sesso tre babysitter porno teen

VI SIETE MAI CHIESTI COSA ACCADE QUANDO UNA PORNOSTAR SPIEGA AI SUOI GENITORI CHE LAVORO FA? C’È CHI PIANGE, CHI VA SOTTO CHOC, CHI SVIENE. QUALCUNO SI METTE A RIDERE PERCHÉ NON CI CREDE, ALTRI URLANO, MINACCIANO, SBATTONO PIATTI E TESTA AL MURO - BARBARA COSTA: “C’È CHI, COME JIZ LEE, STAR DEL PORNO USA INDIPENDENTE, HA DETTO LA VERITÀ AFFRONTANDO LO SDEGNO RELIGIOSO DI MAMMA E NONNA CRISTIANO-RINATE. IL PADRE DELLA BELLISSIMA AIDRA FOX, SAPUTA LA VERITÀ, NON PARLA QUASI PIÙ A SUA FIGLIA" - TUTTE LE STORIE - GALLERY HOT

Barbara Costa per Dagospia

 

valentina nappi pornostar 1

C’è chi piange, chi va sotto choc, chi sviene. Qualcuno si mette a ridere perché non ci crede, altri urlano, minacciano, sbattono piatti e testa al muro. Qualche caso isolato la prende con filosofia, ma nessuno rimane insensibile o indifferente. Non tutti i coming out sono uguali, e ce n’è uno difficilissimo da fare: per ogni pornostar, prima o poi arriva il momento di dire la verità… a mamma e papà!

 

tasha reign pornostar 3

Dalla famiglia non si scappa, dalla coscienza che preme neppure, ma l’argomento è tanto ostico, produce tali crisi esistenziali, che è tema di un saggio, "Coming Out like a Porn Star", reperibile in rete. Una raccolta di 50 testimonianze di attori e attrici porno, che raccontano come hanno affrontato il grande passo. La morale del libro? Meglio tacere, non dire a mammina e papino cosa fa e fanno al tuo corpo per 8 ore al giorno non tutti i giorni, quante "visite" la tua vagina ha sul set, quali orifizi il tuo pene riempie davanti a tutti.

 

coming out like a porn star

Come scritto nel libro, se si viene a sapere che sei una pornostar anche i parenti più lontani “che condividono meno DNA con te di uno scimpanzé con una seppia”, si palesano a casa tua. Vengono per la gretta soddisfazione di credersi migliori di te, puntare il dito, accusare i tuoi di scelleratezza genitoriale.

tasha reign pornostar 1

 

C’è chi, come Jiz Lee, star del porno USA indipendente, ha detto la verità affrontando lo sdegno religioso di mamma e nonna cristiano-rinate, e chi, come la pornodiva Stoya, ha contrariato la famiglia anche per averne disonorato il cognome, scegliendolo come nome d’arte.

 

Tasha Reign, bionda bambola californiana, se l’è cavata dicendo una parte di verità, rivelando i suoi nudi per Penthouse e Playboy, ma tacendo dei suoi roventi scissoring e threesome tanto cliccati dai fan. Jessica Drake, veterana porno, l’ha confessato prima alla madre, pregandola di informare, con le dovute cautele, il padre: non trovando le parole, la signora ha fatto vedere all’ignaro coniuge alcune foto di Jessica "impegnata sul lavoro", lasciandolo… senza fiato.

 

stoya pornostar

Il padre della bellissima Aidra Fox, saputa la verità, non parla quasi più a sua figlia. James Deen sognava di fare il pornostar già a 15 anni: a 18, diploma in mano, ha detto ai genitori, ebrei osservanti, che potevano scordarsi la laurea: avrebbe dato solo esami…"orali". E pensare che i suoi lo volevano ingegnere!

 

La paura del giudizio fa capire e approvare le pornostar che non lo dicono per risparmiare ai genitori un dolore, e per proteggerli dalla maldicenza altrui. Non dirlo ti semplifica la vita, ma solo se hai genitori web-analfabeti totali. Tutti noi cresciamo con livelli di vergogna sessuale interiorizzata, frutto dell’educazione ricevuta e delle regole sociali.

 

stoya pornostar 3

Una pornostar non solo rigetta queste regole, ma le sostituisce con altre che vorrebbe siano riconosciute valide: scegliendo un lavoro che è al di fuori di ciò che la società approva, si mette contro la famiglia, istituzione sociale base, sfidandone il potere morale. Le persone hanno paura di ciò che non conoscono, e la maggior parte non sa nulla del porno come professione, ciò che davvero è, in che consiste. Sanno quello che vedono su Pornhub. Sono dolori seri trovarsi lì una figlia nuda, a gambe spalancate, che geme, ansima, e ti guarda dallo schermo ammiccando!

 

stoya pornostar 1

È altresì duro spiegare a mamma e papà che non sei una vittima, né una drogata, che non hai subito nessun trauma, e che il tuo 110 e lode non è appeso incorniciato al muro invano. Non hai perso l’uso del cervello se ti fai penetrare in video avanti e indietro, se lecchi vagine e succhi capezzoli, se detti i tempi di un’orgia. È difficile far capire che è una tua scelta, che sei felice di quello che fai, ti diverti pure, non ti costringe nessuno, e che magari sul set hai trovato l’uomo dei tuoi sogni, che vuoi sposare, non smettendo di lavorare!

 

rocco siffredi pornostar

“Noi pornostar abbiamo bisogno di tanto supporto morale perché non facciamo un lavoro considerato normale dalla società”, dice Valentina Nappi, cogliendo nel segno: lei, insieme a Moana Pozzi, è tra le rare pornostar ad aver scelto di non cambiare né nome né cognome, cosa che quasi tutti fanno per proteggere la famiglia d’origine. O il porno, o una vita "normale", secondo canoni accettati e decisi da altri: è l’identico bivio davanti a cui si è trovata Moana Pozzi: la sua famiglia non ha mai tollerato né capito la sua scelta, e Moana è sempre andata avanti da sola, a testa alta, fiera, e forse quel perenne lampo malinconico che aveva negli occhi derivava proprio dalla sua solitudine.

rocco siffredi pornostar 1

 

Nelle sue due autobiografie, Ilona Staller racconta che, pornostar in Italia, non aveva detto nulla alla mamma rimasta a Budapest. Ma un giorno una rivista porno con lei in copertina nuda, preda di maschioni neri, capitò in mano alla signora. Quando vide dal vivo la figlia su un palco alle prese con peluche fallici e pissing, mamma Staller… svenne! Solo dopo la "casta" partecipazione all’Isola dei Famosi, il padre di Malena ha perdonato la figlia per la sua svolta porno. Appena apparse in rete, le esibizioni porno di Malena hanno sconvolto la vita della sua città natia peggio dell’esplosione di un ordigno nucleare.

 

Quando Rocco Siffredi iniziò nell’hard, viveva a Parigi: non disse nulla a casa e, non essendoci internet, era al sicuro. Ma un giorno scovò a casa dei suoi una rivista porno con lui, e il suo pene, in azione. Mamma e papà "sapevano". In verità, mamma Siffredi ha sempre appoggiato il lavoro del figlio, sebbene lo avrebbe preferito prete (!), o impiegato statale. Alle malelingue invidiose che le rimproveravano quanto Rocco osava fare sullo schermo, lei rispondeva: “Sono stata io a fargli un 'coso' grosso così, che lo usi come vuole, per la felicità di più donne possibili!”.

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