
ACHTUNG, LE SVASTICHELLE AVANZANO ANCHE NELLA GERMANIA OVEST – NELLE ELEZIONI COMUNALI NEL NORDRENO-WESTFALIA LA CDU DEL CANCELLIERE MERZ REGGE, CONQUISTANDO IL 34% DEI VOTI, MA AFD FA IL BOOM E TRIPLICA I CONSENSI RISPETTO A CINQUE ANNI FA, ARRIVANDO AL 16%. A DIMOSTRAZIONE CHE L'ULTRADESTRA HA CONQUISTATO CONSENSI NON SOLO NELL'EST DEL PAESE – CROLLA L’SPD, CHE SI FERMA AL 22,5%, IL PEGGIOR RISULTATO DEL DOPOGUERRA – IL PRIMO TEST ELETTORALE È ANDATO MALE PER MERZ: AVEVA PROMESSO DI "DIMEZZARE" AFD...
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per "la Repubblica”
alice weidel elezioni in germania foto lapresse
Il sorriso sulla faccia da eterno ragazzo di Hendrik Wuest è teso. La sua Cdu ha retto. E il 34% in Nordreno-Westfalia è anche merito suo, del popolare governatore ‘merkeliano'. Ma il principale esponente della sinistra cristianodemocratica lo ammette subito: «Non possiamo più dormire tranquilli».
Il vero trionfatore di queste elezioni comunali nel land più popoloso, nel motore del Made in Germany, è l'Afd. Il primo test elettorale del governo Merz è andato male, per il cancelliere che aveva promesso di "dimezzare" l'ultradestra.
FRIEDRICH MERZ - ALICE WEIDEL - FOTO LAPRESSE
Tino Chrupalla, leader dell'Afd, esulta: «Siamo una Volkspartei», un partito radicato in tutti gli strati della popolazione. Che sta infettando anche l'Ovest.
Rispetto a cinque anni fa, l'Afd ha triplicato i voti: ora supera il 16%. Già alle elezioni federali era emerso che l'ultradestra fosse diventato il primo partito tra i lavoratori tedeschi. Aveva scippato ai socialdemocratici lo scettro di "partito operaio". Adesso il travaso dalla Spd all'Afd è confermato anche nella regione più industrializzata della Germania.
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ALICE WEIDEL TINO CHRUPALLA - AFD
I socialdemocratici hanno sempre incassato l'en plein nelle fabbriche della Ruhr. Ma ieri la forza politica che da un secolo e mezzo ha avuto - con la significativa eccezione degli anni del nazismo - nelle acciaierie e nelle miniere di carbone la sua più incrollabile roccaforte, è precipitata al 22,5%.
È il peggior risultato del dopoguerra. Una catastrofe, per il partito che per decenni ha anche guidato la regione "operaia". E fa il paio con il tracollo del partner di governo di Wuest, i Verdi, che crollano di quasi nove punti all'11,7%.
Il successo in Nordreno-Westfalia è la conferma che il flagello blu - il colore dell'Afd - ha contagiato ormai anche l'ovest, che non è più soltanto un fenomeno delle vecchie regioni della Germania comunista. Ieri nel land di Duesseldorf è andato a votare un tedesco su quattro, quasi quattordici milioni di elettori su sessanta.
Qualche giorno fa, Wuest era ancora a Friedensdorf, una straordinaria iniziativa, un ospedale dove si curano bambini afgani o africani da malattie incurabili, ed era lì a sottolineare la differenza tra la sua linea politica moderata e la perenne caccia ai migranti dell'Afd.
Ma da lì, il governatore si è concesso un analisi implacabile del declino degli eterni rivali della Spd: «Ha avuto per decenni profonde radici nella Ruhr, era un faro per i cittadini di lì. Ora l'enorme crollo di fiducia nella Spd in quelle aree è il motivo essenziale del successo dell'Afd».
[...] a Dortmund, alla rabbia per il degrado urbano si aggiunge quella per un partito che si è occupato troppo di rimpolpare il reddito di cittadinanza e troppo poco degli interessi dei lavoratori. Come ha detto alla Zeit un leader regionale della Cdu, Paul Zemiak, «la linea del conflitto non è tra tedeschi e stranieri ma tra chi lavora e paga i contributi e chi sfrutta il sistema sociale». E' lì che corre la frontiera della rabbia, tra i vecchi compagni.