“I 90 ANNI? NON CREDO CHE FESTEGGERÒ PERCHÉ GLI ACCIACCHI AUMENTANO” - WOODY ALLEN A “RADIO 2 SOCIAL CLUB”: “SI DICE CHE IN VECCHIAIA SI DIVENTA PIÙ INTELLIGENTI, PIÙ SAGGI, MA IN REALTÀ IL CORPO SVILUPPA SEMPRE PIÙ DIFFICOLTÀ, PEGGIORA LA VISTA, PEGGIORA L’UDITO. È UN PO’ TRISTE” – IL "MITO" GROUCHO MARX, IL RAPPORTO CON NEW YORK E CON L'ARTE E L’AMORE PER DIANE KEATON: “MEGLIO ESSERE BELLO COME DI CAPRIO O BRAVO COME BENNY GOODMAN? LA MUSICA CHE MI PIACE È PRECEDENTE A QUELLA DI GOODMAN. IO VORREI...”
Woody Allen è intervenuto nel corso del programma Radio 2 Social Club condotto da Luca Barbarossa ed Ema Stokholma:
I protagonisti delle sue storie
Spesso le persone si identificano nei personaggi dei miei film, personaggi che in realtà emergono da storie che ho vissuto io stesso, letto nei giornali. Molto spesso esagero e li porto un po’ all’estremo in modo da far assumere una connotazione più drammatica, romantica più buffa e divertente e cerco di utilizzarli sempre in maniera molto realistica.
woody allen radio 2 social club
Ma troppo realismo sarebbe poco interessante e per questo tendo ad utilizzare l’iperbole: per interessare in modo tale da renderli un po’ più accattivanti. A volte c’è qualcosa che può emergere della mia vita però viene sempre un po’ esagerata all’estremo. Trascorro molto tempo da solo, come chiunque scriva, come scrittore trascorro molto tempo da solo però quando finisco di scrivere, esco con tantissime persone perché devo realizzare i film e questo richiede cinque o sei mesi di lavoro e tanta tanta gente. Con me stesso non ho mai bisogno di parlare in realtà .
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Il mito
Nella mia vita ho incontrato delle persone il cui lavoro era per me grande oggetto di ammirazione nel corso degli anni e sono stato amico di Groucho Marx, ho amato tantissimo il suo lavoro.
Ho poi avuto anche un ottimo rapporto con molti altri scrittori e si, ci vuole qualche minuto per riprendere la concentrazione, capire chi è la persona che stai guardando sullo schermo, la persona che hai sempre ammirato, e iniziare a fare delle chiacchiere pensando è una persona comune, una persona come te, senza paura, senza problemi, senza ansie.
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Una persona che condivide anche queste stesse sensazioni con te e poi si inizia ad essere un pochino più professionali.
Questi miti non sono così diversi da lavoratori normali, un tassista, un operaio che lavora in fabbrica. Hanno gli stessi problemi, probabilmente nello show business si guadagna qualcosina in più rispetto ad una persona normale. Però siamo un po’ tutti uguali, tutti hanno gli stessi i problemi, il raffreddore, il mal d’orecchie, come tutti gli altri.
Rapporto con il lavoro
Il lavoro è esattamente questo: è prendere la propria mente ed estraniarla da quelli che sono i problemi più seri della vita.
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Essere obbligati a prendere una serie di decisioni e pensare ad una serie di altri problemi, il risultato di questo è letale chiaramente: se fai una scelta sbagliata nel film non muori, da un punto di vista artistico potrei scrivere un brutto libro e fare un brutto film, come scrivere una brutta canzone, ma questo non ti distrugge, non ti crea delle difficoltà.
Ci sono chiaramente tutta una serie di sfide, bisogna lavorare sodo e prendere molte decisioni, dobbiamo raccogliere l’ispirazione ma la parte migliore di questo è che richiede del tempo che ti impone di pensare e pensare sempre, tenendo la tua mente occupata e lontana dalle cose veramente serie e preoccupanti della tua vita che possono avere dei risultati negativi quando fai una scelta sbagliata
Rapporto con New York
Beh credo che mi potreste trovare nella Upper East Side di Manhattan dove vivo probabilmente e lavoro, passeggio a Park Avenue, 5th Avenue, Central Park, vado di posto in posto, vado al ristorante e vivo l’80% della mia vita in questa parte e poi c’è un 5% al di fuori di New York, direi anche meno forse il 2%.
Io adoro l’Europa dove vado spesso a lavorare, adoro anche New York, mi piace anche il jazz, vado fuori per poter girare i film ma in Europa in vacanza mi piacerebbe perché ci sono paesi bellissimi e anche interessanti ma per trovarmi la maggior parte del tempo sono qui a Manhattan.
90 anni il 30 novembre
Non credo che festeggerò perché so che sto invecchiando e chiaramente gli acciacchi aumentano, non è un momento così felice da festeggiare, non sono 25, sono 90 questa volta. Chiaramente il tempo si muove in una direzione, va avanti e quindi in realtà non sento alcun sollievo nell’invecchiare. Si dice che si diventa più intelligenti, più saggi ma in realtà il corpo sviluppa sempre più difficoltà, più problemi, peggiora la vista, peggiora l’udito. È un po’ triste probabilmente ma la vita funziona così, non abbiamo scelta.
Meglio essere bello come Di Caprio o bravo come Benny Goodman?
La musica che mi piace è precedente a quella di Goodman. Io vorrei buona salute per me e per la mia famiglia, questo sarebbe il mio desiderio.
Il miglior desiderio per me e per chiunque altro, non mi interessa dell’aspetto fisico, di essere dotato di un talento particolare, se non avessi talento ma godessi di buona salute, allora andrebbe bene lo stesso, sarebbe perfetto. Potrei fare qualunque cosa lavorare in fabbrica, essere un tassista, l’importante è essere in forma e avere una famiglia che ci ama.
Rapporto con l'arte
Credo che la persona più sensibile, intelligente pensi che l’arte sia una forma sublime di intrattenimento, puoi sicuramente a volte accontentarti di alcuni spettacoli televisivi che sono terribili, o vedere un film che non è così buono. Entrare in contatto con la vera arte dei bei film, dell’opera, della musica classica, delle buone opere teatrali rappresenta una forma di intrattenimento per persone che sono un animo più sensibile, hanno un intelletto un po’ più alto. Non credo che l’arte vada molto in profondità ma l’arte sicuramente è una forma di intrattenimento importante.
Dopo la vita terrena
Posso solo fare delle ipotesi, personalmente io non penso che ci sia qualcosa oltre la vita terrena però nessuno lo sa, non penso che sia possibile. Io sono regista perché sono stato scrittore nel ’60 e poi ho fatto molti film e un lavoro incredibile.
Ho deciso che non avrei mai scritto mai più un’altra sceneggiatura, volevo scrivere ma anche dirigere ed essere regista dei miei film perché volevo che quello che scrivevo venisse messo sullo schermo in modo preciso e fosse aderente a quello che pensavo.
Mi piace scrivere opere teatrali, racconti brevi, storie e adesso un romanzo, mi piace proprio l’atto di scrivere sulla carta, come riempirla di parole. Per me è divertente e quindi io sono soprattutto uno scrittore ma poi sono diventato regista per motivi di sopravvivenza.
Diane Keaton
Lei è stata una parte enorme della mia vita. L’ho amata, abbiamo vissuto insieme per qualche anno e lei è sempre stata la mia grande amica. Ha avuto anche grande influenza sul mio lavoro e ho sempre voluto condividere con lei i miei lavori, farglieli vedere, avere la sua opinione prima ancora di realizzare film ma anche dopo averlo realizzato. Ho riso tantissimo con lei, milioni di volte, perché abbiamo un senso dell’umorismo estremamente compatibile.
Gran parte del mio modo di vedere la vita è come se io l’avessi guardata attraverso i suoi occhi, è come se io guardassi le cose attraverso i suoi occhi e ho visto cose che non ho mai visto prima. Posso dire che la sua influenza su di me è stata un’influenza grandissima e lei rimane per me la più grande.
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diane keaton woody allen 1970
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