dago

VITTORIO FELTRI IN LODE DEI PRIMI 15 ANNI DI DAGOSPIA: “IL SITO MERITA UNA CELEBRAZIONE SPECIALE. QUANDO ESORDÌ, NOI DEL RAMO ERAVAMO SCETTICI SULLA SUA AFFERMAZIONE. INVECE D'AGOSTINO APRÌ LE PORTE ALLA SPERANZA CHE I GIORNALI ONLINE, SE AZZECCATI, AVESSERO UN FUTURO RADIOSO”

Vittorio Feltri per “il Giornale”

DAGO MOSTRA LA CUSTODIA SMARTPHONE DI MAODAGO MOSTRA LA CUSTODIA SMARTPHONE DI MAO

 

Oggi Roberto D'Agostino fa festa, e la notizia si potrebbe commentare così: chi se ne frega. Occhio, però. Non è una festa qualsiasi, bensì il quindicesimo compleanno della più bella creatura del famoso giornalista: Dagospia, il primo quotidiano online, probabilmente il più compulsato, di sicuro quello seguito con maggiore interesse (e curiosità) dalle persone, come usa dire, di target alto. I motivi del successo sono tanti, ma ne citiamo con enfasi uno solo: i testi e i titoli sono una mescolanza sapida di indiscrezioni, anticipazioni e gossip di tipo salottiero, cui si aggiungono - negli ultimi tempi in crescendo - spruzzate abbondanti di sesso.

festa dago 1 annofesta dago 1 anno

 

DAGO BY VINCINODAGO BY VINCINO

Una parte cospicua degli affezionati al sito finge talvolta di scandalizzarsi e non risparmia critiche severe al curatore e demiurgo del giornale in questione, ma non smette di leggerlo e di osservarne le immagini, alcune ben oltre il limite della decenza. D'Agostino è consapevole che, esagerando con l'erotismo, va incontro alla deplorazione dei perbenisti, ma sa che, poi, costoro sono i più assidui frequentatori della sezione dedicata da Dago a glutei, seni e raccontini di corna inflitte e subite da vari Vip, spesso colti dal fotografo in flagranza di tradimento o in atteggiamenti che si prestano a interpretazioni maliziose.

roberto d'agostino 9roberto d'agostino 9

 

roberto d'agostino 7roberto d'agostino 7

D'altronde si sa come vanno queste cose: mai nessuno mi ha confidato di essere un estimatore della pornografia, eppure si dà il caso che Youporn sia il più cliccato sul computer. Significa che il genere è trainante; e Roberto, il quale oltre ad avere fiuto da vendere è dotato di senso pratico, vi ricorre senza risparmio allo scopo di attrarre «clienti», indispensabili per tentare di incrementare la pubblicità, sempre troppo poca rispetto alle esigenze di cassa.

 

Dagospia merita una celebrazione speciale. Tre lustri orsono, quando esordì, noi del ramo eravamo scettici sulle possibilità di una sua affermazione in un mercato non ancora avvezzo alle tecnologie avanzate, in particolare se applicate all'informazione. All'epoca la carta stampata non manifestava segni di cedimento: non si intravedeva all'orizzonte alcuna crisi. I nostri dubbi erano pertanto giustificati.

 

Guarda Dagospia Guarda Dagospia

D'Agostino invece, incurante delle perplessità diffuse, si gettò allo sbaraglio investendo denaro ed energie che sembravano degni di miglior causa. L'inizio fu tribolato, ma nel giro di pochi mesi l'esperimento aprì le porte alla speranza che i giornali online, se azzeccati nel tiro e nella confezione, avessero un futuro radioso.

 

Oddio, il presente è ancora denso di difficoltà per ragioni presto spiegate. Internet è entrato prepotentemente nel costume del mondo intero, inclusa l'Italia. Però ha acquisito una pessima abitudine: si offre al pubblico gratis. Cosicché i conti di chi gestisce un'impresa sulla Rete non quadrano. Un quotidiano online per campare ha bisogno di soldi, dovendo retribuire i redattori e i collaboratori. Ma se i lettori non pagano per «sfogliarlo», su quali risorse può puntare? La pubblicità.

TRECENTOMILA FOLLOWER PER DAGOSPIA TRECENTOMILA FOLLOWER PER DAGOSPIA

 

Che tuttavia, come abbiamo già detto, è scarsa, comunque insufficiente a garantire il pareggio di bilancio, figuriamoci se è in grado di produrre reddito. Per questo Roberto va elogiato senza riserve. Pur tra mille ostacoli tiene in piedi un notiziario brillante e indispensabile per chi voglia essere aggiornato non soltanto sui fatti accertati, ma anche sulla genesi dei medesimi e sui retroscena politici, finanziari e della cronaca mondana.

 

Interessata a Dagospia Interessata a Dagospia

L'abilità professionale di D'Agostino consiste nella capacità di unire l'inutile al dilettevole, di insaporire le notizie in sé sciape, di scegliere il meglio di altri media e di rielaborarlo con un lessico speciale da egli stesso coniato sul filo del paradosso; un linguaggio acrobatico e divertente che ha sfondato il muro della moda, imponendosi trasversalmente in ogni ceto. Un'operazione, quella di Dago, che non ha eguali e che scoraggia imitatori, tanto è vero che finora nessuno ha osato fargli il verso.

roberto d'agostino 4roberto d'agostino 4

 

Quanto a Roberto, la sua esistenza pirotecnica si presterebbe quale sceneggiatura di un film che fosse l'esatto opposto de La grande bellezza. Per comprendere l'uomo, basta narrare questo episodio. Una sera fui ospite in casa di D'Agostino, un attico meraviglioso lungo il Tevere. Egli mi accompagnò a visitare le varie stanze, tutte zeppe di falli di qualsiasi foggia. Decine, centinaia di falli sparpagliati qua e là. Falli di marmo. Falli trasformati in lampade. Un campionario impressionante. Gli domandai: perché questa roba? Risposta: così nessuno dirà mai che non capisco un cazzo. Auguri.

roberto d'agostino 2roberto d'agostino 2roberto d'agostino 10roberto d'agostino 10

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…