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"IO VITTIMA DI PORNO-BULLISMO" - LA VELINA BIONDA DI 'STRISCIA': "HANNO MESSO SU WHATSAPP MESSAGGI VOCALI PORNOGRAFICI DI UNA RAGAZZA CON ALLEGATA UNA MIA FOTO. CHI NON MI CONOSCE PENSAVA FOSSI IO. SI ACCANISCONO CON ME PERCHE' SONO DI COLORE. GLI ITALIANI? I PIU' SCORRETTI NELLE AVANCES. VIVO DA 18 ANNI QUI, MA NON HO ANCORA LA CITTADINANZA…”- VIDEO

 

Dal Tg Zero  - Radio Capital

mikaela striscia

 

Mikaela Neaze Silva, la velina bionda (e la prima di colore) di Striscia la Notizia, quando debuttò su Canale 5 subì violenti attacchi razzisti sui social. Oggi, a Radio Capital, racconta la sua nuova disavventura sulla Rete.

 

"Nell’ultimo mese ho ricevuto messaggi poco gradevoli su instagram, che è l'unico social che sto utilizzando. Erano messaggi con insulti non contro la mia etnia, come all'inizio del mio lavoro a Striscia, ma erano di tipo diverso. Erano stati collegati al mio nome messaggi vocali che giravano su whatsapp. Erano messaggi vocali di una ragazza con un accento lombardo, e io sono ligure, di origine pornografica, ma non mi riguardavano. La gente che non mi conosce pensava fossi io. I messaggi venivano lanciati da un hacker con la mia foto allegata"

 

Secondo lei la provocazione nasce dal fatto che lei è nera di pelle?

"Sì, secondo me c’è un accanimento particolare, perché quando vedi che una persona è forte e non risponde agli insulti iniziali di tipo razziale la devi ferire su un altro campo. Non è stato piacevole ricevere messaggi offensivi per una cosa che non ho mai fatto e mai detto".

 

Lei hai subito denunciato?

"Sì alla polizia postale, e grazie all'aiuto di Striscia la Notizia che mi protegge. Questo però mi fa pensare alle ragazze che non hanno protezione mediatica e che si trovano ad affrontare queste esperienze da sole. Abbiamo visto casi in cui alcune ragazze si sono uccise. Sono cose indecenti".

 

mikaela striscia

Lancia un messaggio alle ragazze bullizzate sulla rete?

"Ogni donna ha il diritto e il dovere di dire di no. Ogni donna deve essere cosciente dei propri diritti e della propria forza. Io supporto la campagna #metoo, bisogna evitare il silenzio e la paura".

 

Lei ha mai subito molestie fisiche?­­­                            

"Non ho subito molestie fisiche, però so come risponderei e cioè con un bel no e con un calcio nelle parti basse. Cerco di mostrarmi come una persona che ha un certo rispetto per se stessa. ogni donna lancia messaggi diversi..."

 

Vuole dire che c'e’ qualcuna che lancia involontariamente dei segnali?

"Si, nel mondo dello spettacolo bisogna stare attente perchè molte donne lo fanno per paura di non continuare nella propria carriera. Queste donne che accettano tali avances non fanno bene alle altre donne".

 

Ha seguito la vicenda di Asia Argento, criticata in Italia perché ha denunciato dopo 20 anni?

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"Penso che non c’è un limite temporale quando si decide di denunciare una molestia subita. Alcune ragazze sono molto giovani e sotto shock. Il fatto che Asia abbia parlato ora è stato utile ad aprire la strada a molte altre donne. Bisogna aprire gli occhi perché è una cosa che succede in ogni campo e molte persone fanno finta".

 

Lei ha vissuto in Russia, Italia, Gran Bretagna, Cina... dove ha trovato gli uomini che si sono comportati peggio con lei? 

"Purtroppo lo devo dire: in Italia".

Dei fatti di Macerata cosa pensa?

"Molte volte si da’ la colpa allo straniero perchè si ha paura ma ci sono casi di violenza anche da parte di italiani. Penso sia proprio sbagliato farne una questione di etnie".

 

Si guadagna bene facendo la velina?

"Abbastanza bene, sicuramente riesco a fare un regalo alla mia mamma per il suo compleanno e a darle quello che mio padre non è riuscito a darle".

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Sua madre è mai tornata in Afghanistan?

"No mai, l'estremismo in Afghanistan ha portato i suoi fratelli a picchiarla e mia madre è dovuta scappare. Mia madre era innamorata di un soldato francesce e voleva sposarlo e lo disse a mia nonna. Un fratello lo ha saputo e non gliel'ha permesso, lei è scappata e non ha mai smesso di scrivere lettere alla sua mamma e solo dopo anni e riuscita a ritrovare la sua mamma e a fare uno Skype, non la vedeva da quando aveva 18 anni".

 

Lei vive in Italia da 18 anni e non ha ancora la cittadinanza italiana.

"L'ho chiesta da anni, ancora non l'ho ottenuta e quindi il 4 marzo non potrò andare a votare. Scenderei in piazza per lo Ius Soli, è un diritto fondamentale per i ragazzini che sono nati e cresciuti in italia".

 

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