1. UNA VOLTA C’ERANO LE GROUPIE, SQUINZIETTE CHE SBAVAVANO PER IL PROPRIO IDOLO 2. OGGI LE GIOVANISSIME FAN SONO DELLE PASDARAN INFOJATE CHE SI SCATENANO SUI SOCIAL E PER STRADA CONTRO CHIUNQUE METTA IN DISCUSSIONE IL PROPRIO MITO POP 3. COME LE “BELIEBERS” (LEGIONARIE DI JUSTIN BIEBER) E LE “DIRECTIONERS” (PASIONARIE DEGLI ONE DIRECTION) CHE SE LE SUONANO IN CHAT E SU FACEBOOK SENZA PIETÀ 4. DELLE VERE E PROPRIE TRIBÙ DOVE L’AGGRESSIVITÀ E L’ESIBIZIONISMO VENGONO AMPLIFICATI DAL WEB ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI FOTO SEXY E POI DI VIDEO PROVOCATORI 5. TRA “TI AMMAZZO” E “SEI UNA PUTTANA”, ABBIAMO UNA GENERAZIONE CRE-TEEN AGER!
1 - FAN CONTRO FAN: IL RITORNO DELLE TRIBÃ
Nadia Ferrigo per "La Stampa"
Brutta avventura per Gabriel Agbonahor, capitano della squadra giovanile inglese dell'Aston Villa. Durante una partita di beneficenza, ha osato atterrare Louis Tomlinson, star della boy band One Direction. A nulla sono valse le sentite scuse del capitano: le Directioners hanno deciso di punirlo a suon di minacce, passando dalla sintesi di Twitter «Ti ammazzo» - a più elaborati e aggressivi post su Facebook.
Della serie, gli idoli non si toccano. Ne sa qualcosa anche la bella Selena Gomez, cantante assai popolare tra le adolescenti, suo malgrado bersaglio del gruppo rivale delle Directioners, le perfide Beliebers: la sua colpa è aver avuto in sorte l'onore di essere l'unica fidanzata del mitico Justin Bieber.
Se non ne avete ancora capito nulla, non preoccupatevi. è perché avete più di sedici anni. Beliebers e Directioners sono le tribù (femminili) del nuovo millennio. Dominano le Beliebers, innamorate del prodigioso ragazzino canadese, meno numerose ma non meno agguerrite le Directioners, che si addormentano sotto il poster della band degli One Direction.
Niente a che fare con le sofisticate diatribe musicali tra amanti di Beatles e Rolling Stones, e l'antipatia tra Duran Duran e Spandau Ballet: l'amore per il cantante dei sogni si esprime acquistando ogni oggetto in commercio che porti la sua firma e difendendo il proprio idolo a colpi di tweet, post e video su YouTube.
Per le Beliebers, Selena è - per usare un eufemismo - una poco di buono. Chi tenta una timida difesa della cantante, è una come lei. E via con insulti irripetibili, pronunciate da ragazzine che usano computer e tastiera per sputare veleno su chiunque osi mettere in discussione il loro mito.
Può capitare che la violenza multimediale si trasformi in botte reali. Sabato scorso in piazza Duomo a Milano è scoppiata una rissa tra una ventina di fan di Bieber e un gruppo di Haters, che sono quelli che non amano nessuno ma odiano tutti. Qualche insulto, un paio di spintoni e una tredicenne in ospedale con una ferita alla testa.
Commenta una testimone oculare, ovviamente via Twitter: «à uno schifo, non possiamo farci niente, possiamo solo twittare per lei». C'è da preoccuparsi? «Gli adolescenti hanno una naturale tendenza all'esibizionismo, amplificata dalle possibilità della Rete - commenta Massimilano Panarari, docente di comunicazione politica ed esperto di cultura pop -.
Prima con l'invasione di foto con chiare connotazioni sessuali, ora con questi video verbalmente molto aggressivi le groupie moderne cercano di catturare su di sé l'attenzione della Rete». Parole e immagini che potranno perseguitarle per sempre. «Cancellare le tracce in Rete è uno dei problemi del mondo giovanile sul web - conclude Panarari -. Andrebbe affrontato senza moralismi, sia fuori casa, con educatori preparati, sia in famiglia».
2. LE DIRECTIONERS - LITIGIOSE E AGGUERRITE, PAZZE PER HARRY E GLI ALTRI
Da "La Stampa"
Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlinson: ecco gli One Direction, boy band di origini anglo irlandesi balzata agli onori della cronaca nel 2010, dopo aver conquistato la terza posizione nell'X-Factor britannico. Come il loro collega Bieber, il loro successo passa per i social media e arriva nei negozi di musica, soprattutto online: hanno venduto 30 milioni di registrazioni, con un giro d'affari di 50 milioni di euro.
Il loro primo libro, «Il coraggio di sognare», ha venduto in Italia 10 mila copie. Il secondo, «Where we are», è in classifica, fatto estremamente insolito per l'autobiografia di una band. Che non si dica che gli adolescenti non leggono più.
Le loro fan sono le Directioners, rivali delle Beliebers: i due gruppi si sfidano con estenuanti gare su Twitter. Vince chi cinguetta di più e fa arrivare il proprio idolo tra i «trending topic» mondiali. Ma anche all'interno della tribù non tira buona aria. Quando Flora, 16 anni, ha vinto i biglietti in palio per il concerto dei suoi idoli, è stata bersagliata dagli insulti dalle altre Directioners. Dal più diretto «Devi morire» al più creativo «Lavati con la benzina e asciugati con l'accendino».
3. LE BELIEBERS - TUTTE INNAMORATE DI JUSTIN 19 ANNI E 53 MILIONI DI DOLLARI
Da "La Stampa"
You smile, I smile. Tu sorridi, io sorrido. à il motto delle Beliebers, l'esercito delle ragazzine innamorate pazze di Justin Bieber, pop star canadese, 19 anni appena compiuti e una fama planetaria. Scoperto nel 2008 grazie a un video su YouTube, il suo singolo d'esordio «One Time» è diventato disco di platino in Canada e Stati Uniti, d'oro in Australia e Nuova Zelanda.
A un anno dal suo debutto è entrato al secondo posto nella classifica di «Forbes» delle star sotto i 30 anni più pagate: tra dischi, concerti e merchandising nel 2011 ha incassato 53 milioni di dollari.
Su Twitter le sue fan sono 47 milioni: il Presidente Obama è fermo a 37 milioni. Ogni Belieber che si rispetti lo difende, sempre e comunque. Bieber è già stato accusato di aver picchiato un fotografo, ha alle spalle qualche problema con le droghe leggere e un paio di ragazze giurano di aver avuto un figlio con lui, che imperturbabile risponde: «Tutte stronzate».
Nonostante tutto, le ragazzine di mezzo mondo sognano di poterlo baciare, conoscere o anche solo toccare. D'altra parte, come si legge nei forum delle Beliebers, l'ha detto anche lui: «Mi potrei anche innamorare di una mia fan».











