may rogo di londra

MAI DIRE MAY – ACCUSE AL GOVERNO PER I MORTI DEL ROGO DI LONDRA,  IL NUOVO CAPO STAFF DELLA PREMIER ERA MINISTRO DELL' EDILIZIA: "CONOSCEVA IL PERICOLO E NON HA FATTO NIENTE" - NEL GRATTACIELO VIVEVANO 600 PERSONE: UN CENTINAIO LE VITTIME

Enrico Franceschini per la Repubblica

ROGO LONDRAROGO LONDRA

 

Theresa May ordina una "public inquiry" sull' incendio del grattacielo: un' inchiesta pubblica dotata di ampi poteri per individuare responsabilità, suggerire riforme e chiedere punizioni, mentre il bilancio ufficiale sale a 17 morti e si prevede che alla fine le vittime saranno più di 100.

 

Ma il primo posto in cui l' inchiesta potrebbe indagare è proprio la "casa" del primo ministro britannico, il 10 di Downing Street: perché Gavin Barwell, suo capo dello staff, nominato da meno di una settimana come sostituto dei due capi di gabinetto soprannominati "Rasputin" che hanno dato le dimissioni per il fallimentare risultato delle elezioni, era fino al giorno del voto il ministro dell' Edilizia.

 

MAYMAY

«Conosceva il pericolo e non ha fatto niente», accusa il Daily Telegraph. Non fece pubblicare un rapporto su inadempienze delle misure anti incendio negli alloggi popolari, commissionato dopo la morte di sei persone in un' altra sciagura nel 2009, scrive il Times: apparentemente era più interessato a tagliare il budget dello stato.

 

Come per i recenti attentati di Manchester e Londra, dopo i quali la leader conservatrice è stata accusata di avere indebolito l' intelligence anti-terrorismo riducendo di 20 mila agenti le forze di polizia, così la scure dell' austerità del governo Tories viene sospettata di avere parte delle colpe per il tragico rogo della Grenfell Tower.

GAVIN BARWELLGAVIN BARWELL

 

Ci sono anche altri potenziali imputati, a cominciare dalla Kensington and Chelsea Tenant Management Organization (Kctmo), la società che gestiva la torre andata a fuoco e decine di altri palazzi simili nella capitale: si è scoperto che i suoi quattro manager hanno ciascuno un salario più alto del premier, oltre 150 mila sterline (180 mila euro) l' anno. Dato che, alla luce dell' orrenda pira di Notting Hill, probabilmente provocata da materiali illegali e allarmi mancati, suona ancora più ingiusto, assurdo, offensivo.

 

"Corporate murder", omicidio aziendale, grida la gente tenuta ancora a distanza dal grattacielo, completamente bruciato ma infine spento. Bastano i titoli dei giornali a trasmettere l' umore popolare: "Disastro in 15 minuti" ( Times), "Trappola mortale" ( Mirror), "Dicevano che era sicuro" ( Sun), "Avvertimenti ignorati" ( Guardian), "Una tragedia che si poteva evitare" ( Independent). Nel grattacielo vivevano 500-600 persone, il conto finale potrebbe essere anche di 200 morti. «Forse non sapremo mai quanta gente è scomparsa fra le fiamme», si lascia scappar detto un pompiere. Serviranno esami del Dna e radiografie dei denti per tentare di identificare quello che è rimasto dei corpi carbonizzati. E in qualche caso è possibile che non sia rimasto niente.

 

incendio alla grenfell tower di londraincendio alla grenfell tower di londra

C' è una tale rabbia attorno allo scheletro della torre che la polizia ha dovuto arrestare un uomo che minacciava il sindaco Sadiq Khan venuto a visitarla. E sulla Tribute Wall, il muro dei messaggi accanto alla Latimer Church, qualcuno non si arrende: «Non so perché non rispondi, ma non smetterò di cercarti ».

incendio alla grenfell tower di londra 4incendio alla grenfell tower di londra 4londra grattacielo in fiamme  3londra grattacielo in fiamme 3gloria trevisan e marco gottardigloria trevisan e marco gottardiLONDRA ROGOLONDRA ROGOLONDRA ROGOLONDRA ROGOLONDRA ROGOLONDRA ROGOincendio alla grenfell tower di londra incendio alla grenfell tower di londra

 

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