la scuola cattolica 2021venezia

LA VENEZIA DEI GIUSTI - DEVO DIRE CHE "LA SCUOLA CATTOLICA", AL DI LÀ DELL'ORRORE, SPETTACOLARMENTE FUNZIONA. L’IDEA È QUELLA DI CAPIRE DALL’INTERNO PERCHÉ QUEL CERTO TIPO DI BORGHESIA ROMANA ABBIA PRODOTTO L'ORRORE DEL MASSACRO DEL CIRCEO - I RAGAZZI SONO FRESCHI E CREDIBILI, E ANCHE LE RAGAZZE, BENCHÉ ABBIA SENTITO DELLE PROTESTE SULL’ACCENTO DA ROMA NORD DELLA PORCAROLI. TROVO ANZI CHE TUTTA LA MASSA DI RAGAZZETTI MAI VISTI CHE ESORDISCONO QUI SIA UNO DEGLI ASPETTI PIÙ INTERESSANTI DELL’OPERAZIONE. CHE, VEDRETE, SARÀ VISTA. ALMENO NEL QUARTIERE TRIESTE - VIDEO

 

 

 

La scuola cattolica di Stefano Mordini

Marco Giusti per Dagospia

 

la scuola cattolica 3

Il massacro del Circeo, maturato nei violenti anni ’70, nella cultura fascista di certa borghesia romana ricca del quartiere Trieste, ebbe nel cinema dei film, in qualche modo, sia anticipatori, sia che prontamente dedicati girati subito dopo quel settembre del 1975,  come l’istant movie “I violenti di Roma bene” di Sergio Grieco e Massimo Felisatti.

 

la scuola cattolica 4

Ma sono forse più interessanti i film che anticipano la violenza inutile e il sadismo di quei fatti, perché risentono del delirio del momento, che porterà a una stagione di bombe e morti ammazzati, come “Ultimo treno della notte” di Aldo Lado, giustamente citato assieme a “Profondo rosso” di Dario Argento e all’erotico ”Storie immorali di Apollinaire” come uscite dello stesso periodo.

 

 

la scuola cattolica

Tratto dal romanzo fiume di Edoardo Albinati, “La scuola cattolica”, diretto da Stefano Mordini e sceneggiato da Massimo Gaudioso e Luca Infascelli, deve fare i conti sia con il massacro in quanto tale, che fu un evento spaventoso allora e ancora ricordiamo come punta dell’orrore e del fascismo degli anni ’70, sia con quello che lo ha generato. Puntando a una precisa ricostruzione degli stupri e del delitto che videro Andrea Ghira, Gianni Guido e Angelo Izzo come aguzzini e Donatella Colasanti e Rosaria Lopez come sfortunate vittime, ricostruzione interamente basata sul racconto della Colasanti, regista e sceneggiatori dedicano giustamente al massacro tutta la lunga parte finale del film.

 

benedetta porcaroli, valentina cervi, valeria golino, jasmine trinca, federica torchetti la scuola cattolica

 

E devo dire che, al di là dell'orrore, spettacolarmente funziona. Mentre lasciano tutta la prima lunga parte del film ai ragazzi dell’istituto religioso romano Leone Magnoe alle loro famiglie per cercare di spiegare da dove nasca e perché nasca tutta quella ferocia raccolta dai tre colpevoli Ghira Guido Izzo.

 

 

benedetta porcaroli venezia

L’idea è proprio quella di capire dall’interno, basandosi sul racconto autobiografico di Albinati, che quella scuola frequentava e che nel film ha un ruolo di narratore, perché quel certo tipo di borghesia romana abbia prodotto un simile orrore.

 

 

benedetta porcaroli a venezia

Che sembra, a vedere il film, poter nascere non solo dalle famiglie di palazzinari di destra, ma anche da quelle più liberali e democrtiche. Le accuse che ho sentito fare al film, e che su ripeteranno una volta uscito nelle sale, sono da una parte quelle di non aver voluto dipingere come chiaramente fascisti i ragazzi, e al tempo essere fascisti era una cosa che non si poteva nascondere, da un’altra quella di aver insistito in maniera voyeuristica sulle violenze alle ragazze.

 

 

Sulla violenza e sulla nudità delle ragazze, Benedetta Porcaroli già star di “Baby” è qui Donatella Colasanti, mi pare un rilievo ingiusto. E’ una ricostruzione e non vedo nulla di morboso. E francamente non se poteva fare a meno. Sul fatto che non si legga con grande rilievo il fascismo della famiglia Ghira e dei tanti ragazzi del Leone Magno, mi sembra che il libro e il film abbiano un’idea anche giustificabile di allargare il ventaglio delle colpe e dei motivi per cui i nostri figli prendono strade sbagliate a elementi che vanno al di là di destra e sinistra.

massacro del circeo giovanni guido

 

 

Diciamo che i mali possono essere una educazione cattolica non capita fino in fondo o capita in malo modo, o dei genitori totalmente assenti. E qui ne vediamo una bella collezione, da Jasmine Trinca che scopazza col bello della scuola che finirà bombarolo di destra, Valeria Golino mamma svampita sposata con un matematico, Gianluca Guidi, che si dichiarerà gay sconvolgendo la vita dei figli, Valentina Cervi e Fausto Russo Alessi che fanno i genitori ultracattolici, Riccardo Scamarcio come Ghira padre, ricco palazzinaro.

la scuola cattolica 2

 

 

Alla fine è come se il delitto, pur compiuto da ragazzi fascisti, per Albinati, è quasi uno stupro di massa, nato cioè da tutta una generazione di ragazzi borghesi romani. Tesi, ovviamente discutibile. Ma non c’è una costruzione elementare da poliziottesco all’italiana con la famiglia dei fasci, ma l’odio di classe dei giovani borghesi per le ragazze povere della Montagnola, e per le ragazze in generale si sente.

 

la scuola cattolica 5

 

Magari, e la cosa si nota di più in un festival di questo tipo, a confronto con film così forti per struttura e messa in scena, si può dire che manca al film quel qualcosa in più da film da festival, un linguaggio originale, insomma. Si capisce che è un film per un pubblico più vasto.

 

 

la scuola cattolica 1

L’ensamble dei ragazzi, tutti inediti mi sembra, è di gran livello. Anche se il fatto che siano ignoti porta a una non riconoscibilità di questo o quell’altro personaggio, e ancor di più Ghira e Izzo sembrano nascere dal mucchio, i ragazzi sono freschi e credibili, e anche le ragazze, benché abbia sentito delle proteste sull’accento da Roma Nord della Porcaroli. Trovo anzi che tutta la massa di ragazzetti mai visti che esordiscono qui sia uno degli aspetti più interessanti dell’operazione. Che, vedrete, sarà vista. Almeno nel quartiere Trieste.

massacro del circeo angelo izzo massacro del circeo antonella colasanti massacro del circeo andrea ghira arresto di angelo izzoil massacro del circeo donatella colasantiil massacro del circeo il cadavere di rosaria lopez il massacro del circeo il cadavere di rosaria lopez il massacro del circeo rosaria lopez il cast della scuola cattolica a venezia

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?