CALCI SOTTO IL DUOMO - SNEIJDER NICCHIA SULLA PROPOSTA TURCA DEL GALATASARAY E VUOLE DA MORATTI UNA BUONUSCITA DA 3 MILIONI NETTI PER TOGLIERSI DAI PIEDI - WES SOGNA PROPOSTE DALLA PREMIER (VORREBBE TOTTENHAM O LIVERPOOL) E INTANTO LA MOGLIE YOLANTE CINGUETTA A TUTTO SPIANO - NONNO BECKHAM SI PROPONE AL MILAN MA ALLEGRI GLI SBATTE LA PORTA IN FACCIA (E DA UN DISPIACERE A BERLUSCONI…)

1 - IL DISPETTO DI SNEIJDER: DECIDERÃ’ CON CALMA
Franco Fiocchini per il "Corriere della Sera"

Il braccio di ferro tra l'Inter e Sneijder continua e il rischio è che possa, davvero, finire male. Preso atto che il club di Moratti non vede l'ora di liberarsi di lui e del suo contratto da 6 milioni netti a stagione, dall'entourage del giocatore ieri è trapelato che l'olandese pretende di decidere con calma, non vuole pressioni e, soprattutto, esige una ricca buonuscita, pari a 6 mensilità, vale a dire 3 milioni netti. Che, naturalmente, l'Inter non ha nessuna intenzione di concedere.

Sneijder non ha e non vuole fretta per due motivi. Aspetta e spera, infatti, in un'offerta più sfiziosa di quella del Galatasaray: il suo sogno sarebbe di andare a giocare in Premier League, e non è detto che da qui al 31 gennaio qualche club (Liverpool e Tottenham) possa farsi vivo, magari costretto a sostituire un giocatore infortunato. Dipendesse da lui, inoltre, aspetterebbe proprio gli ultimi giorni di mercato a togliere quello che ormai in casa Inter è più di un disturbo, proprio per fare un grande dispetto ai dirigenti interisti che cosi rischierebbero di non avere più tempo per investire i soldi della sua cessione su un altro top player. «Dovremmo essere in dirittura di arrivo - ha spiegato Stramaccioni - e credo sia nell'interesse di tutti mettere presto la parola fine a questa vicenda».

Lo stato d'animo di Sneijder nei confronti dell'Inter è ben testimoniato, del resto, dalla ciarliera moglie Yolante che continua a cinguettare, magari ispirata dal marito. Ieri sia il giocatore che la moglie non sono usciti di casa e in serata, davanti alla tv, hanno visto la partita. Ha esultato a lungo alla fine Stramaccioni: «Teniamo tutti tantissimo alla Coppa Italia a cominciare dal presidente. Dopo il secondo gol di Palacio ci eravamo illusi di essere già in semifinale, complimenti al Bologna che non si è arreso e ha giocato una grande partita».

La squadra di Pioli in quattro minuti ha rimesso a posto le cose, grazie pure a un grave errore difensivo dei nerazzurri, ma l'Inter non si è smarrita. «Grande è stata la capacità di reagire dei miei giocatori - ha ricordato il tecnico - e non era facile anche perché Cassano non stava bene, Guarin aveva i crampi, ma non ho potuto sostituirli. Alla fine ha risolto Ranocchia ed è stata una grande vittoria che testimonia la forza del nostro gruppo». Cassano ha un problema all'adduttore sinistro e non dovrebbe essere disponibile per la trasferta di Roma, proprio come Milito che, come ha ricordato Stramaccioni, tornerà in campo solo quando sarà al cento per cento.

2 - BECKHAM SI PROPONE, ALLEGRI DICE DI NO
Monica Colombo per il "Corriere della Sera"

Stavolta l'operazione nostalgia non andrà in porto. David Beckham, scaduto il contratto con i Los Angeles Galaxy, indeciso sulla strada da intraprendere in questo finale di carriera, ha sondato il terreno con il Milan per verificare la disponibilità per un clamoroso ritorno. Ha chiamato Adriano Galliani con il quale ha mantenuto ottimi rapporti dopo le due parentesi vissute a Milanello nel 2009 e nel 2010. «Mi riprendete?» ha chiesto con garbo il campione inglese trentasettenne all'a.d. rossonero.

Che ha ponderato con grande attenzione la candidatura del centrocampista che nelle due precedenti esperienze si era distinto per la professionalità e l'educazione (oltre che per le doti tecniche indubbie). I contatti si sono ripetuti e anche Silvio Berlusconi ha esaminato la questione mostrando interesse per il re-inserimento nello spogliatoio di un elemento di carisma e personalità, in grado di riportare entusiasmo allo stadio e interesse attorno a una squadra priva di punti di riferimento.

Perché dunque si è bloccato tutto? Massimiliano Allegri ha opposto un niet deciso, mostrandosi fermo nell'intenzione di proseguire nella politica di ringiovanimento della rosa. Senza fare eccezioni e senza forse creare precedenti. Così dopo i primi abboccamenti fra la star inglese e la dirigenza rossonera la trattativa si è arenata.

Così il mercato del Milan resta in sospeso: la rosa è di 31 elementi e senza la disponibilità di certe riserve a lasciare Milanello (Traoré, Flamini, Mesbah), le operazioni in entrata stenteranno a decollare (i primi a partire saranno Carmona, Valoti e Strasser). Ecco perché solo un'eventuale cessione di Abate allo Zenit può muovere le acque. Ma Allegri evidentemente è soddisfatto così.

 

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