ADORNATO CON UNA DENUNCIA PER TRUFFA AGGRAVATA…

Stefano Feltri e Valeria Pacelli per Il Fatto Quotidiano

Ferdinando Adornato è nei guai. Il giornalista-politico è riuscito a entrare per un soffio alla Camera, eletto con Udc e gruppo parlamentare di Scelta Civica di Mario Monti che ieri lo ha fatto eleggere segretario d'aula, con il sostegno del Pd. Peccato che Adornato non abbia quei rapporti sereni con la giustizia che Monti aveva fissato come pre-requisito.

Secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, Adornato è indagato dalla Procura di Roma per truffa aggravata per i conti di Liberal, il quotidiano che proprio oggi cessa le pubblicazioni anche nella sua versione on line. "Non ho niente da dire, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e non ho alcun legame con Liberal", dice al Fatto Adornato.

Ma non è vero: la testata del sito web recita "cronache di Liberal di Ferdinando Adornato" e il deputato di Polistena risulta anche amministratore unico della Servizi Multimediali Piccola Società Cooperativa, che è azionista con il 51,17 per cento delle Edizioni de l'Indipendente, l'editore di Liberal. Da oltre un anno ci sono accertamenti sulla correttezza dei bilanci delle Edizioni de L'Indipendente, il nucleo della Guardia di Finanza che risponde alla Presidenza del Consiglio ha verificato i numeri su costi e tirature che contribuiscono a determinare l'entità del contributo pubblico che Liberal riceveva in quanto organo di partito (è vicino all'Udc).

Già nel 2012 erano emerse irregolarità , ma il Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio, guidato da Ferruccio Sepe, ha dovuto comunque erogare il finanziamento da 1,6 milioni di euro perché gli accertamenti non erano stati completati.

L'erogazione però è "salvo ripetizioni": se emerge che Adornato non aveva titolo di ricevere quei soldi, li dovrà dare indietro. Difficilmente le Edizioni de L'Indipendente non riusciranno ad avere alcun contributo per il 2012, visto che ora Adornato è pure indagato per truffa. Infatti da oggi Liberal muore e da aprile la società andrà in liquidazione.

Ma nella trattativa con i 15 dipendenti l'azienda sta legando il pagamento di alcune voci, come l'indennità sostitutiva del preavviso non lavorato (comunque ridotta del 50 per cento) "al ricevimento da parte della società degli importi spettanti - anno 2012 - da parte della presidenza del Consiglio dei ministri". Soldi che forse non arriveranno mai.

Le uniche risorse su cui Adornato potrebbe forse contare sono quelli della vendita della testata, si parla di un interesse di Piero Sansonetti, che però è fuori dal perimetro della società, nella controllata Spazio (di cui presidente è sempre Adornato) che ha in bilancio la testata all'ottimistico valore di cinque milioni di euro. In caso di vendita, i soldi rimarranno in Spazio, e non andranno all'Indipendente, che però ha in carico i giornalisti prossimi al licenziamento.

Adornato ha un secondo problema. Nell'ambito degli accertamenti sui conti di Liberal, la Finanza ha segnalato all'Agcom, l'autorità che vigila sulle comunicazioni, il caso di Risk. Si tratta di una rivista che si occupa di geopolitica e difesa, legata agli ambienti militari e di Finmeccanica (nel comitato scientifico figura ancora l'ex presidente arrestato Giuseppe Orsi, oltre al vicepresidente Guido Venturoni).

Il direttore è Michele Nones, un ex consulente del ministero della Difesa esperto di armi: nel 2008 ha pubblicato un'entusiastica analisi del programma F-35. Anche Risk prende un modesto contributo statale, circa 163 mila euro nel 2011.

Ma la legge vieta a uno stesso soggetto di ricevere contributi tramite due società diverse, norma di cui hanno fatto le spese altri editori come Giuseppe Ciarrapico e la famiglia Angelucci (per Libero e il Riformista). L'Agcom sta chiudendo un'istruttoria per dimostrare che dietro Risk c'è sempre Adornato: la rivista militare e il quotidiano politico hanno sede nello stesso palazzo romano, Adornato è il primo nome del comitato scientifico di Risk e tra il 2002 e il 2004 è stato presidente di Filadelfia, la cooperativa giornalistica che edita la rivista.

Le due redazioni, a un piano di distanza, sono collegate da una scala a chiocciola interna e ci sono casi di redattori che lavorano per entrambe le testate. "Non ho alcun legame con Risk come non ho legami con Liberal", ribadisce dopo un attimo di esitazione Adornato al Fatto. L'Agcom pare pensarla diversamente e, alla fine dell'istruttoria, potrebbe decidere di bloccare i contributi per Risk, come per Liberal, e imporre la restituzione del pregresso.

La legge non vieta gli incroci proprietari, ma solo il doppio finanziamento: bisogna scegliere quale ricevere. La cosa inspiegabile è che per incassare poche decine di migliaia di euro tramite Risk Adornato e le Edizioni de L'Indipendente hanno messo a rischio diversi milioni di euro (e potrebbero subire anche conseguenze penali). I benefici di Risk forse derivano soprattutto dal tenere rapporti con mondi influenti come quelli dell'esercito e di Finmeccanica. Ma il conto rischia di essere salato.

 

Ferdinando Adornato FERDINANDO ADORNATO FERDINANDO ADORNATO FERDINANDO ADORNATO E MOGLIE - copyright Pizzi lbl02 ferdinando adornatoCASINI MONTI monti casini

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