AMORE E PORNO, QUANDO SI LAVORA NELL'INDUSTRIA DEL PORNO - "SESSO E INTIMITÀ SONO COSE DIVERSE" - "IL FISICO E' TOTALMENTE SEPARATO DALLA MENTE” - "SE TI FOCALIZZI SUL SESSO INVECE CHE SUL BUSINESS, DIVENTI UN PERVERTITO” - "NELLA VITA PRIVATA SIAMO FEDELI" -“LA MAGGIOR PARTE DELLE ATTRICI ARRIVA CON UN FAMILIARE. QUASI SEMPRE LA MADRE”
Su “Reddit” alcuni utenti discutono di cosa si impara sull’amore e sulle relazioni quando si lavora nell’industria del porno. Ecco le loro esperienze.
«L’industria per adulti mi ha insegnato che il fisico è totalmente separato dalla mente. Puoi essere follemente innamorato di qualcuno e scopare con un altro, senza alcun coinvolgimento emotivo».
«Questo lavoro mi ha fatto apprezzare di più le qualità di una relazione vera. Ho visto così tante ragazze “hot” e “hardcore” in azione che quando incontro una nuova donna vado rapidamente oltre l’aspetto fisico e cerco di trovare la sostanza. Non conta se puoi scopare quattro ore consecutive. La vera intimità è diversa dal sesso».
«Il mio fidanzato si fida di me ma quando siamo a letto fa continue domande su come erano quelli con cui sono andata a letto, su quanto ce lo avevano grosso, se mi ero eccitata molto durante le riprese. Ma per me è un lavoro come un altro».
«Ho accettato di fare un film fetish. Mi aspettavo lattice, manette di peluche, cose di questo genere. Invece mi sono ritrovata fra fruste, stimolazioni elettriche, asfissia erotica. All’inizio urlavo per finta, poi per davvero. Dopo, ho avuto problemi a dormire e ancora mi sveglio di notte».
«Il porno ha cambiato la mia idea delle donne. Oggi le rispetto molto di più. Alcune lo fanno per necessità, altre per ambizione, per farsi un nome grande nell’ambiente. In entrambi i casi lavorano sodo».
«Il porno è business, serve solo a fare soldi. Non c’entra niente il sesso, l’amore, l’intimità, la liberazione. C’è un totale distacco, un palpabile senso di falsità. Se hai mai fatto sesso vero, ti accorgi subito dell’imbroglio».
«Guardavo regolarmente il porno nella vita privata, poi sono stato chiamato a lavorare come “product manager” per un editore porno del mondo digitale. L’ufficio era parecchio triste, c’era porno su ogni schermo e alla fine ho smesso di guardarlo. Quando ho dovuto recensire cose indicibili, mi sono licenziato».
«Quando si fanno scatti porno, non si parla mai di sesso. E’ come stare in una chiesa. Se ti focalizzi sul sesso invece che sul business, diventi un pervertito. La maggior parte delle modelle nude arriva accompagnate da un familiare. Quasi sempre si tratta della madre».
«Funziona così: i più giovani sono eccitatissimi, mentre le “milf” sono emotivamente distanti».
«Lavoravo per “Brazzers”, i cui uffici erano in un edificio normale. Ho smesso di portarmi il pranzo da casa perché gli odori erano insostenibili e non potevamo aprire le finestre, altrimenti i vicini si lamentavano per i rumori».
«Se lavori nel porno, le tue conversazioni sessuali con il partner sono più frequenti e più aperte. Inoltre, ne parli come di una normale giornata di lavoro. Mi è capitato di discutere di lavoro qualche volta con i colleghi al ristorante e mi sono accorto che dovevamo abbassare la voce. Raccontare della doppia penetrazione della giornata davanti alle famigliola accanto non va bene. Non ci fai caso perché per te è normale».
«Le pornostar che ho frequentato non fanno sesso occasionale fuori dalla relazione. Il sesso si limita al lavoro, nella vita sentimentale sono fedeli. Molti di noi attori porno frequentano attrici porno perché abbiamo interessi comuni, non temono il sesso e sono molto sicure del proprio corpo. Raramente siamo interessati a scoparci i “civili”, è così che chiamiamo quelli che non lavorano nell’ambiente».
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Manuela Falorni Pornostar Venere Bianca 
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