DIO CI SALVINI DAGLI ANTI-EURO! - DOMENICA A TORINO PRENDE VITA LA SANTA ALLEANZA ANTI-EUROPA CON LA LEGA, MARINE LE PEN, “RUSSIA UNITA” DI PUTIN, GLI EREDI DI HAIDER E GLI ULTRANAZIONALISTI OLANDESI

Rodolfo Sala per "la Repubblica"

I lepenisti francesi, gli austriaci eredi di Haider e gli olandesi del partito ultranazionalista che fu di Fortuyn. Ma anche i russi della formazione di Putin. Eccoli qui i compagni di squadra della nuova Lega, quella che domenica, al congresso di Torino, prenderà forma dalle mani del segretario Matteo Salvini, ormai in piena deriva antieuropeista e anti-moneta unica.

Tutto fa brodo, per raccattare qualche consenso in più in vista delle elezioni europee di maggio. L'obiettivo è porre un freno all'agguerrita concorrenza che al Carroccio faranno sia Berlusconi che Grillo. E dalla manica del pirotenico Salvini, già "comunista padano", spunta l'asso della santa alleanza con partiti come il Front national, ora diventato "fratello". Con buona pace di quel che i leghisti - a eccezione di Borghezio - avevano sempre detto e pensato dei fascisti d'Oltralpe.

Ma il dado è tratto, domenica a Torino l'invitata d'onore è Marine Le Pen, madrina di quel "manifesto", presentato ieri a Strasburgo, che dovrebbe costituire una sorta di casa comune per tutti i movimenti che hanno dichiarato guerra all'euro e alla "dittatura delle banche".

Un manifesto, secondo il non ancora ufficiale leader della Lega - la sua elezione a segretario da parte degli iscritti deve essere ratificata dai delegati al congresso che si propone di «smontare e ricostruire l'Europa». Lui non ha dubbi, e fa niente se dentro il movimento sono in parecchi a storcere il naso contro questa deriva ultranazionalista: «Siamo pronti a collaborare con la Le Pen».

E non solo con lei. Al congresso ci saranno anche delegazioni di partiti e movimenti che mescolano antieuropesimo e xenofobia, a partire dagli austriaci e olandesi, che nei loro Paesi veleggiano sopra il 20 per cento. E pure di "Russia unita", la creatura politica dell'ex capo del Kgb Vladimir Putin.

«Ci presenteremo alle elezioni - spiega Salvini con una piattaforma comune che dice no all'Europa dei tecnocrati, al patto di stabilità, ai limiti imposti da Bruxelles all'agricoltura; sono tutti temi che stanno alimentando il movimento dei forconi». Insomma ognuno chiederà voti a casa propria, ma sulla base di un accordo transnazionale ampio; poi chi aderisce a questa piattaforma farà gruppo comune al Parlamento europeo.

«E in Italia - aggiunge il nuovo leader - proporrò un accordo politico-elettorale con tutti i movimenti autonomisti». Comunque lui il "manifesto" della Le Pen non l'ha ancora letto, e precisa che la decisione di aderirvi «non è stata ancora ufficialmente presa, la illustrerò al nostro congresso: le posizioni comuni dovranno riguardare soprattutto, immigrazione, Islam e famiglia».

Già, i forconi. Salvini ieri ha gettato il cuore oltre all'ostacolo, proponendosi come interlocutore privilegiato di chi li imbraccia. «Dopo il voto di fiducia al governo - scandisce - i forconi dovrebbero entrare in Parlamento, perché Letta si sta scavando la fossa ubbidendo a tutte le richieste fatte da Bruxelles». Pausa, poi la sparata: «Con il presidente del Coniglio il forcone io saprei come usarlo».

 

Matteo Salvini e Guido POdesta LA PADANIA NON è ITALIAMatteo SalviniPUTIN E LETTA A TRIESTE marine le pen Haider e Petznerborghezio x FORCONI STAZIONE BRIGNOLE BLOCCATA

Ultimi Dagoreport

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?