
“ANDARE AVANTI NELL’ALLEANZA CON IL PD È UN SUICIDIO” – IL BLOCCO PENTASTELLATO SI INCRINA DI FRONTE ALL’ENNESIMO FLOP ELETTORALE: I DURI E PURI MUGUGNANO PER IL FLOP NELLE MARCHE - QUANDO È IN COALIZIONE CON IL PD, LA LISTA DEL M5S ARRETRA, ED È SOLO L’ULTIMO EPISODIO: ERA GIÀ SUCCESSO IN LIGURIA, UMBRIA E PURE IN SARDEGNA, DOVE PURE VINSE LA GRILLINA TODDE – OCCHI PUNTATI SU CALABRIA E CAMPANIA, DOVE SI CANDIDANO A GOVERNATORI DUE GRILLINI (PERCHÉ NONOSTANTE I POCHI VOTI, CONTE DETTA L’AGENDA AL PD…)
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Cambiano le Regioni, passano le stagioni, ma la costante è sempre e resta solo una: se è in coalizione con il Pd, il M5S, come lista, fa un passo indietro in termini di voti e percentuali.
A parlare sono i numeri. Anche nella ormai lontana vittoria di Alessandra Todde a inizio 2024, in Sardegna, il M5S aveva perso quasi due punti rispetto alle precedenti Regionali. L’arretramento è stato puntuale anche in Liguria e Umbria […].
L’ultimo atto, domenica e lunedì nelle Marche, ha fatto segnare un -2% rispetto a cinque anni fa, con gli stellati fermi al 5,1% contro il 7,1% dell’ultima competizione. Sono dati che allarmano e non poco il partito. E a maggior ragione crescono i timori per una nuova débâcle nei prossimi appuntamenti elettorali in Calabria, Toscana, Puglia, Campania e Veneto.
confronto risultati elettorali del m5s alle regionali del 2020 e del 2024 e 2025
«Se ci sorpassa Avs rischiamo la faccia», mette le mani avanti un big. I dubbi si moltiplicano. «Siamo di fronte a un bivio: o l’alleanza con i dem porta i suoi frutti o le spinte della base rischiano di far crollare tutto», dice preoccupato uno stellato.
L’ala contiana più stretta, invece, mostra sicurezza. «Le prossime Regionali possono essere l’occasione della riscossa. Abbiamo due candidati governatori e sia in Calabria sia in Campania le nostre liste possono sfruttare il traino di questa situazione», contesta i dubbi un fedelissimo del presidente.
Ma non tutti la pensano così, specie nei territori dove si è giunti ad accordi molto discussi con i dem, Toscana in primis. «Le prossime elezioni sono la chiave di volta per chiudere un capitolo: è stata una strategia divisiva», dice uno stellato contrario all’asse con il Pd.
Tuttavia i vertici stellati mettono subito un freno a chi vuole abbandonare il campo largo.
«Gli accordi che abbiamo fatto questa estate sono frutto di un percorso partecipato in cui il Movimento ha visto inserire nei programmi diverse proposte. Nelle Marche ci davano dietro ad Avs e invece abbiamo ottenuto un 5% in linea con le aspettative», dicono dai piani alti del M5S.
[…] «I numeri degli ultimi due anni sono il frutto dell’abbraccio mortale con il Pd», commenta uno stellato. «Scimmiottare i loro programmi non paga, abbiamo perso la nostra identità: perché degli elettori ci dovrebbero votare?».
E a suffragare queste tesi l’ala più critica con i dem porta i dati sull’astensionismo (l’analisi sui flussi di Swg fotografa in un eloquente 46% gli astenuti del M5S alle urne). «Alla fine sono i nostri elettori a non aver votato. Andare avanti su questa strada è un suicidio politico chiaro».
In un clima sempre più rovente il Movimento ora si affida a volti noti, big storici come Pasquale Tridico e Roberto Fico. Soprattutto l’ex presidente della Camera viene visto come «il salvagente» dell’asse con i dem. «In Campania la posta in gioco è molto alta», ammette uno stellato. Ma i Cinque Stelle, oltre agli sfidanti delle altre liste, dovranno guardarsi anche dai fantasmi della propria coalizione.
conte tridico
elly schlein giuseppe conte roberto fico - manifestazione piazza del popolo
PASQUALE TRIDICO GIUSEPPE CONTE
ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE
ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - GIUSEPPE CONTE - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE
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