costamagna marchini

ARFIO TELESFIDA "IL FATTO" - LA COSTAMAGNA INCALZA MARCHINI: “HA PROMESSO DI CEDERE LE SOCIETÀ IN CONFLITTO COL SUO RUOLO. E LA LUJAN?” - ARFIO: “ORGANIZZI UN’INTERVISTA SULLA TV DEL QUOTIDIANO CHE LA OSPITA” - ACCETTATA

MARCHINIMARCHINI

1. CARO MARCHINI, QUANTE AZIENDE HA DAVVERO?

Luisella Costamagna per il “Fatto Quotidiano”

 

Caro Alfio Marchini, lei è il perfetto candidato sindaco di Roma del PdN: Partito della Nazione (o del Nazareno, che è lo stesso). Tutti fissano il classico dito - Giachetti da un lato, Bertolaso/Meloni e tutte le liti del centrodestra dall' altro - e si perdono la luna Marchini: il sindaco "Libero dai partiti", come recita il suo slogan, che piace ai partiti e andrebbe bene tanto a Renzi quanto a Berlusconi.

 

Perché, diciamolo, ciò che conta - da sempre - a Roma (e per Berlusconi e Renzi) sono i poteri forti, altro che destra e sinistra. A proposito, c' è una questione su cui è bene che lei faccia chiarezza se vuole guidare la Capitale senza ombre. Spero lo faccia con la stessa disponibilità, cortesia e trasparenza con cui rispose alla mia precedente lettera.
 

costamagna a ballarocostamagna a ballaro

Quando a fine 2012 decise di entrare in politica, promise che avrebbe ceduto aziende e quote di società in conflitto col suo ruolo. A me a luglio scorso scrisse: "Faccio politica perché mi piace (…) ma ahimè santo non lo sono né mai lo sono stato (…), cerco di fare i conti con la mia umana e debole natura e non essendo mai stato molto bravo a resistere alle tentazioni, l' unica difesa credibile è mettersi nelle condizioni di non averne.

 

Di qui la decisione di cedere ogni attività, indossare il saio magari di cachemire…". Bravo! Infatti è uscito dal cda della holding dell' amico Caltagirone e ha rinunciato alla partecipazione in Acea. Ma si è spogliato davvero di tutto?

 

MARCHINI oMARCHINI o

A fine febbraio arriva una segnalazione di Bankitalia ai pm che indagano su Popolare di Vicenza: 60 milioni della banca "transitati su alcuni fondi lussemburghesi e finiti a società di Marchini". Lei, che non è indagato, replica "Tutto in regola, solo fango elettorale" e chiede 30 milioni di danni per diffamazione a Repubblica (ahia).

 

La vicenda è complicata, per cui dico solo che nel mirino ci sono le società Imvest, Astrim, Methorios e Lujan, esposta verso la Popolare per 75 milioni (diventati poi, secondo Bankitalia, "crediti a incaglio", cioè che la banca non riesce a recuperare; "parte lesa, su quel prestito pagati 8 milioni di interessi", chiarisce lei), ma "ne sono uscito quando sono entrato in politica".

 

È davvero così? Dato per buono che "tutto è alla luce del sole", come dice, mi interessa la Lujan, di cui lei deteneva il 90% e che collega, con varie partecipazioni, queste società: è in Imvest col 21,63% del capitale sociale (insieme a Methorios al 24,86 e Astrim al 10,05%), è col 16,59% in Methorios

 

COSTAMAGNACOSTAMAGNA

(dove c' era pure Banca Etruria, e che ora è guidata da Paolo Cacciari, genero di Luciano Violante, presidente dell' associazione Italiadecide di cui lei è socio fondatore: piccolo il mondo…), e Methorios è in Astrim, di cui lei era presidente fino all' approvazione del bilancio al 31/12/2014 (se n' è andato?).
 

Insomma: è uscito davvero dalla Lujan quando è entrato in politica? Se ne è uscito, perché nell' ultimo bilancio della Alerion Clean Power (gruppo quotato, specializzato in energie "verdi") Alfio Marchini risulta ancora azionista attraverso Lujan (2,65%) e Keryx (1,85%), e nell' ultimo patto parasociale del 4.9.2015 si specifica che Lujan è "società controllata dall' ing. Alfio Marchini" (Keryx controllata "indirettamente" da lei)?
 

Caro Marchini, sono sicura che chiarirà come stanno le cose, e dimostrerà di aver tenuto fede all' impegno. Non le si chiede di indossare il saio, ci mancherebbe: solo di diradare una nebbia che fa male alla sua candidatura e agli elettori, fiaccati da troppi anni di conflitti d' interesse, intrecci tra politica, imprenditoria, banche, amici, figli, padri, troppe "tentazioni" cui i potenti non hanno saputo resistere (ammesso, e non concesso, che ci abbiano provato).

ALFIO MARCHINIALFIO MARCHINI

 

È una questione di opportunità e trasparenza, che sole possono confermare la sua sincera e disinteressata passione politica e, insieme, reinfonderla nei tanti italiani che oggi, arrabbiati e rassegnati, l' hanno persa.
Un cordiale saluto.

 

2. DIRITTO DI REPLICA

Lettera di Alfio Marchini pubblicata dal “Fatto Quotidiano”

 

ALFIO MARCHINIALFIO MARCHINI

Carissima Dottoressa Costamagna, la ringrazio per il tono della sua lettera. Trovo legittima e giusta la sua richiesta di trasparenza.

 

Per brevità e comodità per tutti, credo che il modo più trasparente sia quello di organizzare sulla tv del quotidiano che la ospita un' intervista nella quale potrà farmi tutte le domande che riterrà opportuno al fine di chiarire e fugare ogni possibile ombra su eventuali conflitti di interesse qualora dovessi avere l' onore di diventare sindaco della Capitale.

 

Roma e i romani lo esigono e lei fa bene a interpretarne le istanze. Mi faccia sapere la data.
Alfio Marchini

 

3. LA CONTROREPLICA DEL FATTO

MARCHINI PLACIDOMARCHINI PLACIDO

Sarà presto organizzato un videoforum negli studi della nostra web-tv.
 

ALFIO MARCHINIALFIO MARCHINI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…