federico zampaglione

IL TIROMANCINO DELLA VITA - LE CONFESSIONI DI FEDERICO ZAMPAGLIONE: “IL SUCCESSO? HA CREATO CONFUSIONE TOTALE AL PUNTO TALE CHE HO DETTO "BASTA", E MI SONO RITIRATO FINO AL 2014. CALIFANO? UN POETA, CONOSCERLO E’ STATO UNA BOTTA DI CULO - HO IL NASO STORTO PER UN CAZZOTTO PRESO SUL RING - IN UN MIO FILM C'È REMO REMOTTI: UN PERSONAGGIO ASSURDO, IMPOSSIBILE FARGLI SEGUIRE IL COPIONE, ANDAVA AVANTI A "NUN ME ROMPETE IL CAZZO" E POI…”

Estratto dell’articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano”  

 

ZAMPAGLIONE

[…] per anni Federico Zampaglione, fondatore e leader dei Tiromancino, è apparso burbero, chiuso, quasi respingente, "e in parte è colpa della timidezza, del sentirmi inadeguato sul palco […]".

 

[…] Insomma, nel 2008 ha mollato

Dopo aver raggiunto il sogno di sentire i miei pezzi cantati da altri, i passaggi per radio, e l' adrenalina perenne, sono caduto in una strana catalessi nella quale mi mancavano gli obiettivi. Mi svegliavo e la prima domanda era: "Che cazzo faccio?".

 

Mentre l'inizio è stato faticoso.

A volte eravamo più noi sul palco che gente sotto.

 

[…] Il maestro è Califano.

Quando l' ho riascoltata, la mente è andata al Califfo sulla sua Jaguar anni Settanta.

 

Per lei è sempre una presenza attiva

gerini zampaglione da chi

Conoscere Franco è stata una gran botta di culo, ma al di là delle canzoni, proprio la persona; un personaggio talmente potente da aver oscurato la sua musica, e nonostante alcuni capolavori.

 

Le piaceva prima di conoscerlo?

Tantissimo. E non cantava neanche una sillaba se non la sentiva dentro, se non la riteneva vissuta.

 

Un poeta.

Un giorno siamo in macchina, viaggiamo vicino al mare. Mi dice: "Fèrmate". Obbedisco. Scende dall' auto, si incammina, non capisco, poco dopo lo seguo. Lo raggiungo: era con gli occhi bagnati di lacrime: "Me commuovo sempre quando il sole more".

Perla assoluta. Dotato di grande sensibilità, poi era anche preda del suo personaggio; comunque uno di cuore.

gerini zampaglione da chi

 

Ci ha lavorato insieme.

Un giorno gli porto un brano: "Fra', manca solo la frase finale". La prende, legge, e subito: "'Non escludo il ritorno', altrimenti se monta la testa". Lì ho pensato: "È un genio", e l' ho abbracciato.

 

Non si offende quando le correggono i pezzi.

Il Califfo poteva buttarli anche al cesso, da lui mi sarei preso di tutto; con gli altri colleghi è normale il dialogo, non tutte le parole calzano a prescindere. Quando Franco mi ha scritto Un tempo piccolo, sono intervenuto sul testo: in origine era "dimenticai un passato folle in un tempo piccolo". Avevo 33 anni, ma quale passato? Rischiavo il ridicolo.

 

Tra i presenti nel disco c' è Luca Carboni.

Amici dal 1992, quando aprivo i suoi concerti; lui mi ha sempre affascinato, alla fine l' ho inquadrato "come fotografo dell' intimità", in grado di narrare i piccoli stati d' animo.

 

[…]

FEDERICO ZAMPAGLIONE COL PADRE FILOSOFO

Ha il naso leggermente gonfio e storto.

Cazzotto sul ring.

 

Pratica la boxe?

Mi piace tantissimo, sono diventato uno dei massimi analisti italiani: ho una pagina web con quasi diecimila amici, molti dei quali sono professionisti del settore.

 

Torniamo a "ieri": come ha gestito il successo?

Confusione totale […] al punto tale che Ho detto "basta", e mi sono ritirato fino al 2014.

claudia gerini e federico zampaglione foto carbone gmt087

 

La casa discografica come la prese?

Con una bella causa.

 

Ecco il cinema.

La salvezza, e nonostante tutti me lo sconsigliassero.

 

[…]

Fuga all' estero.

Il risultato? Shadow è l' horror italiano più venduto nel mondo negli ultimi vent' anni; tutto grazie a quel folle di Massimo Ferrero

AUDITORIUM DEL GONFALONE - FEDERICO ZAMPAGLIONE

 

La musica, nel frattempo?

In quel periodo ho perso quasi tutto il mio pubblico, la mia "statuetta" era fuori dal presepe dei musicisti

 

Impressionato?

Per niente, in alcuni momenti forse soddisfatto, fino a quando hanno iniziato a definirmi in qualunque modo, compreso ex musicista.

 

O marito della Gerini.

Appunto.

 

Peggio "ex musicista" o "marito della Gerini"?

Se la giocano; dipende dai momenti. Comunque ero visto come uno che dava i numeri, mentre nel frattempo mi invitavano ai festival di tutto il mondo, dall' Asia, alla Germania, fino all' America del Nord.

SINIGALLIA E ZAMPAGLIONE TIROMANCINO

 

Meglio Sanremo o il Festival di Venezia?

Venezia perché lì mi diverto; a Sanremo è quasi impossibile.

 

In un suo film c' è Remo Remotti.

Personaggio assurdo, impossibile fargli seguire il copione, andava avanti a "nun me rompete il cazzo"; alla fine il senso della scena lo portava a casa.

 

La musica poi è tornata.

In un periodo complicato: mia madre stava molto male, e anche la vita privata non era serena.

Pessimo, non complicato.

Peggio: di merda proprio, quando ogni sospiro si somma a quello precedente, e le mazzate giungono a raffica; quindi ho preso in mano la chitarra, e senza pensarci è uscito l'arpeggio di Liberi: non sentivo più quel senso di staticità, ma lo spirito del ventenne.

Federico Zampaglione

 

È stato il classico ragazzo da spiaggia, chitarra in mano?

A 16 anni sì, a 17 mi esibivo nei locali con Alex Britti.

 

Lei suonava gli altri rimorchiavano.

Questa è stata la reale fregatura. "Fai quella, fai quell' altra" e via; poi gli altri se ne andavano e io restavo nel ruolo del menestrello.

 

Ha recuperato da famoso.

Eh, i primi anni tantissimo, poi non sono mai stato un bello, e quando sono arrivate, e tutte insieme, mi sono stupito. I primi tour, incredibili.

 

Federico Zampaglione mascherato

[…] Intanto duetta con Tiziano Ferro.

Sono un fan, è il nostro Sinatra, e poi unisce una gran voce a gran pezzi, e pure tanti.

 

[…]  Lei da giovane, concorrente di un talent.

Probabilmente mi avrebbero stroncato.

 

[…] Thegiornalisti: oggi tutto quello che toccano è oro.

Sono momenti magici, molto delicati, dove devi cercare di mantenere la tua identità, non accettare le sirene, i facili complimenti; dove tutti ti cercano, dove credi di essere il centro del mondo. Lì devi evitare le mode. Le mode finiscono. Ma Tommaso (Paradiso, il leader) è veramente bravo.

Federico Zampaglione all uscita della Messa

 

La sua carriera sarebbe stata la stessa, senza "Le fate ignoranti"?

Non credo, lì è stata una bomba a orologeria. […]

Federico Zampaglione

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO