1- TONTI DEI MONTI, IL VENTRILOQUO DEI POTERI CORTI (DI LIQUIDITÀ) CHIAMATO DALLA “CULONA INCHIAVABILE” A DIFENDERE LA PORTA DELL’EUROZONA, OGGI ESORDIRÀ A PALAZZO MADAMA COME SENATORE A VITA, RITIRANDO INSIEME IL PREMIO DI UNA VITA E IL SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO DELLA PROSSIMA. POI, GLI TOCCHERÀ PRESIEDERE IL “GOVERNO DEL PRESIDENTE BELLA NAPOLI” IN CUI SARÀ DURA, AL TERMINE DI OGNI CONSIGLIO DEI MINISTRI, ALZARSI SENZA INCIAMPARE L’UNO NEL GREMBIULONE DELL’ALTRO 2- SUL “FATTO”, ANTONIO PADELLARO, CHE MASTICA POLITICA DA TRENT’ANNI SENZA FARSENE DIVORARE, SCRIVE CHE “IL VIA LIBERA DI BERLUSCONI SA TANTO DI TRAPPOLONE. LASCIAR DECIDERE A MONTI I SACRIFICI PIÙ DURI E I TAGLI PIÙ SEVERI. PER POI FARLO CADERE E MOSTRARSI IN CAMPAGNA ELETTORALE COME L’UNICO EROE CHE NON HA MESSO LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI. ATTENTI A DARLO PER MORTO”

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1 - AND THE WINNER IS DINO MONTI!...
Diceva Pietro Nenni: "E' l'Italia che meno amo, quella che ha un applauso per ogni vincitore". E il vincitore di giornata è Dino Zoff Monti, il ventriloquo dei Poteri Corti (di liquidità) chiamato dalla "culona inchiavabile" a difendere la linea di porta dell'Eurozona. Oggi esordirà a Palazzo Madama come senatore a vita, ritirando insieme il premio di una vita e il salvacondotto giudiziario della prossima.

Tra gli altri, avrà il duro compito di smentire una dura avvertenza di Thomas Bernard: "Ritirare un premio equivale a farsi cagare in testa". Poi, gli toccherà presiedere un esecutivo del Presidente in cui sarà dura, al termine di ogni consiglio dei ministri, alzarsi senza inciampare l'uno nel grembiulone dell'altro.

2 - POTERI MARCI IN MANOVRA...
Repubblica di oggi è pura Avanguardia. Anzi, Arte Povera con la bava: "Viaggio da solo in aereo. "Professore, ci salvi lei". Da Berlino senza scorta" (p.1). Estikazzi? Sobrio stile da Gazzetta Sabauda per la Stampa di Torino, che pubblica una fotona dei coniugi Monti con la seguente didascalia: "Il neo senatore a vita Mario Monti alla stazione Termini ieri sera accoglie la moglie Elisa che lo ha raggiunto a Roma" (p.2).

Mentre la pattuglia di Comunione & Fatturazione innestata da Mariopio Calabresi ai vertici della Stampa colpisce in prima pagina (Michele Brambilla: "Irresponsabili, il partito trasversale) e soprattutto con il pezzo di Andrea Tornielli: "Da Oltretevere arriva la benedizione del candidato premier" (p. 5). Bisignani non avrebbe saputo far meglio.

La diversità ontologica delle grandi penne economiche emerge invece in questa chiara prosa del professor Marco Zatterin da Bruxelles, intento a spiegare al popolo come sbocciò l'amor tra Giorgio e Mariomor: "Mario Monti, in qualità di sceriffo a dodici stelle dell'Antitrust, vegliava sul fatto che le nuove regole comuni non limitassero i principi della piena concorrenza sul mercato unico, cosa che allora appariva del tutto possibile. Avevano in comune la passione per l'integrazione continentale, intesa come motore di sviluppo e garanzia di pace. Volevano che nessuno la mettesse in pericolo" (Stampa, p. 14). E noi che pensavamo che la sera, nelle pause della Costituente, andassero a trombare insieme.

Non male anche il fermo diktat (o fermo sogno, fate voi) che compare in prima pagina sul Sole 24 Ore. "Ora 18 mesi: obiettivo rifare tutto". 18 mesi? Bah. Poi passa Marco Travaglio e sulla prima pagina del Cetriolo infilza gli "Antemarcia", riportando brani di rapite editorialesse del 2008, comparse sul Sole e sul Corriere, che inneggiavano a Berlusca e alla Lega Nord.

3 - DOT, PIMPAMI LA MONTI!...
A proposito, questa modesta rassegna anarco-resurrezionalista apre un concorso per la prima giornalista che si illustrerà nell'agiografia della fortunata consorte di Dino Zoff Monti. Per venire incontro alla vostra ridotta capacità mentale, ecco a voi la POMPA FACILITATA. Unite tra loro le seguenti considerazioni e conquisterete la vittoria: sobria, elegante, discreta, gran lombarda, colta, silenziosa, non priva di una certa femminilità, non disdegna... (qualcosa di pop, a scelta), mai vista in..., perfettamente a suo agio presso..., al fianco del marito.

4 - LE ULTIME RAFFICHE DEL CAVALIER POMPETTA...
"Pdl, scontro sulle larghe intese. 100 parlamentari in rivolta verso il no. Gli ex An e Dc guidano la rivolta" (Repubblica, p. 6). Poi, il fatto che il retroigienista di Palazzo Letta, Claudio Tito, si sia spostato sul Quirinale ("Il governo del Presidente per superare i veti incrociati", p. 6) tradisce il cambio materiale della Costituzionale. Il Corriere si preoccupa: "Pdl lacerato, Alfano mediatore. Spunta l'ipotesi dell'appoggio esterno. Ex An e socialisti non cedono. La Russa: esecutivo a tempo, voto nel 2012" (p. 5)

Antonio Padellaro, che mastica politica da trent'anni senza farsene divorare, scrive che "Il via libera di Berlusconi sa tanto di trappolone. Lasciar decidere a Monti i sacrifici più duri e i tagli più severi. Per poi farlo cadere e mostrarsi in campagna elettorale come l'unico eroe che non ha messo le mani nelle tasche degli italiani. Attenti a darlo per morto" (Cetriolo Quotidiano, p. 1).

5 - MA FACCE RIDE!...
Ma Fini non aveva promesso: "Mi dimetto un minuto dopo che si è dimesso Berlusconi"? Ah, aveva dichiarato anche "Mi dimetto se non si chiarisce tutto sulla casa di Montecarlo"? Ok, capito tutto.

6 - SUGHERI, NANI, SCIMMIETTE E BALLERINE...
Sergio Bocconi (un nome un destino) intervista il contadino con la banca intorno. "Doris e l'amico Silvio: gli ho detto di sostenere un altro esecutivo" (Corriere, p. 10). Sulla Stampa, si racconta "il colpo di coda degli Irriducibili. Manifestazione Ferrara-Sallusti. Feltri e Santanchè aderiscono: non saremo soli". I preservativi li porta la Carfagna, pare (p. 7). E ancora: "Dilemma Bersani, appoggiare Monti con il rischio di sparire. La probabile vittoria alle elezioni barattata col governo tecnico" (Stampa, p. 8).

Ma come sempre, per tastare l'umore del Cavalier Pompetta bisogna auscultare il suo medico, il George Clooney de' noantri. Ci pensa Simona Ravizza del Corriere: "Il medico Zangrillo: "Febbre a 39 da stress. Non accetta consigli e rischia grosso. Gli attacchi vili degli ultimi giorni stanno mettendo a rischio la sua salute. Negli ultimi giorni avrà dormito non più di tre ore (con la Pascale?, ndr). L'ho trovato provato, ma con un alto senso di responsabilità nei confronti del Paese" (p. 9). E con questa può bastare, per uno che lunedì scorso ha riunito i figli di primo letto e Fidel Confalonieri, prima di pensare "al Paese".

7 - CARNE DA DESK...
Titolo a pagina 9 del Corriere: "Il braccio destro del Cavaliere: nulla è scontato". "Il pisello del Cavaliere: lo dico sempre anch'io".

8 - NON FA SOSTA L'EUROSUPPOSTA...
Basta leggere Alessandro Penati, l'economista cacciato da editorialista del Corriere perché meno "di mondo" di Dino Monti e tanti altri, per capire chi siamo e che cosa rischiamo ("Lo spettro della lira", Repubblica p.1-44). Soprattutto, come ha segnalato per giorni questa infima Monnezza, smettiamola di guardare il cazzo di spread sui titoli decennali. Il nostro problema è ben descritto dai Bot a un anno. Come spiega Penati "qui la speculazione non c'entra: non ci sono derivati per vendere Bot allo scoperto. E' la dimostrazione che, se la Bce non interviene, non ci sono compratori per il debito pubblico italiano".

E ora, Riformismo in libertà. "Il maxiemendamento vede il traguardo. Dal 2050 si andrà in pensione a 70 anni. Al Senato i commissari Ue passano al setaccio il testo. In arrivo nuovi aumenti per carburanti, buste paga ridotte per il settore pubblico" (Repubblica, p. 13). Nonno Greenspan: "L'Italia si salverà se adotta misure molto pesanti" (Stampa, p. 19)

9 - ROSICONI PER SEMPRE...
Prodi: "Stimo Monti ma per la politica è una sconfitta" (Stampa, p. 10). L'ex "vindice di Bruxelles" vede sfumare i sogni di gloria per il Quirinale.

10 - HO UN CORALLO NEL PC...
"Slot machine, Ponzellini indagato. Laboccetta nasconde il pc davanti alla Finanza. L'accusa: fondi facili, 140 milioni, da Bpm ad Atlantis" (CQ, p. 8) Repubblica mette il naso nel fantastico acquario tropicale dell'ex camerata Amedeo La Boccetta: "Nemico di Fini con agganci ai Caraibi. "Tutto un equivoco, ero lì per caso" (p. 38).

11 - PIU' MEDICINE PER TUTTI...
"Menarini e i prezzi dei farmaci. "Ci aiutano Letta e Berlusconi. Firenze, il premier dice: "Per voi ho fatto un incontro a tre". Nell'inchiesta il patron Aleotti preme sui politici: tra i nomi anche quello del governatore Rossi" (Repubblica, p. 28). "La lobby del signor Menarini. Da Letta a Rossi, dalla Angiolillo a Scajola: ecco come funzionava. Emendamenti per tenere alti i prezzi dei farmaci e soldi ai partiti attraverso società fiduciarie" (CQ, p. 9)

12 - DISECONOMY...
Corsera pag 37. Piede con titolo incomprensibile: "Moretti: Fs, pochi fondi. Meno pendolari". Ma la fine è spettacolare: "nella stessa sede Moretti ha annunciato l'intenzione di sviluppare un servizio di trasporto su gomma". Ma non era una priorità togliere trasporto su gomma dalle strade (vedi Tav)?

13 - FREE MARCHETT (GIORNALISMO DIVERSAMENTE ABILE)...
"Nasce l'hotel capolavoro firmato Giorgio Armani", annuncia festoso un paginone La Stampa-Publikompass a pagina 39. Firma il sedicente "Reportage" (!!!!) Sara Ricotta Voza: "Le vere porte dell'Armani Hotel Milano inaugurato ieri sono gli ascensori. Sono loro che da un ingresso sobrio sulla via Manzoni fanno volare i clienti ai piani alti, direttamente fra i tetti, i terrazzi, i campanili e le guglie del centro".

 

Dino Zoff - Mario MontiCulo della MerkelMONTI E LA MOGLIENapolitano - MontiANTONIO PADELLARO MARCO TRAVAGLIO ANGELINO ALFANO Larussa scherza GIANFRANCO FINI ennio doris

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…