venezia favino sala cinema

VENEZIA APRE IN POMPA MAGNA MA IL CINEMA STA AFFONDANDO COME IL TITANIC - TRA IL 2019 E IL 2023 IL MERCATO ITALIANO HA PERSO IL 27% DEGLI SPETTATORI. SE CONFRONTIAMO I TITOLI IN USCITA IN AMERICA CON QUELLI DEL NOSTRO PAESE C'È DA INORRIDIRE. QUI SIAMO ANCORA A INSEGUIRE I CLICHÉ DELLA COMMEDIA ALL'ITALIANA, MENTRE I RAGAZZI VANNO AL CINEMA PER ASSUMERE ADRENALINA, NON PER ASSOPIRSI - E CHE DIRE POI DELLA SCOMPARSA DI MIGLIAIA DI SALE…

Estratto da il Fatto Quotidiano

 

festival di venezia 2023

Il Festival del cinema di Venezia apre come sempre in pompa magna, tra lustrini e paillettes, ma nessuno ha il coraggio di dire come stanno veramente le cose. Stupisce che tra i tanti dibattiti in corso nella laguna non si alzi neanche una voce a domandarsi cosa sta succedendo.

 

Sono appena usciti i dati di consuntivo Cinetel, la società di monitoraggio gestita da esercenti e produttori, che segnala come il mese in corso già registra un meno 6% rispetto allo stesso periodo del 2019, l'anno del pre-pandemia. In pratica tra il 2019 e il 2023 il mercato italiano ha perso il 27% degli spettatori cinematografici, un deficit mai registrato prima. La desertificazione del territorio cinematografico nostrano avanza nell'indifferenza generale.

pierfrancesco favino comandante

 

(…) La domanda è semplice: perché il cinema italiano, una volta fiorente e orgoglio nazionale oggi sembra caduto in coma? Di certo a spiegare il declino conta l'impatto della recente pandemia (...)

 

Aggiungiamo il dilagare di servizi in streaming, offerti da un numero sconcertante di concorrenti come Netflix, Prime Video, Disney, Apple Tv, Paramount e chi più ne ha più ne metta. Lo spettatore, inseguito sin sotto casa da rapaci venditori, ogni sera può accedere a un catalogo sterminato di film e serie tv, stando comodamente seduto sul proprio divano, anziché dover salire in auto per andare al cinema.

 

Al prezzo di un solo biglietto oggi possiamo accedere a un catalogo sterminato, che va dai super eroi al porno più spinto. Aggiungi che una crescente quantità di spettatori ritiene che i titoli offerti siano di qualità sempre più scadente, quasi che un film valga quanto un popcorn. E che dire della scomparsa di migliaia di vendite? A differenza di altri paesi come la Francia che invece di chiudere le sale ne apre ogni mese altre sempre più comode e moderne, da noi gli esercenti vivono di rendita, spesso lasciando deteriorare persino le poltrone. Mentre a Roma e Milano gli esercenti curano la propria clientela, in altre città non si trova neppure più una sala.

mostra cinema venezia

 

Purtroppo conviene più un bingo che un cinema. Vogliamo parlare della qualità degli schermi, che da panoramici sembrano diventati dei televisori? La situazione è peggiorata anche a causa della incapacità di promuovere la comunicazione dei film. Gli spettatori si trovano smarriti.

 

Ogni giorno escono decine di muovi titoli e le strategie pubblicitarie si arrancano in cerca di qualche utile trovata. L'assenza di contenuti innovativi deprime il mercato anziché motivarlo. L'abbondanza di nuovi formati stimolanti e deprime. I film girati da registi sempre più giovani e innovativi si rivolgono a un pubblico desideroso di volare alto. Se confrontiamo i titoli in uscita sul mercato americano con il nostro mercato c'è da inorridire. Qui siamo ancora a inseguire i cliché della commedia all'italiana, mentre i ragazzi vanno al cinema per assumere adrenalina non per assopirsi. Superare questa crisi non sarà compito semplice anche perché l'età media degli esercenti e dei pubblicitari è troppo anziana pere essere competitiva.

sala cinema

 

Urge un ricambio generazionale. Se perdiamo questo treno addio cinema. Speriamo di no. 

sala cinema

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