1- TRA IL “TEMPOREGGIATORE” LUCHINO E IL “PICCONATORE” DIEGUITO IL GIOCO DELLE PARTI È PERFETTO. ENTRAMBI COLPISCONO DIVISI PER ARRIVARE UNITI AL “PARTITO DEI PADRONI” 2- MOTIVI PER GIOIRE LUCHINO NE HA PARECCHI. DALL’EPICA MARCHETTA DEL “WALL STREET JOURNAL” AL RIGUARDO CON CUI ‘CORRIERE’ E ‘REPUBBLICA’ HANNO MESSO IN POSIZIONE STRATEGICA IL MANIFESTO DEL “SAVONAROLA” DI CASETTE D’ETE. ALLO STESSO MODO AVRÀ GODUTO PER IL RIGUARDO DE “IL FATTO” PER L’INDIGNADO A PALLINI 3- FINORA NON C’È ALCUNA CONFERMA SUL PRIMO VIAGGIO DEI TRENI “ITALO” MENTRE MORETTI PRONTO A SCATTARE CON UN CAMPAGNA E UN PIANO PER ANDARE IN BORSA 4- SAREBBE PARADOSSALE SE SACCOMANNI ARRIVASSE VENERDÌ PROSSIMO PER IL GALA’ BOCCONI A MILANO SENZA L’INCORONAZIONE A GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA. SE POI DOVESSE SPUNTARLA GRILLI LA SERATA SAREBBE INDIMENTICABILE 5- SLURP! QUANTA NUTELLA SPALMATA PER MARINA GROSSI NELL’INTERVISTA DI MARIA LATELLA 6- FORZA PISAPIA! IN QUESTE ORE CATANIA STA TRATTANDO LA SUA LIQUIDAZIONE DALL’ATM

1- GRILLI E SACCOMANNI A MILANO
C'è molta attesa a Milano per l'arrivo di Fabrizio Saccomanni.

Il candidato in pectore alla Banca d'Italia arriverà venerdì prossimo, ma la sua visita non è un atto di sottomissione ai barbari della Lega che hanno manifestato la loro predilezione per il ‘'milanese'' Vittorio Grilli. In realtà Saccomanni si presenterà con un vestito impeccabile alla serata di gala organizzata in suo onore dalla Bocconi, la madre di tutti i sapientoni, dove sarà proclamato "Alumnus dell'anno", un riconoscimento che nelle edizioni precedenti è stato conferito a personaggi come Paoletto Scaroni, Colao Meravigliao, Alessandro Profumo e Nouriel Roubini.

Sono circa 80mila i laureati usciti da quando l'università fu fondata nel 1902 da Ferdinando Bocconi in memoria del figlio Luigi, e molti di loro sono andati ad occupare posizioni di prestigio nelle banche e nelle imprese. Gli "Alumni" rappresentano la crema dei valori bocconiani (professionalità, integrità, intraprendenza, supponenza) che saranno declinati nella motivazione per Saccomanni che il rettore Guido Tabellini leggerà con queste parole: "un civil servant che ha sempre vissuto il proprio ruolo con dedizione e intelligenza, con passione e competenza".

Alla serata di gala sarà presente anche Mario Monti, l'economista di Varese che dopo Spadolini è diventato presidente dell'università nel 1988, e non dovrebbe mancare nemmeno il pallido Vittorio Grilli, che negli anni scorsi ha ricevuto anche lui il premio di "Alumnus dell'anno".

Sarebbe davvero paradossale se Saccomanni arrivasse a Milano senza la sua conferma al vertice della Banca d'Italia e dovesse accontentarsi di un riconoscimento ben al di sotto delle sue ambizioni. Se poi dovesse spuntarla Grilli la serata sarebbe indimenticabile.


2- TRA IL "TEMPOREGGIATORE" LUCHINO E IL "PICCONATORE" DIEGUITO IL GIOCO DELLE PARTI È PERFETTO

Luchino di Montezemolo dovrebbe essere davvero felice per la scarpata di Dieguito Della Valle sulla faccia della classe politica incompetente.

Tra i due compagni di merenda che si ritrovano soci in molte avventure imprenditoriali il gioco delle parti è perfetto. Entrambi colpiscono divisi per arrivare uniti a quell'obiettivo primario che dovrebbe mettere fine allo spettacolo indecente e spalancare le porte ai simboli di un'imprenditorialità che vuole gestire la politica come un'azienda.

Motivi per gioire Luchino ne ha parecchi, a cominciare dal riguardo con cui i direttori dei quotidiani sui quali è apparsa l'inserzione a pagamento dell'amico Scarparo, hanno collocato in posizione strategica il manifesto del "Savonarola" di Casette d'Ete.

Chi ne capisce di giornali ha intuito l'impegno con cui Flebuccio De Bortoli, Ezio Mauro e Roberto Napoletano hanno chiesto all'ufficio centrale che prepara i menabò dei loro quotidiani, di scegliere una posizione privilegiata per il proclama dell'Indignado a pallini che sicuramente non ha pagato una tariffa supplementare come in genere fanno gli inserzionisti che esigono un determinato posizionamento all'interno del giornale.

Allo stesso modo Montezemolone avrà goduto per il riguardo con cui "Il Fatto", il quotidiano del terribile Travaglio, ha trattato l'esternazione sgrammaticata del patron di Tod's, e gli saranno venute in mente le visite mensili che quest'ultimo fa nella redazione del giornale per incontrare il direttore Padellaro.

La coppia Luchino-Dieguito gioca come il gatto e la volpe nella disastrata arena della politica. Ciascuno dei due si è fatto carico di recitare una parte in vista dell'appuntamento elettorale: a Dieguito il compito di fare il "Picconatore" anche a costo di scivolare in un populismo dozzinale, mentre il "ragazzo dei Parioli" vuole recitare il copione del "Temporeggiatore" ("Cunctator" direbbero i suoi amici più colti della Fondazione Italia Futura).

A entrambi piace smuovere le acque e cercare consenso anche a costo di sfiorare il ridicolo. L'ultimo esempio viene da Parigi, la città dove sembra che lo scarparo marchigiano abbia concepito il suo manifesto. Ebbene, anche Luchino si trovava probabilmente nelle stesse ore sotto la Torre Eiffel per incontrare un giornalista americano del "Wall Street Journal" che si chiama Joshua Levine. Costui è un freelance che scrive di moda ed è autore di un'epica marchetta che è uscita sul suo giornale proprio alla vigilia dell'esternazione di Dieguito.

L'articolo del quotidiano economico è semplicemente delirante, perché dopo aver ripercorso i successi di Montezemolone in Ferrari, Cinzano, Formula1 e perfino nei mondiali di calcio di Italia '90, contiene frasi di questo tipo: "non è facile resistere al fascino di quest'uomo con i suoi capelli ondulati ma non troppo lunghi, il naso aquilino e il raffinato abito grigio...la gente lo ferma per strada...tutti vogliono parlare con lui perché rappresenta un'Italia impeccabile, in chiaro contrasto con Berlusconi, un premier da opera buffa che molti italiani vorrebbero vedere rimpiazzato dallo stesso Montezemolo".

E per dare più forza e più enfasi alle sue proposizioni, il freelance della moda aggiunge il parere di Andrea Romano, il direttore dell'Associazione Italia Futura che definisce Luchino "un uomo affidabile e serio. Uno che non potrebbe mai venir trovano in un bunga-bunga".

È probabile che di fronte a questo orgasmo giornalistico anche Montezemolo abbia provato un po' di imbarazzo perché ritratti di questo tipo sparati sulla stampa estera non giovano troppo (come non giova affatto l'atto di accusa alla classe politica italiana scritto con mano incerta da quello che dovrebbe essere un campione del made in Italy).

Resta il fatto che il Picconatore e il Temporeggiatore sembrano giocare a biliardo in un'unità di intenti apparentemente perfetta. In realtà non è così perché il calcolo politico del presidente della Ferrari ha bisogno di appoggiarsi su un successo imprenditoriale che lo consacri definitivamente come un manager moderno e concreto.

Sotto questo aspetto diventa essenziale far decollare l'ultima sua impresa, quella dei treni ad alta velocità di Ntv che dovrà rappresentare l'ultimo biglietto d'ingresso prima della discesa in campo. A Dagospia risulta in maniera certa che i manager di Ntv, guidati da Sciarrone, si riuniscano freneticamente, ma finora non c'è alcuna conferma sul primo viaggio dei treni "Italo".

Anzi, dentro la società creata con i soldi dei francesi e di Corradino Passera, ritengono che Moretti e le Ferrovie siano pronti a scattare con una campagna in grande stile e stiano preparando un piano per andare in Borsa.

A questo punto Luchino è in gara con il tempo e i manager di Ntv stanno pensando di battere Moretti con un'offerta a tariffe scontate.

Questa è la politica del fare, delle liberalizzazioni vere e non delle chiacchiere generiche contro una classe politica indecente.


3- QUANTA NUTELLA SPALMATA PER MARINA GROSSI NELL'INTERVISTA DI MARIA LATELLA
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che il comandante supremo di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e la moglie Marina Grossi esprimono tutta la loro riconoscenza alla giornalista Maria Latella per l'intervista trasmessa ieri su Sky.

Seduto sul divanetto di casa comprato all'Ikea e con una bottiglietta di coca-Cola, il Guargua si è commosso fino alle lacrime quando ha visto la moglie Marina rispondere senza alcun imbarazzo alle domande ben poco imbarazzanti della conduttrice che gli amici chiamano confidenzialmente "Maria Nutella".

Marina Grossi, la donna manager torinese che le malelingue in Finmeccanica e in Selex definiscono la "czarina", si è presentata con l'aria dimessa, senza trucco e senza gioielli, e ha ribadito di aver fatto l'intera carriera senza alcuna raccomandazione politica, e di non aver mai parlato "direttamente" con Berlusconi. Con abilità ha sviato le domande sul proclama di Dieguito Della Valle, su Tarantini ("mai conosciuto") e sulla modella colombiana Debbie Castaneda che per un lapsus ha chiamato "Castellaneta".

Quando poi alla fine della trasmissione Maria Latella ha chiesto all'ingegnere Grossi qual è la cosa che le dà più soddisfazione nel suo lavoro, l'amministratore di Selex Sistemi Informatici ha parlato di risultati raggiunti dal 2005 ad oggi e si è dichiarata fiera di aver costruito l'asilo e la palestra per i suoi dipendenti. I vicini di casa del Guargua dicono che a questo punto il comandante supremo di Finmeccanica sia svenuto per la gioia".


4- IN QUESTE ORE ELIO CATANIA STA TRATTANDO LA SUA LIQUIDAZIONE DALL'ATM
Avviso ai naviganti N2: "Si avvisano i signori naviganti che in queste ore Elio Catania sta trattando la sua liquidazione dall'Atm, l'azienda dei trasporti milanese che per volere del sindaco Pisapia cambierà i vertici a partire dal 15 ottobre.

Per il manager che lasciò le Ferrovie tra le polemiche con una liquidazione di circa 7 milioni e una pensione di oltre 12mila euro, il braccio di ferro dovrebbe concludersi con un compenso pari ad almeno 3 milioni di euro".

 

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