NAPOLI COME KABUL? PEGGIO! - ADDIO TATUAGGI: IL DISTINTIVO DEI “GIRATI” DI SECONDIGLIANO, CHE HANNO ACCESO LA NUOVA FAIDA, SONO I BAFFETTI ALLA CLARK GABLE - LE NUOVE LEVE FANNO PACE CON I VECCHI NEMICI (I DI LAURO) E SCATENANO LA CACCIA ALLO SCISSIONISTA - SPUNTANO VOLANTINI CON GLI “ORARI CONSIGLIATI” PER BUTTARE LA SPAZZATURA E FARE LA SPESA SENZA RISCHIARE DI BECCARSI UNA PALLOTTOLA PER SBAGLIO…

Enzo Ciaccio per Lettera 43

A Shanghai un pizzaiolo di Napoli offre la specialità 'Secondigliano', una margherita con fiordilatte e pomodoro servita ai tavoli insieme con una mega-bottiglia di champagne stile finto-malavitoso, spettacolare e costosa. Dicono che stia andando a ruba. E che qualcuno intenda riproporla in alcuni rioni di Napoli, champagne compreso.

BAFFI PERICOLOSI. Ma le mode non riguardano solo le specialità culinarie. Sasà, 20 anni, studente di Veterinaria di Secondigliano, per esempio, è stato costretto a togliersi i baffetti in fretta e furia per il timore di essere scambiato per uno dei guaglioni «girati», cioè i giovani rampanti di camorra che hanno litigato con i cosiddetti scissionisti e stanno per allearsi con l'ex nemico Marco Di Lauro, figlio latitante di Ciruzzo ‘o milionario, il boss della droga a Scampia. I baffetti ben curati alla Clark Gable, che i giovanotti «girati» hanno adottato come segno sottile ma ben visibile di appartenenza alla banda, sono identici a quelli che da anni portava l'ignaro Sasà, il quale impaurito ha preferito rinunciarvi.

IL CAMORRA STYLE. Lo chiamano Camorra style e, come tutte le mode, si sta evolvendo. Se fino a ieri i guaglioni impazzivano per i vistosi tatuaggi su braccia e gambe, le moto potenti, i jeans firmati, le sopracciglia depilate, l'ultimo gorgheggio dell'amato neomelodico, oggi, in piena guerra tra vecchie e nuove bande, fanno tendenza i baffetti alla Clark Gable lungo i viali di Scampia, don Guanella, Secondigliano, Vanella Grassi.
In queste zone, dopo l'omicidio di Gaetano Marino, il boss scissionista ammazzato il 23 agosto sulla spiaggia di Terracina, anche un paio di baffi dalla forma sbagliata fanno paura.

ARIA DA CACCIA ALL'UOMO. Da giorni si respira un clima da caccia all'uomo che sta cambiando la routine quotidiana. «Si vive asserragliati», raccontano a Lettera43.it gli abitanti, «in attesa della guerra d'autunno». «I soliti brutti ceffi», aggiungono, «sono scomparsi dai bar e dai circoli ricreativi: hanno paura delle nuove leve, che li cercano per farli fuori».

Sono già 10 i morti ammazzati in zona dall'inizio dell'anno, ma per gli inquirenti il peggio deve ancora accadere. Si respira un clima di guerra che terrorizza e imprigiona: al tramonto, il coprifuoco scatta spontaneo fra i negozianti e i residenti che intuiscono quando è il caso di ritirarsi per lasciar via libera alle ronde che girano in moto e senza casco, con le mitragliette a portata di mano.

IL VADEMECUM PER I CONDOMINI. Nell'androne di qualche edificio, in zona Case Celesti (contesa piazza di spaccio) e al rione dei Fiori (regno del clan Di Lauro) è comparso un volantino: è un vademecum destinato ai condomini. C'è scritto quali sono le fasce orarie consigliate per depositare il sacchetto con l'immondizia e quelle più adatte per uscire a far la spesa o per qualche commissione urgente.

Chi lo ha scritto? Leggi e zitto. Il consiglio è di uscire poco, anzi mai, fuori dell'orario «comandato». Chi vuol capire, capisce. E si adegua. Per i più anziani, c'è un occhio di riguardo. «Se hanno bisogno di aiuto», recita il volantino, «chiamateci che veniamo».
Eppure, in qualche parrocchia assicurano che nel quartiere «tutto è normale». La storia della faida? «Se la inventano i cronisti», sussurra qualcuno serafico.

CERIMONIE RINVIATE. Sul registro dei matrimoni, però, non mancano le nozze rinviate e i battesimi spostati a data da destinarsi. Coincidenze? Forse. Ma qui tutti sanno che - con la guerra in atto - è meglio evitare banchetti, ricevimenti, feste. Per i funerali, è impossibile soprassedere. Però, ai congiunti si può imporre «cerimonia lampo e corteo assai breve».

«VOGLIO MORIRE SPARATO IN FACCIA». Si spara. E ancora si sparerà, a Scampia e dintorni. Ha scritto un bambino, in un tema di scuola media: «Voglio morire sparato in faccia, come i miei idoli scissionisti». «La cosa assurda», dice un'insegnante a Lettera43.it, «è che tutti aspettano rassegnati i nuovi morti ammazzati, come di fronte a un terremoto o a una ineluttabile calamità naturale».

In attesa dei proiettili, i camorristi braccati stanno svendendo alle concessionarie fidate le automobili e le moto da super-boss. I «girati», le nuove leve ubriache di cocaina, conoscono a memoria i numeri di targa delle vetture nemiche. E hanno l'ordine di sparare a vista.

Perciò, oggi una Enduro, una Bmw o un maxi-scooter con targa conosciuta si possono acquistare per pochi euro. Come i Suv e le Smart dai colori sgargianti che il camorrista regalava alla moglie negli anni d'oro per fare status symbol. Ma non se li sta comprando nessuno: è troppo pericoloso.

STRATEGIE DI COMUNICAZIONE SUPERATE. La nuova guerra stravolge gerarchie e impone rinunce: appartengono alla preistoria i messaggi criptati di Tele-Miracoli ai carcerati, è superato l'uso dei neomelodici come strumento di comunicazione fuorilegge. Restano solo le vedette appiedate nelle strade dello spaccio. Ma a garantire davvero ordine e sicurezza provvedono le ronde di giovanotti armati fino ai denti che girano 24 ore al giorno su grosse motociclette: sono squadre in movimento, autonomi, agili, inafferrabili.

Altre ronde, dotate di mitragliette e armi pesanti, operano lungo la circonvallazione esterna (detta «il sentiero di Ho Chi Mihn»), l'immensa tangenziale che lambisce Scampia e si spinge fino ai comuni a nord di Napoli, con il compito di rintuzzare eventuali attacchi dai clan della provincia più arrabbiata.

SCONTRO GENERAZIONALE. Racconta un uomo che chiamano 'o Borderlàin e abita in zona Case Celesti: «Ora è tempo di kalashnikov, mitra, bombe a mano: sono inaccettabili le volgarità e i tatuaggi cafoni con la scritta 'scission' in caratteri gotici dei camorristi vecchia maniera».

«La vecchia leadership», spiega, «è costituita da signorotti imborghesiti, desiderosi di investire i capitali negli affari leciti e stufi di sparare su ordinazione. Il futuro criminale è costituito dai 'girati'. Le nuove leve, ragazzi cocainomani fin da bambini, spietati, assetati di sangue e coi baffetti alla Clark Gable: è l'esercito ideale, per chi vuole stravincere a suon di stragi».

 

 

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