mandano sms, si controlla la posta, si fanno selfie e si chatta sui social network. Ognuna di queste attività equivale a guidare alla cieca, come fossimo bendati, per almeno 10 secondi. In quel lasso di tempo, a 40 chilometri all’ora, si percorrono almeno 110 metri, in cui può succedere di tutto».

 

SMARTPHONE AL VOLANTESMARTPHONE AL VOLANTE

Rincara la dose Puccia: «Oltre a distrarsi e distogliere lo sguardo dalla strada, quando si usa il cellulare si leva una mano dal volante limitando così anche la mobilità dell’altra, per la posizione scomoda della spalla. Inoltre il guidatore che usa il cellulare tende spesso a rallentare, in modo eccessivo e repentino, valuta approssimativamente le distanze di sicurezza, reagisce meno prontamente ai cambiamenti di velocità dell’eventuale veicolo che precede, tende ad usare di meno gli specchietti retrovisori».

 

Una menomazione grave di cui quasi nessuno sembra rendersi conto, dai 18 ai 64 anni, visto che nelle indagini fatte da vari istituti di ricerca la percentuale di chi ammette di aver guidato con il cellulare in mano è del 51 per cento, ma gli esperti di sicurezza stradale ritengono sia molto più alta. E contro gli indisciplinati le multe servono poco o niente. «È necessario incrementare ancora i controlli — dice Puccia — e adeguare le sanzioni alla pericolosità della condotta, ma non basta, è indispensabile un cambiamento di mentalità».

 

«Così come esiste una modalità aereo — propone Pagliari — i telefoni dovrebbero avere una modalità guida, per cui a ogni messaggio o chiamata si avvia la risposta automatica “sto guidando”. In ogni caso anche gli esempi europei ci dimostrano che le campagne terroristiche non hanno effetto, serve un lavoro di informazione capillare». Conosci il nemico per batterlo, la vecchia regola vale sempre, così sia la Polizia Stradale che l’Aci hanno varato campagne di sensibilizzazione sui social network per raggiungere soprattutto i maggiori utenti di internet nella fascia di età dai 18 ai 26 anni.

messaggimessaggi

 

«Insieme all’Anas abbiamo avviato un’iniziativa diffusa su web, social network e radio con lo slogan “Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi #guidaebasta“ — dice Puccia — L’intento è di parlare in modo diretto agli automobilisti per renderli consapevoli del pericolo di distrarsi».

 

L’Aci ha puntato solo sui social network e coinvolto l’attore Francesco Mandelli per video e messaggi che hanno come fulcro una domanda: «Quando guidate a 100 all’ora chiudete gli occhi?». La risposta sono due hashtag: #guardalastrada e #mollastotelefono. Mandelli-guidatore nel video alla fine spegne il cellulare, ma il peggio è già successo. Come spesso accade.

messaggi in automessaggi in auto

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...