
I PRIMI NEMICI DI HAMAS SONO I PAESI ISLAMICI – ARABIA SAUDITA ED EMIRATI SONO FAVOREVOLI ALLA NASCITA DI UNO STATO PALESTINESE, MA SONO ALLERGICI A GRUPPI COME HAMAS: TEMONO CHE ORGANIZZAZIONI SIMILI POSSANO SCATENARE RIVOLTE DAL BASSO CONTRO I LORO REGNI ASSOLUTI – IL PRINCIPE SAUDITA, BIN SALMAN, ANDRÀ A WASHINGTON A DISCUTERE DELLA PROPRIA SICUREZZA: SUL PIATTO UN ACCORDO SIMIL-NATO COME QUELLO USA-QATAR. RIAD È CULO E CAMICIA CON TRUMP, MA NON SI FIDA DI ISRAELE: DOPO L’ATTACCO A DOHA, HA CHIESTO L’ESTENSIONE DELL’OMBRELLO NUCLEARE AL PAKISTAN...
Estratto dell’articolo di Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”
tamim bin hamad al thani mohammed bin salman tahnoon bin zayed
Mancavano 5 leader regionali alla firma della «pace eterna» voluta da Donald Trump in Egitto. Siria e Libano avevano la giustificazione di essere Paesi troppo deboli per aiutare Gaza. Dell’Oman si rispetta l’equidistanza tra arabi e iraniani.
L’assenza dei vertici di Arabia Saudita ed Emirati Arabi, invece, ha fatto subito sparlare. I due Mohammed amici di Trump, il principe saudita bin Salman e il presidente emiratino bin Zayed, hanno un rapporto con il presidente Usa che va ben oltre la passione per l’esibizione dell’oro.
I due sceicchi investono dove vuole Trump, a volte abbassano il prezzo del petrolio a richiesta e si fanno difendere da Washington. Gli Emirati sono altrettanto intimi con Trump. Sono entrati nei Patti di Abramo con Israele per accontentarlo.
Con l’Egitto, poi, le relazioni sono ancora migliori. I due sceicchi tengono a galla l’economia dei faraoni dal colpo di Stato del 2011. Sono abituati a considerare Al Sisi un alleato deferente.
Molti analisti hanno interpretato l’assenza allo show della pace in chiave psicologica. Gelosia del protagonismo di Egitto e Qatar, paura per l’espansionismo neo ottomano della Turchia. C’è probabilmente del vero ognuna di queste interpretazioni, ma non basta.
mohammed bin salman dell arabia saudita e mohammed bin zayed degli emirati arabi uniti
Da mesi sauditi e americani discutono di aggiornare la loro alleanza militare al modello già concesso al Qatar e descritto come di «mutua difesa», simile all’articolo 5 della Nato.
Quando Israele ha bombardato il Qatar, però, Bin Salman ha capito che stava firmando qualcosa di inutile.
Gli americani non bastano e Trump potrebbe cambiare idea. Sarà un caso, ma 8 giorni dopo il raid israeliano, Arabia Saudita e Pakistan hanno firmato l’estensione dell’ombrello nucleare di Islamabad all’Arabia.
Nella pace per Gaza immaginata da Trump, c’è poi anche un disagio ideologico da parte delle due monarchie. Gli sceicchi sono favorevoli ad uno Stato palestinese, ma allergici ai movimenti dal basso, siano democratici o islamisti. Hanno avversato le Primavere arabe come i Fratelli Musulmani.
BENJAMIN NETANYAHU CON ABDULLAH BIN ZAYED (MINISTRO DEGLI ESTERI DEGLI EMIRATI ARABI UNITI)
Se Hamas sopravvivesse potrebbe illudere gli oppositori ai loro regni assoluti che le rivolte possono vincere. Così, se uscisse rafforzata l’Autorità nazionale palestinese che tendenzialmente è elettiva e laica darebbe un colpo ai principi monarchici. Il principe bin Salman andrà presto a Washington a discutere della propria sicurezza e (anche) di Gaza. Di certo prima della Conferenza dei Donatori per Gaza. A metà novembre le richieste dei due Mohamed sceicchi saranno più chiare. E si capirà meglio se la pace eterna di Trump durerà almeno qualche anno.
AL SISI BIN SALMAN
MILIZIANI DI HAMAS
MILIZIANO DI HAMAS CIRCONDATO DAI BAMBINI
a gaza esecuzioni sommarie dei miliziani di hamas
Benjamin Netanyahu Mohamed bin Zayed
donald trump in mezzo a donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan e salman dell'arabia saudita
mohammed bin salman mohammed bin zayed