DAVANTI AGLI ULTRÀ, FATE GLI AGNELLI - IL PRESIDENTE DELLA JUVENTUS INVECE DI PRENDERE A CALCI IN CULO I DECEREBRATI CHE HANNO ESPOSTO LO STRISCIONE SULL’INCIDENTE DI SUPERGA, FA IL VAGO (“LE TRAGEDIE NON HANNO NESSUNA FEDE”) - IL GIUDICE SPORTIVO DÀ UN BUFFETTO AI BIANCONERI CON UNA MULTA - FORZA DIGOS: LA POLIZIA A LAVORO PER BECCARE GLI AUTORI DELLO STRISCIONE INCRIMINATO…

1 - STRISCIONE SU SUPERGA AL VAGLIO DEL GIUDICE IN ARRIVO UNA MULTA...
Guglielmo Buccheri per "la Stampa"

È un episodio molto grave...». Dal Viminale arriva una ferma condanna per lo striscione della vergogna su Superga esposto la notte del derby in curva Sud allo Juventus Stadium. Gli uomini della Digos sono già al lavoro per individuare chi avesse fra le mani la lunga scritta («Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto»): all'esame le riprese e le foto della parte di curva nel mirino per trovare i colpevoli e punirli con provvedimenti severi come il divieto di accedere alle manifestazioni sportive per almeno cinque anni. Se dagli uffici del Viminale si sottolinea come «i legami fra società e ultras siano ancora in atto», questa mattina sul tavolo del giudice sportivo Giampaolo Tosel finirà la relazione dei tre inviati della procura federale a Torino sabato sera.

Se, come appare probabile, gli uomini del pm del pallone Stefano Palazzi avranno riportato nella loro nota il motivo di tanta vergogna, Tosel potrebbe sanzionare la Juve con una multa. Il club bianconero è già in diffida dopo il lancio di palle di carta che lo scorso tre novembre colpirono l'arbitro di porta Orsato, ma l'azione di prevenzione messa in atto dal club nella notte del derby potrebbe evitare alla società bianconera pene non solo pecuniarie.

Sul tavolo c'è anche la possibilità che sia la stessa procura federale ad aprire un fascicolo sull'episodio: questo in caso il giudice sportivo non prendesse alcuna decisione in merito nonostante la segnalazione di chi, sabato, era a bordo campo per controllare che niente potesse macchiare la cornice del derby.

2 - IL PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ BIANCONERA PRENDE LE DISTANZE DAI TIFOSI CHE NEL DERBY HANNO ESPOSTO UNO STRISCIONE CHE OFFENDEVA IL RICORDO DI SUPERGA...
Timothy Ormezzano per "Repubblica.it"

L'unica macchia del derby? Quello squallido striscione sulla tragedia di Superga. Il presidente della Juventus Andrea Agnelli torna sulla stracittadina di sabato scorso, sottolineando quanto di buono ha offerto la Juve sul campo, ma soprattutto condannando il vergognoso striscione esposto dalla curva sud juventina sulla tragedia aerea che nel 1949 ha cancellato il Grande Torino, ma non il suo mito: "In tutti gli stadi d'Italia si vedono alcuni striscioni che contengono insulti gratuiti da condannare (il riferimento è all'ignobile messaggio recentemente recapitato al dirigente della Juventus Pessotto dalla curva del Milan, costato appena 4 mila euro al club rossonero; ndr). Spiace, perché è la curva a decidere l'ambiente e la personalità di uno stadio, ma la supremazia del tifo non deve manifestarsi nel ricordo delle tragedie altrui. Le tragedie non hanno nessuna fede".

Oggi è attesa la decisione del giudice sportivo. Alla Juventus verrà inflitta una multa, anche in considerazione dei cori e degli striscioni beceri esposti dalla curva bianconera contro i tifosi del Napoli e dell'Inter.

Alla dovuta condanna plaude Sandro Mazzola, che a Superga perse il padre Valentino, capitano della leggendaria squadra granata: "Mi aspettavo un intervento del genere, conoscendo la famiglia: Giovanni Agnelli guardava le partite del Grande Torino e apprezzava quella formazione irripetibile.

Chi ha esposto lo striscione è indegno di dirsi tifoso e non dovrebbe entrare in alcuno stadio, ma solo guardare nell'abisso che ha dentro. Che paese siamo diventati - si chiede l'ex gloria dell'Inter - se anche i valori dello sport, quelli che nei momenti di difficoltà ci dovrebbero consentire di respirare e di guardare in alto, vengono sporcati cosi?".

LA JUVE DEI GIOVANI - Andrea Agnelli stempera quindi i toni, ritrovando il sorriso per quella che è stata "una vittoria segnata da due ragazzi cresciuti nel nostro vivaio, Marchisio e Giovinco, un fatto che ovviamente ci dà grande soddisfazione. Claudio ha già venti anni di Juve alle spalle, un dato che fa un certo effetto".

Il presidente Agnelli parla della meglio gioventù bianconera a margine della presentazione presso lo Stadium di "Gioca con me", progetto sociale promosso da Juventus, Unesco e Juventus Soccer Schools per promuovere l'integrazione e per dare l'opportunità ai bambini meno fortunati di partecipare gratuitamente al programma di allenamenti di Juventus Soccer Schools.

In chiusura, una frecciatina ai cugini granata: "Un altro aspetto positivo della nostra vittoria sul Toro? Dalle 22:30 in avanti non ho più sentito la metà dei miei amici - sorride Agnelli -. Sono tutti scomparsi, nessuno si è fatto vivo sui social network oppure via sms, tanto che ho chiesto loro se qualcuno gli avesse staccato la connessione internet".

Dalla supremazia cittadina e italiana consolidata a quella europea ancora da raggiungere. "Per continuare a sognare la Champions League, una manifestazione che ci sta molto a cuore, serviranno tanta rabbia e determinazione". Crocevia Donetsk. Andrea Agnelli sottolinea l'importanza della partita di mercoledì in casa dello Shakthar. Una sfida da dentro o fuori dagli ottavi di Champions. L'appuntamento più importante di un anno e mezzo di gestione Conte.

In novanta minuti si decide molto del futuro prossimo del club, a livello agonistico ed economico: "In Ucraina ci aspetta una partita estremamente importante - conclude Agnelli -. Non é ancora tempo di bilanci, visto che mancano tre sfide di campionato prima della sosta natalizia, ma é chiaro che mercoledì ci servirà la giusta dose di concentrazione, rabbia e cattiveria. Sono in ballo due risultati diversi: una vittoria garantirebbe la vetta del girone, una sconfitta comporterebbe l'eliminazione dalla Champions League".

IN 21 A DONETSK: CHIELLINI OK, CACERES C'E' - Sono 21 i convocati da Antonio Conte per la sfida contro lo Shakthar Donetsk. A bordo dell'aereo che nel primo pomeriggio è partito alla volta dell'Ucraina sono saliti anche Chiellini e Caceres, entrambi sulla via del recupero dai rispettivi infortuni al polpaccio e alla caviglia. Le loro condizioni verranno valutate meglio tra domani e mercoledì, ma sembra comunque rientrata l'emergenza in difesa.

Come previsto, invece, alla Donbass Arena mancheranno lo squalificato Marschisio e l'infortunato Pepe. A Torino sono rimasti anche Lucio e Bendtner, bloccati da un affaticamento agli adduttori che verrà valutato meglio nei prossimi giorni. Ecco l'elenco dei 21 convocati: Buffon, Storari, Rubinho, Chiellini, Caceres, Marrone, De Ceglie, Barzagli, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Isla, Pogba, Vucinic, Giovinco, Quagliarella e Matri.

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt ANDREA AGNELLI ANTONIO CONTE STRAGE DI SUPERGA torino superga LO STRISCIONE OLTRAGGIOSO SU SUPERGA MOSTRATO DALLA CURVA DELLA JUVENTUS DURANTE IL DERBY DI TORINO STRAGE DI SUPERGA GIAMPAOLO TOSEL jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…