SVELATO L'OBIETTIVO SEGRETO DI CASALEGGIO E GRILLO: DIMOSTRARE CHE IL PD É UN MALE NECESSARIO E CHE NON ESISTE ANCORA UNA CURA!

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Marino ha vinto! I botti dei tappi di champagne si confondono con gli spari di esultanza nei campi rom e sulle barche degli scafisti. Mediterraneo in festa. Lo vedi, là c'è Marino, la sagra c'è del nulla... Aldo Petrocchi

Lettera 2
Finalmente svelato l'obiettivo segreto di Casaleggio e Grillo. Dimostrare che il Pd é un male necessario, e che non esiste ancora una cura.
Tiziano Longhi

Lettera 3
Caro Roberto, ho letto questa critica al prof . Marino : faccia il chirurgo non il sindaco. Vorrei solo ricordare che Gianni De Michelis allora ministro degli Esteri è laureato in chimica a Padova e Renato Brunetta in scienze politiche a Padova Margherita

Lettera 4
Caro Dago.
Pare che Matteo Renzi, non osando disturbare Papa Francesco, si sia rivolto a padre Amorth,affinché lo liberi, con un esorcismo dei suoi, dagli influssi negativi, per non dire nefasti, che un endorsement di Tutankamon De Benedetti porta ineluttabilmente con sè e affinché prevenga e scongiuri quello ora assai probabile di Montezuma Scalfari.
Ciao
Natalino Russo Seminara

Lettera 5
Caro DAGO, a seguito dei risultati elettorali nella Capitale, ho letto che adesso, anche per Roma nord, si parla di svolta a sinistra. Domando se la bretella di San Cesareo ha mantenuto la posizione di sempre.
Saluti, Labond

Lettera 6
Caro Dago,
riguardo l'articolo di ieri su chi tra Renzi e Letta sia più democristiano, la risposta è una sola: Letta. Perché ricalca quello schema che i padri costituenti avevano dato al ruolo del primo ministro: un antiprotagonista di cui nessuno può fare meno. Ruolo che è stato di Andreotti per tantissimi anni.

Forse se si arriverà a cambiare la costituzione rientrerà in gioco Renzi, ma prima di allora vedo la cosa molto improbabile, perchè con questo assetto istituzionale il premier ha come ruolo quello soltanto di rispondere alle suppliche dei partiti cercando di prendere il meno peggio di tutti, e quindi un mediatore puro, non è un uomo di impulso che comanda sul parlamento, come invece in questi anni ha provato a fare Berlusconi e vorrebbe fare anche Renzi.
Alessandro

Lettera 7
Dago darling, chapeau alle tante anime del capitalcomunismo italiano per aver saputo fidelizzare i propri utenti finali e aver stravinto dappertutto nelle recentissime elezioni locali. E mentre nella "civilissima" Milano del "caro leader" Pisapia si trova il tempo (e la voglia) di cazzeggiare sul gelato notturno (tra una scena da Far West e l'altra), vien da chiedersi se la futura Roma di Marino assomiglierà più alla "favolosa" Stoccolma di prima dei "democraticamente" censuratissimi recenti "riots" (manco si sa se son finiti o no!) o alla perennemente ordinatissima Pyongyang del leader massimo di quel che resta di vero comunismo nel mondo.
Natalie Paav

Lettera 8
Caro Dago,
ma davvero ci si sorprende se noi italiano votiamo sempre di meno? A guardare i titoli dei giornali no, dato che si strombazzano le vittorie del centrosinistra nonostante votanti al 50% in costante diminuzione...

Diciamocela tutta: questi sono i calcoli che i vari politici, da vent'anni a questa parte, fanno e che non ci diranno mai apertamente: checcefrega del popolo bue, facciamo come negli States, dove vota si e non il 40 % della popolazione, che tanto a noi "casta" rende il fatto che si rechi alle urne il meno possibile della gente...E allora che mi reco a fare alle urne ? Per costringermi a votare il "meno peggio" e non chi voglio io ? Ma dai...
Recondite Armonie

Lettera 9
ciao, vediamo se almeno tu vorrai affrontare il problema della disoccupazione "over-40", meglio se in televisione, visto che tutti (giornali, TV, politici, sindacati) lo ignorano. Si parla infatti sempre della disoccupazione giovanile: non nego sia un'emergenza, ma perché nessuno parla di quella, ben piu' grave, delle persone tra i 45 e i 55 anni, che hanno perso il lavoro e non riescono piu' a trovarlo perché (come è capitato a me) si sentono dire "che dopo i 50 anni uno non è piu' produttivo" ? Pare che in Italia dopo i 45 si sia troppo vecchi per lavorare, ma troppo giovani per la pensione.

Eppure è un "esercito" di 2 miloni di persone, tutte disoccupate, che rispetto ai giovani hanno 2 problemi in piu': 1) l'età (se mi dicono che a 50 anni sono vecchio, non è che a 52 la cosa migliori), 2) spesso devono mantenere moglie, figli e magari anche i genitori (mentre i giovani possono contare sull'aiuto della famiglia).

Perché nessuno ne parla ? Eppure la società invecchia, e il problema si aggraverà sempre piu'. Basterebbe abolire la legge Biagi (che ha fatto solo danni), prevedere 2 tipologie di contratto, come all'estero (a tempo indeterminato e a tempo determinato, quest'ultimo pero' con sgravi per le aziende e una paga maggiore per i lavoratori per compensare il rischio), e soprattutto abolire i contributi per un periodo di 2-3anni per chi assume "over-40". Tu che ne pensi ? Vorrai, almeno tu, parlarne ?

 

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