lillo posaman

SO’ LILLO! “VENDEVO CINTURE AI SEMAFORI. MOLTI DICEVANO CHE PORTAVO SFIGA. SOGNAVO DI ESSERE UN SUPEREROE MA IL COSTUME DA BATMAN COSTAVA TROPPO, COSÌ MAMMA PENSÒ BENE DI RICICLARE QUELLO DA CIOCIARA DI MIA CUGINA, MI MANDÒ IN GIRO ANCHE CON LE GUANCE COLORATE COL ROSSETTO" – IL DISASTRO CON LE RAGAZZE, IL BACIO MALDESTRO DATO A UNA COMPAGNA (“CI SIAMO DATI UNA DENTATA PAZZESCA”), QUANDO SFONDO’ LE TRANSENNE AL CONCERTO DI LOU REED, LE 3000 DONNE DI CALIFANO, I VAFFA CON GREG, CORRADO GUZZANTI SENZA PIETÀ NEI GIOCHI DA TAVOLO E I PELI LANCIATI AL PUBBLICO - VIDEO

 

Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera - Estratti

 

Il bacio più maldestro della storia è il suo, non c’è gara.

lillo petrolo elf me 2

«Un pomeriggio ero uscito con una compagna di classe che mi piaceva tantissimo. Lei mi parlava della Roma, credo, e io, tesissimo, continuavo a pensare: “Ora la bacio, no, adesso no, mi giro a destra, no, meglio se prima mi fermo, oddio, come lo metto il collo?”. Carico a molla, ad un tratto mi sono girato di scatto e sono partito. Sdeng ! Ci siamo dati una dentata pazzesca».

 

L’idillio non andò a buon fine .

«No. Tempo dopo mi sono messo con una sua amica, ma lei non ne soffrì».

 

Lillo da Torpignattara (periferia est di Roma) sognava di essere un supereroe.

«Però il costume da Batman costava troppo, non ce lo potevamo permettere, così mamma pensò bene di riciclare quello da ciociara di mia cugina, mi mandò in giro anche con le guance colorate col rossetto».

Scusi se rido .

lillo petrolo elf me 1

«L’anno dopo, con un’amica sarta, si inventò un completo da supereroe a caso, con la calzamaglia e il mantello. Non ero Superman, non ero l’Uomo Ragno, ero un coso senza nome e mi vergognavo fortissimamente. Anche perché ero grassissimo, a scuola mi prendevano in giro chiamandomi “ cicciabbomba ”. Il fatto è che abitavo con mia nonna Mattia».

 

(…)

I n «Elf me», film natalizio uscito su Prime Video, è Trip, un elfo pasticcione. Il suo Natale più bello?

lillo petrolo

«Quando mi regalarono un fortino western completo pure di stalle».

 

Il regalo più brutto di sempre?

«I maglioncini, li detestavo. Poi c’era l’incubo della tombola con le bucce d’arancia e nonna che teneva il banco e ci metteva delle ore per leggere un numero, un supplizio».

 

Con le ragazze andava sempre come sopra?

«Un disastro. Ero timido e lo sono ancora, il lavoro è stato terapeutico. Per trovare il coraggio di farmi avanti, lei come minimo doveva avermi scritto “ti amo alla follia”, e forse mi sarei dichiarato. Le mie fidanzate hanno tutte fatto loro il primo passo».

 

Certo che...

«Che ero proprio de coccio . Più da grande, tra i 24 e i 28 anni, giocavo tanto a tennis, mi era venuto anche un bel fisichetto. Soltanto dopo ho scoperto che a qualcuna piacevo, purtroppo non me ne sono mai accorto».

 

lillo e greg - 610 radiodue

Scappò di casa per andare al concerto di Bruce Springsteen.

«Ho fatto di peggio con quello di Lou Reed. Era l’epoca della contestazione, si pretendeva che i concerti fossero gratis e si sfondavano le transenne. I soldi per il biglietto li avevo, però mi feci trascinare dagli altri. Ci beccò la polizia che avvisò mio padre, poliziotto anche lui. La prese malissimo, era molto ligio. “Non si ruba nemmeno una matita”».

 

Disegnava fumetti.

«La mia passione. Ma i miei volevano il pezzo di carta, mi fecero studiare Ragioneria, cinque anni buttati, una sofferenza. Poi mi iscrissi a una scuola di disegno che mi pagavo vendendo cerotti porta a porta».

 

E come andavano gli affari?

lillo greg Carolina Di Domenico - 610 radiodue

«Insomma, molti dicevano che portavo sfiga. Così mi misi a vendere cinte di tela ai semafori, con un amico. Le pagavo 250 lire, le mettevo a 500, si guadagnicchiava. Poi collaborai con una ditta che faceva zainetti per bambini, disegnavo orsacchiotti e paperelle. E creavo gli adesivi per Cioè , la rivista per ragazzine: cuoricini, fiorellini, pupazzetti».

 

 

Inventò Normalman, il supereroe che tanto super non è.

«Un tipo che, mangiando una cosa, diventa cento volte più intelligente e forte ma, siccome è cento volte più scemo e incapace, alla fine risulta appunto normale. E usa i suoi superpoteri per aiutare il prossimo ad attraversare la strada o a parcheggiare l’auto».

E in quel giro ha incontrato Greg.

lillo petrolo e le miniature

«Era il 1988. Lui lavorava per la casa editrice Acme, quella di Lupo Alberto e Cattivik, io ero un freelance. Andavamo a casa sua ad ascoltare dischi o a guardare un film. Cinque anni dopo abbiamo cominciato a lavorare insieme».

 

Avete mai litigato di brutto?

«No. Capita qualche volta di mandarsi a quel paese, siamo umani, ma niente di grave».

Il primo spettacolo insieme.

«Io scrivevo canzoni umoristiche per me e i miei amici, lui aveva un suo repertorio e suonava con una band. A mia insaputa ci ha iscritto a un concorso di musica demenziale. “Venerdì tocca a noi”. Mi è preso un colpo. Non me la sentivo proprio. Ho fatto finta di aver dimenticato a casa la chitarra, mi ci ha trascinato lo stesso. Un successo incredibile, ci hanno chiesto cinque bis».

 

Avevate già scelto il nome di battaglia?

«In realtà volevamo chiamarci “Ca..o e i suoi Cog.....oni”, ma alla fine abbiamo ripiegato su “Latte & i Suoi Derivati”».

 

Le prime serate.

lillo petrolo foto di bacco

«Fuori Roma non ci conosceva nessuno, facevamo lo spettacolo nelle pizzerie, con la gente di spalle che mangiava o ci chiedeva una dedica: “Oh, che la sai quella di Baglioni?”».

Sul palco si sbottonava la camicia e fingeva di strapparsi i peli del torace per poi lanciarli al pubblico che se li contendeva.

«Era diventato un appuntamento fisso. E qualche pelo me lo tiravo via sul serio».

 

Era un omaggio a Franco Califano.

«Un amico. Ruvido ma colto e poetico, salì sul palco con noi a cantare la canzone che gli avevamo dedicato. Ci raccontava di avere avuto almeno tremila donne, il Califfo giocava in un altro campionato».

Corrado Guzzanti.

LILLO BIGGIO WONDER TRANS E FIORELLO BATMAN

«Uno dei miei migliori amici, un fratello. A parte quando ci sfidiamo nei giochi da tavolo tipo Monopoli o Cluedo, con noi c’è anche Marco Marzocca. Siamo molto competitivi, si gioca per vincere, non c’è buonismo, spesso nascono delle discussioni, Corrado è senza pietà. Ha grande memoria, ai quiz è fortissimo».

 

Con caschetto, mantello, sospensorio argentato, stivaloni con zeppa e una P sul petto ecco che si trasforma in Posaman. Il supereroe con un solo superpotere: le pose.

sono lillo 3

«È nato per caso, quando facevo Lol - Chi ride è fuori, dove tutto era improvvisato. Volevo creare un supereroe che come unico potere aveva quello di muovere le orecchie. Avevo ideato anche un meccanismo con una cordicella dietro al collo e che tiravo da sotto. Ma non funzionava. Così ho cambiato al volo, poco prima di registrare. Ed è nato Posaman». Che ha soltanto sei pose.

LILLO GROSSO GUAIO ALL ESQUILINO – LA LEGGENDA DEL KUNG-FU

«Sto lavorando alla settima».

 

(…)

 

sono lillo 1sono lillo sono lillo 15sono lillo 13sono lillo 11lillo sofia goggia

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...