placido 1

L’ULTIMA E’ VIOLANTE PLACIDO: “A SCUOLA MI FACEVANO PICCOLI RICATTI, SOTTILI VIOLENZE PSICOLOGICHE, NON FISICHE” – ORMAI NON C’È UN’INTERVISTA AI ‘MORTI DI FAMA’ DOVE NON VENGONO RIVELATE LE MOLESTIE SUBITE DA PICCOLI, LE VIOLENZE DEI GENITORI, IL BULLISMO DEI COMPAGNI, E VIA FRIGNANDO – NON SOLO DONNE, VEDI LUCA BARBARESCHI CHE AD OGNI GIORNALISTA SCODELLA DI ESSERE STATO “VIOLENTATO” IN COLLEGIO DAI PRETI

Candida Morvillo per il Corriere della Sera

violante placido playboy 01violante placido playboy 01

 

Violante Placido ha scritto per «Futura», la newsletter del Corriere sull' identità, un testo sui bulli che l' hanno fatta soffrire da bambina e sul perché ama abbracciare i clochard.

 

Come è nato?

«Mi avevano chiesto di scrivere di "cose che mi piacciono". La sera stessa, sola sul divano, mi sono domandata quand' è che mi sono sentita davvero bene e mi sono rivista, a Los Angeles, mentre abbraccio un barbone. Me lo lasci chiamare così: a usare una parola politicamente corretta come clochard, mi sembra di mettere una distanza che non sento».

violante placidoviolante placido

 

In un film, faceva sesso con George Clooney. Si fa fatica a immaginarla abbracciata a un barbone.

«Non ne ho abbracciato solo uno. Ma, quella sera, mi è venuto in mente l' episodio sul Sunset Boulevard e quel pensiero mi ha riportata a scuola, io undicenne appena arrivata a Los Angeles, smarrita e male accolta dagli altri bambini».

 

Ha scritto che provò un senso d' isolamento che oggi riconosce in chi è ai margini e da cui nasce la gioia di regalare un sorriso ai derelitti.

«Pur nella condizione privilegiata di figlia di attori ed emigrante di lusso, mi sentivo diversa: ero la straniera stralunata, che si vestiva strana, parlava strano e nessuno voleva essermi amico.

Le altre ragazzine già si depilavano, alcune portavano lenti a contatto colorate. Io ero intimidita, impaurita, e troppo orgogliosa per fare il primo passo».

 

violante placido (3)violante placido (3)

Alzò un muro anche lei.

«I più forti erano gli altri bambini e oggi, col senno di poi, dico che il primo passo dovrebbe farlo chi è più forte, chi si sente al sicuro. Invece, più hai soldi e certezze, più ti chiudi, più ti senti minacciato. Capita con gli extracomunitari come negli ambienti di lavoro».

 

Gli altri bambini che muri alzarono?

«Mi facevano piccoli ricatti, sottili violenze psicologiche, non fisiche. Il rappresentante di classe aveva il compito di fare l' appello e mi faceva mettere in punizione per ritardi minimi.

Oppure qualcuno m' invitava al cinema, ma a patto che lo facessi copiare in spagnolo, in cui ero la prima della classe. Mi offrivano amicizia sotto forma di ricatto. E se invece, in classe, davo aiuto a quelli più emarginati di tutti, facevano la spia».

 

Facevano leva sul bisogno di sentirsi parte del gruppo?

«Il branco è veloce e, se hai bisogno di tempo per aprirti, sei subito fuori. Il branco ha bisogno di un punching-ball per sentirsi forte e la scorciatoia sta nell' accanirsi sul più debole. Comincia uno ed è come un virus».

 

Come insegna a suo figlio di tre anni a relazionarsi con queste dinamiche?

«Per ora, Vasco è solare, giocherellone e ha un suo senso di giustizia innato: una volta, un amichetto ha strappato un gioco a una bambina e lui è intervenuto, ha detto "ridaglielo, è suo".

Cerco innanzitutto di essere io per prima rispettosa nei suoi confronti. Non puoi chiedere a un bimbo di essere giusto se il senso di giustizia glielo insegni con la coercizione. E se gli trasmetti autostima, sarà difficile che senta il bisogno di prevaricare qualcuno».

violante placido premiataviolante placido premiata

 

Tornando al senzatetto sul Sunset Boulevard?

«Avevo 22 anni, era uno di quei viaggi che fai quando cerchi la tua strada. Volevo studiare recitazione e capire se potevo diventare attrice.

Sto per attraversare la strada, vedo quest' uomo malconcio. Gli do qualche moneta. Lui inizia a chiacchierare. Lo ascolto, parliamo. Poi, mentre sto per salutarlo, lui allarga le braccia, le stende e resta così. Sorrido. Lui fa un passo avanti. Mi abbraccia. Era tutto contento, come se fossimo amici da sempre. Mi ha regalato un senso di divino e una forza quasi magica per il resto della giornata».

Prima, ha detto che ha abbracciato più di un barbone.

«Ho una calamita verso gli ultimi. Un giorno, sempre a Los Angeles, leggevo annunci di case su un giornale. Fui avvicinata da un homeless che voleva aiutarmi, trovare lui un tetto per me. Abbiamo fatto telefonate, siamo andati in giro per i quartieri».

 

Non sarà andata a vivere con lui?

«Ovviamente no, ma lo vedevo felice ed ero felice anch' io. E ho pensato che a molti non verrebbe spontaneamente di darti un aiuto se non lo chiedi. L' empatia spiccata di queste persone è il motivo per cui spesso finiscono per strada. In una società così violenta e indifferente, se hai un animo sensibile, fai fatica a trovare il tuo posto».

 

Mentre scriveva per «Futura», ci siamo messaggiate e sentite all' una di notte. Ne deduco che non è una creatura diurna?

VIOLANTE PLACIDO PATONZAVIOLANTE PLACIDO PATONZA

«Quando la giornata è finita e tutto si acquieta, l' inconscio è a suo agio. Anche musica e testi dei miei due album da cantautrice sono nati spesso di notte. La notte è perfetta per scrivere, perché scrivere è riflettere. Di notte, ho scritto una favola, per un progetto di "Every child is my child", la campagna per i bambini vittime della guerra in Siria».

A un certo punto, lei ha subito il marchio del privilegio, quello della figlia d' arte.

«Mi chiamarono per "Vite strozzate" e per "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". So che il cinema è arrivato solo perché sono figlia di Michele Placido e Simonetta Stefanelli, io di mio non ci pensavo».

 

E tuttavia?

«Trovarmi sul set mi ha fatto ricordare che, da bambina, volevo essere Marilyn Monroe. Era quando ancora non avevo capito che quello era il lavoro che teneva i miei genitori lontani da casa».

 

Quindi?

«Ho capito che non ero preparata per fare l' attrice e che dovevo decidere se studiare recitazione seriamente, fare l' università o insistere con l' equitazione: sognavo le Olimpiadi».

In un' intervista, ha detto che è stata educata alla libertà.

«A casa nostra, ognuno ha sempre avuto la sua vita nelle sue mani e fatto quel che voleva. E se non hai regole e paletti, scegliere è più difficile. Però capisco i miei: sono attori e fare l' attore è un atto di ribellione, è impedire agli altri di dire chi sei».

Oggi, suo padre ha una moglie più giovane di lei e un bimbo poco più grande di suo figlio.

 

Come si accetta una famiglia così contemporanea?

violante placidoviolante placido

«Comprendendo che un padre è anche un uomo e non solo tuo padre. Ma sono scelte sue, non sta a me parlarne».

Lei ha raccontato di essere una madre tradizionale.

«Nel senso protettivo del termine. Porto molto mio figlio con me. Proverò a farlo assistere al mio debutto in teatro, a fine luglio, a Verona e alla Versiliana, in "Sogno di una notte di mezza estate", diretta da Massimiliano Bruno, con Giorgio Pasotti, Stefano Fresi e Paolo Ruffini. E vorrei portarlo in tournée, l' anno prossimo. Ma non sono workaholic: per mio figlio, faccio anche rinunce».

 

Non essersi trasferita negli Stati Uniti dopo due film hollywoodiani, fa parte delle rinunce?

«Vasco è arrivato dopo "Ghost Rider 2", girato con Nicholas Cage. Ho scelto di dare spazio alla mia vita personale e continuo a mandare dei provini-video in America. So che per entrare in quel sistema, devi trasferirti, ma sono arrivati un compagno e un figlio e va benissimo così».

 

Il compagno è Massimiliano D' Epiro, 44 anni, regista. Come si sceglie l' uomo che sarà il padre dei propri figli?

Violante Placido Violante Placido

«Lo senti, è qualcosa d' irrazionale. Prima, inconsciamente, cercavo storie in cui non potevo costruire. Quando ho trovato una dimensione di tranquillità, è comparso lui. E in quella serenità è arrivato, senza alcun progetto, Vasco».

Ho letto che ha detto che la scena di sesso con Clooney in «The American» era vera.

«Se l' è inventato qualcuno. Il regista Anton Corbijn è stato bravo a creare un clima di fiducia. E George ha la straordinaria capacità di sdrammatizzare».

 

Nicholas Cage, invece?

«È presissimo dal personaggio: ti trova sulla sua strada e ti si mangia. Però, quando è tranquillo, è senza pelle, ti racconta di sé, dei suoi figli. Una notte, finito di girare alle cinque, mi ha tenuta sveglia a parlare per ore, mangiando uova strapazzate e bevendo vino».

 

In quel film, l' abbiamo vista attaccata a una gru. Eppure, anni fa, ha raccontato di aver avuto attacchi di panico che le impedivano anche di guidare.

«Ne avevo sofferto in un periodo in cui ho perso delle persone care. Dovevo essere forte per chi mi stava accanto, ma ho preteso troppo da me stessa e l' emotività che credevo di poter tenere sotto controllo mi ha presentato il conto».

 

E oggi quanto si sente forte?

Violante Placido - Moana Violante Placido - Moana

«Oggi sono mamma, non ho tempo di rimuginare su niente. Avere un figlio tiene ancorati al qui e ora».

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”