joe biden

AFRO-AMERICANI IN RITIRATA E ARABI INCAZZATI: JOE BIDEN PERDE CONSENSI NEL SUO ELETTORATO “STORICO” – IL PRESIDENTE USA STRAVINCE LE PRIMARIE IN SOUTH CAROLINA, CON IL 96% DEI VOTI, MA IL GRADIMENTO TRA I NERI E MUSULMANI È IN CALO – NELLO STATO CHE NEL 2020 GLI DETTE LO SLANCIO PER LA CANDIDATURA, L’AFFLUENZA È IN CALO: HANNO VOTATO SOLTANTO 131MILA ELETTORI, QUATTRO ANNI FA ERANO STATI PIÙ DI MEZZO MILIONE. "SLEEPY JOE" PUNTA TUTTO SULLA CONTRAPPOSIZIONE A TRUMP, E L'ALLARME SULLA "DEMOCRAZIA IN PERICOLO"

1. IL RISVEGLIO DI BIDEN

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

joe biden south carolina.

[…]  Biden chiude una settimana vorticosa fra i raid contro Houthi e milizie filoiraniane e la corsa alla riconferma alla Casa Bianca. E lancia messaggi forti ai rivali in patria e fuori. Così a Trump ricorda che «lo batterò, diventare nuovamente un perdente, bisogna fermare le voci estremiste e pericolose guidare da lui».  E agli iraniani sponsor delle milizie responsabili di decine di attacchi a installazioni e interessi Usa nel Golfo dice: «L'attacco è solo l'inizio».

 

Sabato, gli elettori della South Carolina gli hanno consegnato la vittoria delle primarie democratiche. Venerdì invece le bombe americane si sono abbattute su 7 luoghi fra Siria e Iran […]; e ancora l'altra notte il violento raid contro le postazioni degli Houthi, il più ampio dall'11 gennaio. Mercoledì Biden aveva detto che i piani per la risposta Usa all'uccisione di tre soldati dislocati alla Tower 22 in Giordania, erano pronti.

JOE BIDEN IN SOUTH CAROLINA

 

Al Pentagono hanno atteso una finestra di bel tempo per condurre al meglio i raid che hanno visto impiegati due B-1 decollati dal Texas, sfoggio di potenza e segnale diretto agli ayatollah. «Ci saranno altri attacchi contro milizie vicino all'Iran», ha detto Jake Sullivan consigliere per la Sicurezza nazionale Usa alla Nbc.

 

Washington non vuole un'escalation in Medio Oriente. La linea è ribadire pubblicamente che «non cerchiamo un conflitto con l'Iran», spiega John Kirby del Consiglio per la Sicurezza nazionale, ma nemmeno far passare il messaggio di «debolezza» americana […]. Resta un puzzle in Medio Oriente però complesso. […]

sostenitori di biden in south carolina

 

Dalle primarie della South Carolina è arrivata la buona notizia che la campagna elettorale stava attendendo. Ovvero un'affermazione netta nei numeri, da spazzare via propositi di ribellione interna e confermare che la base del Partito democratico sta dalla parte del presidente. Biden ha conquistato il 96,2% dei consensi lasciando le briciole al deputato Dean Phillips e alla scrittrice Marianne Williamson, e incassato tutti i delegati statali. Ora la corsa verso la conferma della nomination […] è ufficialmente scattata.

 

joe biden south carolina.

Dopo le primarie farsa del New Hampshire, contare i voti e l'affluenza nello Stato del Sud che nel 2020 lanciò Biden alla conquista della nomination, era il miglior termometro per misurare la popolarità presso l'elettorato […] di un presidente che a livello generale fatica a schiodarsi dal 40% di approvazione.

 

Un livello insolitamente basso per un inquilino della Casa Bianca in cerca di conferma. Sotto questo aspetto i numeri confermano la forza di Biden, anche se il test della South Carolina lascia anche qualche ombra. Intanto l'affluenza: hanno votato 120 mila persone, nel 2020 furono 539 mila e allora Biden prese il 49% in un lotto di partecipanti assai ampio.

joe biden donald trump amiconi secondo l'intelligenza artificiale

 

Quello che però gli ambienti interni alla campagna elettorale fanno notare è che Biden ha trionfato fra gli afroamericani. Quattro anni fa furono loro a spingerlo al trionfo e poi alla nomination; la sua popolarità presso i neri è in calo. Un sondaggio condotto a novembre […] ha evidenziato che nei sei Stati chiave il 71% dei neri sostiene Biden, ma che nel 2020 per il democratico si schierò il 91% dell'elettorato afroamericano.

 

2. SOUTH CAROLINA, BIDEN SENZA RIVALI MA ARRETRA NEL VOTO AFROAMERICANO

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

«Non sono molto contento dell’Amministrazione, ma che cosa posso fare? È una scelta tra il minore dei mali», dice un elettore afroamericano che incontriamo all’uscita di un seggio a Columbia, la capitale della South Carolina. Qui si sono tenute sabato le prime primarie democratiche del 2024.

joe biden south carolina

 

E questo pensionato, col suo voto, ha scelto Joe Biden come candidato del partito alla Casa Bianca, come ha fatto il 96,2% degli elettori dello Stato, ma era preoccupato per la mancanza di una gestione sensata dell’immigrazione, un tema che, insieme al costo del cibo e della benzina e alla paura di una nuova guerra, abbiamo visto apparire tra le preoccupazioni prevalenti non solo nei caucus repubblicani del gelido Iowa oppure tra 1.500 manifestanti trumpiani ribattezzati «l’esercito di Dio» calati ieri sul Texas al confine col Messico, ma anche tra gli elettori democratici qui nel Sud.

 

Biden ha voluto iniziare le primarie in South Carolina, dove l’elettorato afroamericano risollevò la sua nomination nel 2020 dopo le sconfitte in Iowa, New Hampshire, Nevada, e per riflettere la «diversità» del partito. Il 26% degli abitanti dello Stato sono neri. E quello di ieri è un risultato trionfale, per quanto atteso.

 

Ma James Clyburn, deputato della South Carolina il cui endorsement aiutò Biden a vincere la nomination nel 2020, a gennaio ha riferito al presidente di essere «molto preoccupato» per il voto afroamericano, spiegando che i risultati ottenuti dall’amministrazione non sono spesso percepiti. E questo non solo in South Carolina (che a novembre voterà repubblicano), ma negli Stati in bilico, come Georgia, Pennsylvania e Michigan dove il voto nero fu decisivo per battere Trump nel 2020.

joe biden south carolina.

 

Nei sondaggi l’appoggio per Biden è calato, e soprattutto tra gli uomini afroamericani (al 42% per un sondaggio Ap ). […]

 

L’affluenza (131mila elettori) è stata bassa, un quarto rispetto alle primarie democratiche del 2020, anche se ovviamente quelle erano competitive, con 12 candidati, mentre ieri i due rivali di Biden — l’ex deputato del Minnesota Dean Phillips e l’autrice di manuali di spiritualità Marianne Williamson — non avevano chance.

 

I democratici avevano smussato le aspettative, ma lo stesso Clyburn aveva detto di sperare in 150-200mila elettori con una vittoria del 70%. Il paragone è complicato dal fatto che l’ultima volta che un presidente in carica si è ricandidato — Obama — non aveva sfidanti e non si tennero primarie. La campagna di Biden si dice soddisfatta, fa il paragone con la bassa affluenza (110mila) nei caucus in Iowa, dove ha trionfato Trump.

 

LA VITTORIA DI JOE BIDEN IN CAROLINA DEL SUD

[…] Biden […] dovrà assicurarsi di poter rimettere insieme la coalizione arcobaleno: che rischia di perdere pezzi anche a causa dell’opposizione dell’elettorato arabo-americano e dei giovani alla sua gestione della guerra Israele-Hamas « È un voto soprattutto contro Trump», ci hanno detto in South Carolina diversi elettori. E il presidente punta su questo […]

JOE BIDEN IN SOUTH CAROLINAdonald trump vs joe biden immagine creata con midjourney 3sostenitori di biden in south carolina

 

supporter di biden in carolina del sud

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…