renzi letta bersani dalema

BABILONIA PD! - RENZI AL CONTRATTACCCO: “D’ALEMA? IL SUO È ODIO DISTILLATO. LA SINISTRA INTERNA VUOL FAR PERDERE IL PD. MA I CONTI SI FANNO AL CONGRESSO E LI’ VEDREMO CHI HA I NUMERI - VERDINI? NON E’ NELL’ESECUTIVO MENTRE NEL SUO GOVERNO D’ALEMA FECE ENTRARE DI TUTTO"

RENZI  dalemaRENZI dalema

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

I puntini del disegno ribaltonista di stampo dalemiano li ha uniti da tempo: «La verità è sotto gli occhi di tutti - ricorda Matteo Renzi - vogliono soltanto colpirmi alle elezioni amministrative». Non è tanto l’ultimo affondo dell’ex premier a stupire, dunque, perché «quello è solo odio distillato ». È soprattutto la «slealtà» verso il partito. La posta in palio, ragiona il capo del governo, è lo scalpo del segretario e il controllo del Nazareno: «Vogliono far perdere il Pd, sperando di riprenderselo».

 

Provateci pure, è la sfida renziana, ma lasciate fuori dalla contesa le amministrative: «C’è una sede in cui possono sfidarmi: il congresso del prossimo anno. E lì vedremo chi ha i numeri. Fino ad allora niente polemiche, da parte nostra. Testa bassa e lavorare ai risultati concreti». L’appuntamento, in teoria, è già stato fissato per l’autunno del 2017. Ma in queste ore cresce il fronte di chi vorrebbe anticiparlo al prossimo gennaio.

Matteo Renzi ascolta Massimo D Alema Matteo Renzi ascolta Massimo D Alema

 

Il blitz di D’Alema è l’ultimo tassello di un’escalation pianificata dall’avanguardia più bellicosa della sinistra interna. Agli attacchi diretti contro il premier vanno sommate le possibili candidature anti-Pd di Massimo Bray a Roma e Antonio Bassolino a Napoli. Un po’ troppo anche per chi ha costruito la sua scalata “rottamando” la vecchia classe dirigente: «Io governo - ripete il premier - mentre loro cosa hanno fatto in questi anni? Verdini non è nell’esecutivo, mentre nel suo D’Alema fece entrare un po’ di tutto».

 

DALEMA E RENZI DALEMA E RENZI

Articolerà una risposta più completa già oggi pomeriggio, di fronte alla scuola di partito per i giovani dem. Ricorderà alcuni dati macroeconomici (produzione industriale e occupazione) che giudica positivi.

 

Metterà in fila la battaglia sulla flessibilità, la partita dell’immigrazione e il delicato risiko internazionale, «mentre loro aprono l’ennesima polemica contro di me...». E finirà per togliersi qualche macigno dalle scarpe: «Dicono che non mi occupo del partito, ma quando andiamo in direzione dicono che quella non vale. Sostengono che non sono di sinistra, ma all’estero quelli che prima parlavano con D’Alema - come Clinton e Blair - ora parlano con me».

 

Matteo Renzi e Massimo D Alema Matteo Renzi e Massimo D Alema

Il Partito democratico, a dire il vero, resta un autentico vulcano. I renziani fanno da scudo al leader, ribattendo colpo su colpo agli argomenti della sinistra. E anche il presidente Matteo Orfini si prepara a schierare la contraerea contro D’Alema, in occasione dell’intervento che chiuderà domenica mattina la scuola di formazione dem.

 

Dietro la polvere, però, già si intravede un nuovo, possibile scenario: l’anticipo del congresso al gennaio del 2017, subito dopo il referendum costituzionale. Non è solo la minoranza a sperarci, a questo punto. La tentazione si fa spazio anche in settori importanti della maggioranza renziana e dei Giovani turchi. Impossibile affrontare due micidiali tornanti come le amministrative e la conta referendaria, sostengono, senza immaginare un attimo dopo la resa dei conti interna. Anche se l’ultima parola spetterà naturalmente al segretario.

 

bersani renzi bersani renzi

La guerriglia, intanto, si combatte centimetro per centimetro. E contano parecchio anche i simboli. Di buon mattino il premier, accusato di aver fondato un “partito della Nazione”, volerà a Parigi per il vertice del Pse. Si mostrerà seduto allo stesso tavolo con Hollande e con il greco Alexis Tsipras, che è ospite d’onore alla kermesse del socialismo continentale. In ore così convulse, poi, è utile non trascurare i dettagli.

 

bersani renzi bersani renzi

Ieri il portavoce di Renzi, Filippo Sensi, ha rilanciato su Twitter un’antologia del Center for American Progress, di impostazione obamiana. La ragione? Ospita scritti di Clinton, Blair, Trudeau e Renzi. Un messaggio, insomma, che il quartier generale renziano invia agli oppositori interni. E che suona così: dopo i big del passato, la scena è tutta per l’ex rottamatore che ha chiuso con la sinistra dei «conservatorismi». La battaglia, si intuisce, sarà ancora lunga.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…