
IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - DIREI DI DARE SUBITO UN’OCCHIATA SU PRIME VIDEO A “FAMILIA”, DI FRANCESCO COSTABILE, FILM CANDIDATO DALL’ITALIA AGLI OSCAR 2026: E’ UNA SCELTA CORAGGIOSA, VISTO CHE È UN FILM NON SOLO SULLA VIOLENZA DOMESTICA, MA ANCHE SULL’ORIGINE DELLA DESTRA POPOLARE ROMANA IN ITALIA - IERI MI SONO VISTO TRE PUNTATE DI UNA NUOVA SERIE DI NETFLIX, "BLACK RABBIT". NIENTE DI PARTICOLARMENTE NUOVO, MA HA UNA BELLA SCRITTURA, UNA MESSA IN SCENA ELEGANTE, BUONI ATTORI, SI GUARDA CON PIACERE...
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Direi di dare subito un’occhiata su Amazon a “Familia” di Francesco Costabile con Barbara Ronchi, Francesco Gheghi, Tecla Insolia e Francesco Di Leva, il film candidato dall’Italia agli Oscar 2026. E’ una scelta coraggiosa, visto che è un film non solo sulla violenza domestica, un padre violento che non riesce a migliorarsi, sia sull’origine della destra popolare romana in Italia.
Presentato a Venezia nella sezione Orizzonti ha vinto i premi per i migliori attori protagonista, mentre ai David, malgrado 8 nominations, ha vinto solo il premio per l’attore non protagonista, Francesco di Leva. La candidatura all’Oscar ripaga così il film di qualche delusione ai David. Il regista, Francesco Costabile, 44 anni, dichiaratamente no binario, ha girato anche “Una femmina”, grande affresco sulla condizione della donna all’interno delle famiglie della ’ndrangheta calabrese.
Ieri mi sono visto tre puntate (su 8) di una nuova serie di Netflix, “Black Rabbit”, ideata da Zach Baylin, diretta da Jason Bateman, Justin Kurzel, Laura Linney, Ben Semanoff con Jude Law, Jason Bateman, Cleopatra Coleman, Abbey Lee, Amaka de Jesus, Troy Kotsur. Il Black Rabbit è il locale newyorkese che Jude Law, nel ruolo di Jake Friedken, cerca di difendere dalla follia del fratello Vince, Jason Bateman, che lo ha inguaiato di brutto.
Deve recuperare in tempi rapidi 140 mila dollari di un buffo fatto da fratello con un gangster italo-americano, Mancuso, interpretato dallo strepitoso attore sordomuto di “Coda”, Troy Kotsur. Se Vince ha una pesante dipendenza dal gioco, la dipendenza di Jake è proprio il fratello, al quale seguita a perdonare tutto. Niente di particolarmente nuovo, ma ha una bella scrittura, una messa in scena elegante, buoni attori, si vede con piacere.
Devo dire che mi ha interessato anche, su Amazon, il recentissimo nuovo film sulla principessa Sissi, “Io e Sissi”, diretto dalla svizzera Frauke Finsterwalder, che lo ha scritto col marito, Christian Cratch, fotografato con grande eleganza in 16 mm da Thomas W. Kiennast, dove seguiamo la contessa ungherese Irma Sztáray, interpretata dalla sempre sorprendente Sandra Hüller (“Anatomia di una caduta”), nel suo incarico di dama di compagnia, in quel di Corfù, della principessa Sissi, Susanna Wolff.
jason bateman jude law black rabbit
E’ un sottile gioco di seduzione tutto al femminile dove le stravaganze di Sissi trovano terreno fertile nel personaggio debole della contessa, che detesta gli uomini (troppo pelosi) e il matrimonio. Meno rigoroso de “Il corsetto” con Vicky Krieps, può riservare molte sorprese al pubblico femminile, a cominciare dalla musica rock che muove un po’ sottane e gonnelloni delle protagoniste rendendole delle lresbo-hippies. Divertente.
film familia 3
io e sissi
film familia 2
io e sissi
film familia 1