“IO IL SINDACO MANCO PER DUE ORE, C’È DA FARSI VENIRE UN INFARTO…” – CARLO VERDONE, CHE IL 17 NOVEMBRE SARA’ SINDACO DI ROMA PER UN GIORNO, RICORDA DA FAZIO A “CHE TEMPO CHE FA” COSA GLI DISSE ALBERTO SORDI QUANDO LO FECE NEL 2000 PER I SUOI 80 ANNI – I MESSAGGI CON MARIO DRAGHI SUO GRANDE AMMIRATORE, LA PASSIONE DELLA MEDICINA (“IO IPOCONDRIACO? QUESTA È UNA CAZZATA, UNA SCEMENZA”) E IL RACCONTO STRACULT DI QUANDO HA SBAGLIATO FUNERALE - VIDEO
"Nell'83 ho sbagliato funerale, io dovevo andare a San Salvatore in campo, e invece sono andato in San Salvatore in onda." ?
Carlo Verdone e la nuova stagione di #vitadicarlo a #CTCF @ParamountPlusIT pic.twitter.com/Tx8Jeg6Yqf
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) November 9, 2025
carlo verdone a che tempo che fa
“Io ipocondriaco? Questa è una cazzata, una scemenza, risale a quando ho fatto “Maledetto il Giorno che ti ho incontrato” e prendo la busta dei farmaci con Margherita Buy…”.
Il “dottor” Carlo Verdone, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, parla della laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia: “La medicina è una passione, leggo i libri, gli atti dei congressi. Due o tre vite le ho anche 'salvicchiate'. Sulla gastroenterologia sono bravo. Anche sulla reumatologia. C’è anche un settore su cui non so nulla: la ginecologia…”.
L’attore-regista romano rivela che la farmacia è uno dei suoi luoghi preferiti: “Ci vado la mattina presto, mi metto dietro il paravento per misurare la pressione e ascolto le persone che raccontano le loro vite. Ogni tanto sento delle fregnacce, esco, intervengo. Ho risolto un problema a una signora che arrivava con la tosse lì ogni mattina. Due giorni dopo trovo una crostata di albicocche con una lettera meravigliosa…”.
Verdone ricorda la targa a Trastevere per i 45 anni di “Un Sacco bello” (“Bello che quel film sia rimasto nel cuore delle persone”) e parla della stagione finale di “Vita da Carlo” presentato alla “Festa del Cinema” di Roma. C’era anche Mario Draghi. “Non me l’hanno detto. Il giorno dopo gli ho scritto un messaggio: ‘Gentile presidente, mi deve perdonare, non sapevo che fosse là'. Passato un giorno Draghi mi ha risposto e mi ha detto che auspica di stare un giorno insieme a pranzo o a cena, lui è un grande ammiratore”.
Il racconto di quando nel 1983 ha sbagliato funerale sembra tratto da un suo film, ricorda vagamente la scena di “Compagni di scuola” (“Ho sbagliato festa! Ho sbagliato villa...”) ma stavolta è tratto da una storia vera: “Dovevo andare a San Salvatore in Campo, e invece sono andato in San Salvatore in Onda. Entro con il volto triste, vado dalla moglie, dandole un bacio. ‘Ti sono molto vicino’. Lei si volta e mi prende un colpo. “Ma che lo conosceva?”, mi chiede. Io le rispondo: “Era una grande persona”. E qualcuno lì accanto ha alzato il sopracciglio con una smorfia dubbiosa…”
Il 17 novembre, il giorno del suo compleanno, Roma lo ha nominato sindaco per un giorno. “Mi ha molto commosso questo omaggio”, spiega Verdone che ricorda cosa gli disse Alberto Sordi quando fece un giorno da sindaco nel 2000 per i suoi 80 anni. “Io il sindaco manco per due ore, c’è da farsi venire un infarto…”
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