SIATE VIGILI PERCHÉ ORA VI CACCIANO - SONO 44 I VIGILI URBANI DI ROMA A RISCHIO LICENZIAMENTO PER LE ASSENZE DI MASSA DEL 31 DICEMBRE - I CONTROLLI SUGLI ASSENTEISTI PASSERANNO DALLE ASL ALL’INPS, CON COSTI DIMEZZATI

1. VIGILI ASSENTI, SCATTA L’ISPEZIONE IN 44 A RISCHIO LICENZIAMENTO

Alessandro Capponi per “corriere.it

 

POLIZIA MUNICIPALE ROMA  POLIZIA MUNICIPALE ROMA

Domenica 4 gennaio ancora caos in centro: i vigili, che non fanno gli straordinari, lasciano sguarnito dal Colosseo al Pantheon, dalla stazione Termini a Trastevere; in servizio metà delle pattuglie previste (4 su 7). E così oggi avranno da lavorare gli ispettori del ministero in Campidoglio: anche «l’indagine» interna al Corpo entra nel vivo, perché all’esame del Campidoglio ci sono sì i certificati medici e le motivazioni fornite dai 767 vigili urbani assenti nella notte del 31 dicembre ma anche e soprattutto le 72 ore che hanno preceduto l’«epidemia».

 

I 44 casi più gravi

L’obiettivo è individuare l’eventuale «regia» della «protesta». Naturalmente le posizioni di quanti si ritrovano senza certificato medico (44 quelle ritenute più gravi) sono sotto la lente, ma non solamente quelle: non a caso, ieri, nella polemica (anche politica) che si scatena sulle cifre, il vicesindaco Luigi Nieri diffonde una nota nella quale non solo si ribadiscono i numeri già diffusi ma anche che il «dato medio delle assenze per malattia registrato in questo periodo dell’anno si aggira intorno al 6-7% e dunque si discosta in maniera macroscopica da quello del 75% di quest’anno».

 

ROMA - POLIZIA MUNICIPALEROMA - POLIZIA MUNICIPALE

Significa che una parte dei 44 vigili rischia sanzioni (fino al licenziamento) ma la stragrande maggioranza degli agenti potrebbe incorrere nella scure del Garante degli scioperi, che non per caso ripete che per lo «sciopero selvaggio» le «sanzioni previste vanno da tremila a centomila euro».

 

Multe per i vigili, dunque. Ma non solo. Il Campidoglio fa sapere che «le risultanze dell’indagine verranno inviate al ministero della pubblica Amministrazione e all’Autorità garante per gli scioperi» e naturalmente, in caso si riscontrassero ipotesi di reato, alla Procura della Repubblica.

 

Critiche al Campidoglio

Le accuse al Comune, intanto, arrivano dall’opposizione ma anche da Sel: «Dai numeri evidenziati inizialmente quando si è parlato di 800 persone ora si sia arrivati a 44. Numeri che cambiano il quadro e le valutazioni politiche. Bisogna che il governo cittadino faccia pace con la sua città. Basta “caccia alle streghe”. E il governo nazionale non speculi».

 

marino renzi  foto mezzelani gmt325marino renzi foto mezzelani gmt325

Il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace: «Sui vigili stiamo parlando di una cosa che è stata montata mediaticamente. È stata imposta loro una spending review tipo macelleria sociale». Accuse che arrivano a Marino anche dalla Cgil di Claudio Di Berardino: «Anziché promuovere momenti di confronto il sindaco minaccia licenziamenti».

 

La guerra delle cifre

Allo scontro sulle cifre risponde Nieri: «Il 31 dicembre doveva essere coperto da 905 agenti. L’85% di questi 905 è risultato assente da lavoro, 767 . Di questi, il 75% risultava assente per malattia, ovvero 571 persone; il 10%, 81 persone, hanno usufruito della legge 104; l’8% per donazione sangue, 63 agenti.

 

Gli altri con la legge 53 e l’articolo 19». Questo per ribadire che «l’intenzione dell’amministrazione è solo quella di fare chiarezza su numeri che sono apparsi macroscopicamente inattesi e discostanti rispetto alle medie». E l’ipotesi del Campidoglio è chiara: se non c’è stata un’epidemia, perché a centinaia si sono assentati? E allora chi, eventualmente, ha organizzato la protesta?

 

2. CONTROLLI SUGLI ASSENTEISTI, L’INPS È PRONTA

Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera

 

Il governo chiama, l’Inps risponde. Sui certificati di malattia, dopo il caso dell’assenteismo dei vigili di Roma e Napoli a Capodanno, l’Istituto di previdenza è pronto a fare la sua parte, ad un prezzo inferiore rispetto al sistema sanitario: «Le Asl — spiegano dall’Inps — hanno a bilancio 70 milioni l’anno per i controlli nell’ambito del pubblico impiego, noi siamo pronti a farlo alla metà».

 

Le verifiche sulle assenze per malattia avverrebbero «grazie a «un sistema di data mining (un processo di estrazione, tramite algoritmi, di informazioni da grandi banche dati, ndr ) e all’archivio dei certificati online di cui l’Istituto ha la gestione». 

Francesco Storace Francesco Storace


Il progetto al quale si sta lavorando parte da quanto riferito dal sottosegretario alla Funzione pubblica Angelo Rughetti ad aprile scorso, in un’audizione alla commissione Affari sociali alla Camera. Tra i punti toccati, la rivisitazione dell’attuale disciplina normativa «che prevede la visita fiscale fin dal primo giorno di assenza», per ottenere dei vantaggi in termini di costi, efficacia e per omogeneizzare le norme tra dipendenti privati e pubblici. 
 

L’idea di fondo è attribuire ad un solo soggetto, l’Inps, il controllo fiscale, sia per il privato (come l’Istituto di previdenza già fa) sia per il pubblico. Secondo il pensiero di Rughetti, «i costi devono essere a carico dell’amministrazione che richiede la verifica». Dell’idea ne hanno parlato direttamente Matteo Renzi col presidente dell’Inps Tito Boeri, nell’incontro alla caserma degli alpini di Courmayeur.

 

INPSINPS

Renzi, nella lettera sul sito del Pd, affronta anche il tema del pubblico impiego: «Il Parlamento — scrive — dovrà licenziare la legge delega sulla Pubblica amministrazione. Meno sprechi, tempi certi delle risposte da parte del pubblico, grande investimento nel digitale, semplificazione e efficienza. Perché i tanti bravissimi funzionari pubblici che lavorano con onore hanno il diritto di non essere infangati da furbetti e furbastri». 
 

Ma il fronte coi vigili, nella Capitale, rimane caldissimo. Il comando di piazza della Consolazione ha preso contatto col ministro Madia e da lunedì arriveranno gli ispettori del ministero. Mentre i sindacati, oltre allo sciopero e a nuove proteste (a rischio il 6 gennaio e il derby dell’11), sono pronti ad adire alle vie legali, per «difendere il nome della Polizia locale da calunnie e danni d’immagine.

ASL UFFICIOASL UFFICIO

 

Da 800 lavativi ad appena 44 casi, la verità viene a galla»? Seconda questione: «Chi — dice Gabriele Di Bella, della Fiadel — ha stabilito che per Capodanno servivano 1.000 vigili, mentre in passato ce n’erano circa 600?». La Cgil aggiunge: «Basta col clima da caccia alle streghe», dice Natale Di Cola. Il sindaco Marino, da Boston, insiste sulla linea dura: «Sanzioni severe per gli agenti ingiustificati, anche licenziamenti. È stata tradita la città». 

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?