VIA COL VENETO - LA MORETTI PROVA A VINCERE SFRUTTANDO LE DIVISIONI DELLA LEGA -L'EX COCCA DI BERSANI FA IL TOUR TRA I PAESI, ATTACCA GALAN (STIPENDIATO AI DOMICILIARI) E FLIRTA CON GLI AUTONOMISTI

Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”

ALESSANDRA MORETTI LADYLIKEALESSANDRA MORETTI LADYLIKE

 

Sfoggia il dialetto, abbraccia le istanze autonomiste e giura di essere “la prima politica della storia a impegnarsi davvero per il territorio”. Garantisce: “Io non faccio promesse che non posso mantenere, piuttosto sto zitta”.

 

Alessandra Moretti sta battendo il Veneto. E lo fa con tale piglio e coraggio che sembra credere davvero di poter espugnare un feudo da vent’anni in mano al centrodestra. Quel Veneto simbolo di Giancarlo Galan, che l’ha guidato per ben tre mandati consecutivi per poi cederlo al suo vice: il leghista Luca Zaia, che ha a sua volta lasciato il ministero dell’Agricoltura a Galan.

 

SINISTRA MAI PERVENUTA

Da queste parti la sinistra è poco più di un’indicazione stradale. Conquistare questa terra è uno dei sogni di Matteo Renzi che ha chiesto alla Moretti di immolarsi nell’impresa. Lei ha risposto mettendosi sull’attenti. Quando le venne contestato il nuovo impegno che l’avrebbe portata lontano dal Parlamento europeo, dove era stata appena eletta, lei spiegò: “Se ti chiama Matteo non puoi non accettare”.

ALESSANDRA MORETTI ALESSANDRA MORETTI

 

E per essere ancora più credibile, Moretti ha deciso anche di dimettersi da eurodeputata. “Nessuno può dire che io ho qualche paracadute”, è una delle frasi che ripete ai suoi incontri pubblici. Sei, otto anche dieci appuntamenti al giorno. Gira paese per paese con l’intenzione di coprirli tutti e 579 prima del voto. Trattorie, locande, piazze, mercati. Ambienti spesso decisamente ostici o, comunque, poco accoglienti. Ieri pomeriggio, per dire, al bar centrale di Albettone, nella profonda provincia vicentina, ha trovato una bella bandiera degli indipendentisti veneti ad attenderla. E volti mica proprio concilianti.

 

Albettone è uno dei paesi che si è schierato da subito con Graziano Stacchio, il benzinaio che ha sparato a un rapinatore poche settimane fa. Il sindaco di Albettone, Joe Formaggio, ha stampato e venduto le magliette a favore del benzinaio. Di 1400 elettori , qui in 200 hanno votato il Movimento 5 Stelle, qualche decina il Pd. Quando la Moretti entra nel bar, attorno alle 15:30, trova una manciata di pensionati pronti ad ascoltare e tanti altri inizialmente diffidenti.

ALESSANDRA MORETTIALESSANDRA MORETTI

 

“Sto facendo un viaggio dell’ascolto e vorrei che mi esponeste le vostre opinioni e richieste”, esordisce. “La mia è una campagna per i cittadini con onestà e umiltà, cosa che solitamente la politica non ha”.

 

ESTETISTA CLANDESTINO LO STILE È ROSY BINDI

Il piglio da ladylike rimane, del resto si era battezzata così da sola, durante un’intervista rilasciata a Nino Luca di Corriere Tv lo scorso novembre. “Noi siamo politiche ladylike: brave, belle e intelligenti”. Per aggiungere pure “sono una bravissima cantante, peraltro, insieme a tutte le altre cose che faccio splendidamente, cucino anche benissimo”. Ma erano altri tempi. Va ancora dall’estetista ma non lo dice, si veste con tailleur alla Rosy Bindi e tenta di conquistare con le parole.

matteo renzi e alessandra moretti all incontro con i grillinimatteo renzi e alessandra moretti all incontro con i grillini

 

Quindi, in questi bar di provincia, di fronte a poche decine di elettori, si dice pronta ad abbracciare le istanze autonomiste. “La Lega per venti anni ha detto padroni a casa nostra e siamo invece più poveri”, attacca. “Il governo Renzi sta decentrando molto alle regioni”, dice Moretti. Poi immigrazione. “Quando ci fu da distribuire i profughi il Veneto di Zaia ha votato sì con il governo, io avrei alzato la mano e chiesto come sono identificati questi profughi?”.

 

alessandra moretti ierialessandra moretti ieri

Conquista la benevolenza di qualche ascoltatore quando spara su Galan che sconta la sua condanna patteggiata a due anni in una villa a pochi chilometri da qui, a Cinto Euganeo. “E prende il vitalizio lo stesso”. Tenta di legare Galan a Zaia. “È finito un ventennio, ora dobbiamo iniziarne un altro”, si lascia scappare. Ma vabbè. Ciascuno indossa i panni che può e in queste terre è comprensibile, indispensabile forse provare i vestiti che furono dei leghisti. Loro poi aiutano non poco la corsa morettiana.

 

Il movimento fondato da Umberto Bossi rischia di schiantarsi e morire proprio qui in Veneto. Con il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi, che minaccia di candidarsi contro Luca Zaia, e Roberto Maroni con Matteo Salvini che rispondono dichiarando guerra: “Chi critica Zaia si consideri fuori dalla Lega”. In tutto questo Moretti guadagna spazio. Certo per i sondaggi la distanza è ancora abissale, si parla di venti punti percentuali in meno.

ALESSANDRA MORETTI E MASSIMO GILETTI.ALESSANDRA MORETTI E MASSIMO GILETTI.

 

Ma ha l’entusiasmo di chi conosce le sue alternative, l’unica: perdere. Ha già visitato 180 paesi. Lei scende dal suo pulmino scortata da quattro persone del suo staff, sorride, si presenta e stringe la mano a tutti. Poi parte col breve comizio.

 

IL LUNGO TOUR DELLA PROVINCIA

Ieri ha toccato Campiglia, Noventa Vicentina, Agugliaro, Albettone, Sossano e Bar-barano. Domani altri sette paesi. Ogni tanto però le capita di incontrare volti amici. Come ieri alla trattoria da Amilcare. Per carità, al pranzo hanno partecipato in appena otto persone, di cui quattro del suo staff, ma il titolare, Marco Borghettini, è “uno di sinistra: siamo l’unico punto rosso in questa valle verde di lacrime”. L’importante, confida Borghettini, “è che poi Moretti si decida a stare in un posto finalmente”. Lei garantisce: “Se perdo la sfida a guidare la Regione rimango qui in Veneto, certo”. Sempre che non arrivi una nuova telefonata da Matteo. E allora, come poter dire di no?

PRIMARIE PD BERSANI CON TOMMASO GIUNTELLA ALESSANDRA MORETTI ROBERTO SPERANZA jpegPRIMARIE PD BERSANI CON TOMMASO GIUNTELLA ALESSANDRA MORETTI ROBERTO SPERANZA jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?