ricky martin

LA VIDA LOCA DI "RICKY-ON" MARTIN: "NEGLI ANNI '90 NASCONDEVO I MIEI FIDANZATI. VOLEVO DISSIMULARE LA MIA SESSUALITÀ PERCHÉ PENSAVO CHE SE AVESSI FATTO COMING OUT TUTTO SAREBBE CROLLATO. OGGI È BELLISSIMO AVER NORMALIZZATO LA MIA FAMIGLIA" - IL CANTANTE NEI PANNI DEL COMPAGNO DI GIANNI VERSACE NELLA SERIE FOX: “LA LORO ERA UNA RELAZIONE APERTA. E’ STATO FACILE PER ME IMMEDESIMARMI NEL PERSONAGGIO" - VIDEO

 

Claudia Casiraghi per Libero Quotidiano

 

ricky martin

«Gianni, un uomo dotato di una forza estrema. Meticoloso ed organizzato nel proprio vivere professionale, caotico nel proprio essere individuale». Antonio D' Amico, che di Versace, tra il 1982 e l' anno della morte, è stato il compagno, ha incontrato Ricky Martin più e più volte. «Nel corso delle riprese, ci siamo trovati a parlare spesso», ha spiegato il cantante, interprete, in American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace (ieri sera su FoxCrime la prima puntata di nove totali), del compagno dello stilista ucciso a Miami nel 1997.

 

Che cosa le ha dato l' incontro con D' Amico?

«È stato importante per me per entrare nel ruolo.

Antonio mi è stato di grande aiuto, anche perché si è detto disponibile a condividere la propria sfera emotiva».

 

La relazione tra Versace e D' Amico era aperta. Come la fa sentire avere affrontato un tale argomento in una serie tv?

«Credo non ci sia nulla di sbagliato in una relazione aperta. Ed è stato facile per me immedesimarmi nel personaggio di D' Amico, nel suo rapporto amoroso.

È stato divertente, maturo, necessario mostrare la realtà e la naturalezza di questo sentimento».

ricky martin

Molte coppie, oggi, scelgono di aprire la propria relazione a terzi.

«Le relazioni aperte sono una realtà che deve essere raccontata. È ammirabile che due persone si fidino l' una dell' altra al punto da poter arrischiarsi e giocare con il fuoco».

 

Quanto è liberatorio, oggi, per lei poter parlare liberamente da uomo gay?

«Negli anni Novanta, nascondevo i miei fidanzati. Ero molto egoista, interessato solo a proteggere me stesso. E poco mi importava di chi avessi di fianco, dei sentimenti altrui, dell' altrui sessualità. Volevo dissimulare la mia, perché credevo - ed era una paura infondata - che se avessi fatto coming out tutto sarebbe crollato».

Quindici anni fa, però, ha fatto coming out e tutto è cambiato.

«Oggi, è bellissimo poter parlarne apertamente, aver "normalizzato" la mia famiglia. Cosa, questa, che mi ha spinto ad unirmi alla serie».

 

In che modo?

ricky martin

«C' è un sacco di ingiustizia in questa storia. Nel 1997, l' omofobia era un problema serio. Un problema che, ancora oggi, riguarda tante persone. Spero, da parte mia, di poter portare un po' di luce in questo mondo oscuro».

 

La sua carriera, per lo più, è quella di un cantante. Quello di Antonio D' Amico è il primo ruolo importante che ha. Pensa di reinventarsi attore?

«Spero che l' industria, grazie ad American Crime Story, possa cominciare a vedermi sotto una luce diversa. A 15 anni, ho avuto il mio primo ruolo drammatico: recitavo la parte di un orfano in una serie tv. La musica è importante, ma vorrei poterla unire ad altro».

VERSACE AMERICAN CRIME STORY RICKY MARTIN

 

The Assassination of Gianni Versace racconta (anche) una storia d' amore. Cos' ha imparato lei dalle sue relazioni?

«Che bisogna rompere le regole codificate. Una relazione deve essere una lavagna bianca sulla quale dipingere con colori propri. Bisogna essere aperti, onesti. Fidarsi».

ricky martin recita la parte di d amicoRICKY MARTINla pieta di ricky martinmaria de filippi e ricky martinMARIA DE FILIPPI E RICKY MARTIN RICKY MARTINRICKY MARTIN 4RICKY MARTINricky martin ellen degeneresricky martinricky martinricky martin in spiaggia

 

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