maurizio buccarella luigi di maio

ATTENZIONE, CADUTA HONESTI - IL SENATORE BUCCARELLA: ‘MI AUTOSOSPENDO DAL M5S, HO REVOCATO DEI BONIFICI DESTINATI AL FONDO’. MA E' LO STESSO CHE ACCANTO A DI MAIO NEGAVA TUTTO DAVANTI ALLE TELECAMERE DELLE ‘IENE’? - OGGI GIGGINO E' ALLA BANCA DELLA CAMERA CON FILIPPO ROMA - RENZI GONGOLA: ‘IL M5S UN’ARCA DI NOÈ CON RICICLATI, SCROCCONI E TRUFFATORI. DI MAIO FA PRIMA A DIRE QUALE DEI CANDIDATI È ANCORA VALIDO’

  1. M5S:BUCCARELLA SI AUTOSOSPENDE,LEGGEREZZA SU BONIFICI

 (ANSA) - "Mi considero autosospeso dal M5s per tutelare anche la mia serenità personale e familiare". Lo annuncia il senatore Maurizio Buccarella sulla sua bacheca dove spiega: "Ho appena inviato all'assistenza di Tirendiconto i bonifici esitati degli ultimi tre mesi del 2017 (tot.12.292,75 euro), finora pubblicati sul sito in forma di mero ordine di disposizione. Relativamente agli ultimi due mesi di novembre e dicembre avevo fatto una leggerezza, però: avevo revocato i due bonifici" .

i furbetti del bonifico le iene su m5s 2

 

Buccarella spiega: ho "revocato i due bonifici lo stesso 31 gennaio 2018 perché credevo di poter chiudere quel conto corrente nei giorni immediatamente successivi, cosa che invece non ho fatto (anche per essere stato tre giorni a Roma per i lavori della commissione) e di cui non mi sono premurato di avvertire l'assistenza di Tirendiconto o altri del Movimento". Tuttavia "in data odierna (12 febbraio) mi risulta che quelle somme sono state accreditate sul Fondo, dopo bonifici disposti da altra banca". "Il bonifico del mese di ottobre, invece (datato 27.12.2017 e mai revocato) avrà avuto l'esito naturale sul Fondo di garanzia ministeriale. Non so come si stanno facendo i controlli.

i furbetti del bonifico le iene su m5s 3

 

 Ed è chiaro che l'operazione de Le Iene arriva ad orologeria a poche settimane dalle elezioni per delegittimare il M5S e lasciare campo libero al partito unico degli occupatori della Repubblica" afferma il senatore. Buccarella annuncia quindi che non ha "alcuna intenzione" di prestarsi al "gioco al massacro" e che non sta volutamente rispondendo alle tante chiamate di giornalisti: " non richiederò ed esibirò alcun estratto conto e per ogni comportamento scorretto che posso aver commesso risponderò solo al Movimento 5 Stelle".

 

i furbetti del bonifico le iene su m5s 1

"Già leggo di "decine di parlamentari furbetti" e se diamo seguito a questo andazzo della stampa e degli avversari politici, riusciranno a capitalizzare i nostri errori e anche le nostre debolezze umane, dove ci sono state, inseguendoci uno ad uno e sparando nel mucchio pur di danneggiarci. Mi considero intanto autosospeso dal Movimento per tutelare anche la mia serenità personale e familiare. Non me ne vogliano i colleghi, attivisti e candidati con i quali fino ad oggi mi sono impegnato nella campagna elettorale, continuo a sostenerli idealmente e cercherò di dare una mano comunque, finché mi sarà permesso".

 

 

filippo roma delle iene becca carlo martelli

  1. M5S: DI MAIO IN BANCA ALLA CAMERA CON INVIATO "IENE"

 (ANSA) - Il candidato premier M5S Luigi Di Maio si è presentato stamattina negli uffici dell'Istituto di credito che è a Montecitorio. In sua compagnia, oltre allo staff M5S, c'era l'inviato de "Le Iene", Filippo Roma, tra gli autori dell'inchiesta sulle "restituzioni" dei parlamentari M5S. La presenza di Di Maio in banca mostrerebbe la volontà del leader di fare chiarezza sulla vicenda: è presumibile che abbia chiesto allo sportello bancario di fornirgli copia dei bonifici al Fondo per il microcredito del Ministero dello Sviluppo sul quale i pentastellati devolvono parte del loro stipendio.

 

filippo roma delle iene becca andrea cecconi

  1. M5S: LEZZI, NON TRATTATE DA LADRO CHI HA TRADITO FIDUCIA

 (ANSA) - ‘’Io ho pagato tutto", "ma ricordiamoci che sono mancate donazioni volontarie. C'è chi ha ammesso, come Cecconi e Martelli, ma poi ha anche versato la cifra dovuta. E sono contenta per questo. Non sono io a doverli scagionare. Sono mortificata per quello che è successo, ma vorrei almeno che non fossero trattati da ladri, perché non lo sono. Hanno tradito la fiducia del Movimento, ma non sono ladri". A dirlo è la senatrice M5S Barbara Lezzi, intervistata da Corriere della Sera e Repubblica.

 

"Il problema è che la restituzione era il nostro punto di forza, così lo si tradisce. Ci aspettavamo lealtà", afferma Lezzi. Sull'opportunità di espulsione per chi ha sbagliato, "questo non lo so davvero. Va chiesto ai probiviri. Se poi non saranno d'accordo tra loro, sarà la Rete a decidere". "Adesso- assicura - faremo meglio. Forse dovremo aprirci un conto dei 5 Stelle, dove verificare i versamenti reali, prima di metterli sul conto del ministero".

barani lezzi

 

In merito alla vicenda personale, "io so di aver sempre restituito tutto. E infatti non sono stata tanto a giustificarmi con quelli delle Iene perché avevo la coscienza a posto. Ma quando ti dicono una cosa del genere, poi ti viene il panico. E ti chiedi: ho sbagliato qualcosa? Perché si può sempre sbagliare", racconta Lezzi. "Le iene hanno gettato un'infamia anche su me", ma "ieri sono stata nelle due filiali dell'Unicredit che ho usato per i versamenti per ottenere la certificazione. Ci vorrà qualche giorno, ma pubblicherò i documenti".

 

 

 

  1. RIMBORSI CINQUE STELLE, MATTEO RENZI A RTL 102.5 " M5S, ORMAI ARCA DI NOÈ CON RICICLATI, SCROCCONI E TRUFFATORI. DI MAIO DICA CHI È CANDIDATO ANCORA VALIDO"

barbara lezzi

Da www.rtl.it

 

link audio-video:

https://youtu.be/PEUPhZ6zg_U

 

 

"La vicenda dei rimborsi del Movimento Cinque Stelle, come la vive il segretario del Pd?" Chiedono al segretario del Pd, Matteo Renzi, Fulvio Giuliani, Pierluigi Diaco e Giusi Legrenzi, conduttori della trasmissione d'informazione Non Stop News, in onda ogni mattina su Rtl 102.5 e in Radiovisione sul canale 36 del Dt e sul 750 di SKY.

 

"La vicenda in sé  non è importante per i denari che mancano"- risponde Renzi, ospite in diretta su Rtl 102.5- "Questo  problema è tutto dei Cinque Stelle che da sei o sette anni  ci fanno la morale  e ora hanno a che fare con truffe  evidenti  e acclarate: Insomma si sono presentati come diversi dagli altri e ora dimostrano invece di  essere uguali a  tutti gli altri. Ma, voglio sottolineare che il  problema non  è tanto chi fa il rimborso,  poi lo cancella e frega i soldi. Il problema è che,  nel Movimento Cinque Stelle, non si sa più chi è il candidato.

 

Ogni giorno, Di Maio dice che un candidato  non è più spendibile ma il problema è che sulla scheda elettorale ci sono ancora quei nomi. Allora un cittadino che vuole votare Cinque Stelle e si ritrova i nomi degli scrocconi sulla scheda, non può andare dietro ai tweet per sapere se quel candidato è ancora valido. Di Maio farebbe bene a togliersi questo dente e dire, una volta per tutte,  chi non è candidabile. 

 

renzi porta a porta

Altrimenti, danno l'idea di considerare gli italiani, come ha detto  Di Battista, un popolo di rincoglioniti.Ma noi non siamo un popolo di rincoglioniti. Anche noi del Pd abbiamo avuto problemi ma abbiamo anche mandato in carcere uno di noi che ha sbagliato, con un voto in Parlamento e senza fare i moralisti.  Ecco, secondo me, i Cinque stelle devono dire chi può essere degno di fiducia. Non hanno mantenuto la promessa di diversità, sono diventati un'arca di Noè che tiene insieme riciclati  scrocconi, truffatori"

 

"Come vive il trattamento che le hanno riservato i suoi ex- alleati, ne soffre?", chiedono ancora i conduttori.

"In politica gente che sa dire grazie ce n'è poca- risponde Renzi- "Io sono stupito di chi mi elogiava ben oltre i meriti, quando tutto andava bene, e che oggi mi insulta oltre i demeriti, ma io dico chi se ne frega degli irriconoscenti. Io faccio politica non per un fatto personale ma per  i cittadini. Io vorrei superare questa logica dell'odio e del rancore. E' impressionante questa carica d'odio che cresce. Darei un messaggio a tutti, diamoci una regola e, se qualche politico non sa cos'è la riconoscenza, dico è un sentimento della vigilia"

beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale

 

 Sulla flat-tax, Renzi dice " Quanto costa e chi ne paga le conseguenze? Per abbassare le tasse a tutti,  infatti occorrono determinati investimenti. La flat tax vale tra gli 80 e i 100 mld di euro. In passato il centro destra ci ha provato, il problema è che il provvedimento lo pagherebbero il ceto medio e i più poveri  che sarebbero colpiti dai tagli ai servizi  pubblici che servono per finanziare la flat-tax che, quindi, gioverebbe solo ai più ricchi. Io voglio abbassare le tasse alle famiglie , alle partite Iva, l'idea di una sola aliquota al 23 % è irrealizzabile e impraticabile e la lascio a chi crede alle favole".

 

 Sulla Buona Scuola che tanto ha scontentato gli insegnanti, Matteo Renzi dice" La Buona Scuola non ha funzionato del tutto, non abbiamo fatto tutto bene. Ma sono felice perché, finalmente,  ci sono i denari sulla scuola" .

 

E qui c'è un simpatico siparietto perché Renzi racconta a Pierluigi Diaco, Giusi Legrenzi e Fulvio Giuliani di aver ricevuto, pochi istanti prima,  un sms dalla moglie Agnese (insegnante, ndr) che lo sollecita a essere più concreto nel rispondere:  "Agnese mi ha scritto di spiegare bene cosa faremo per la scuola, lei è insegnante ed è attenta al tema. Io dico che dobbiamo investire sull'edilizia scolastica e fare meglio l'alternanza" " Ma, ci dica, lei qualche volta rimpiange di non aver ascoltato i consigli di sua moglie, avrebbe fatto meno errori in politica?" -gli chiedono ancora.

 

DI MAIO DI BATTISTA

"L'errore che ho fatto e mi rimprovero"- risponde Renzi-" è quello di non essere stato abbastanza concreto nel comunicare ciò che facciamo".  Sullo scenario post elettorale, e su l'eventualità di una larga intesa se non ci sarà maggioranza dopo il voto,  su cui viene sollecitato dai conduttori, poi il segretario del Pd dice: " Non possiamo stare con gli estremisti,  che non possono far parte del governo.  Detto questo la responsabilità di ciò che accadrà il giorno dopo il 5 marzo  è del Presidente della Repubblica, perchénon è passato il referendum,  perché se fosse passato avremmo avuto,  la sera stessa,  la certezza di chi andava al governo. Macron, in Francia, governa con il 23%. 

 

Su Berlusconi, lui ha scelto di fare un accordo con Salvini e la cosa è abbastanza sorprendente. Mi spiego e faccio un esempio:  Salvini che qualche giorno si è scagliato contro Erdogan  si è dimenticato che Berlusconi in Italia è il miglior amico di Erdogan ed era testimone di nozze di sua figlia. Il fatto che l'alleanza l'abbiano fatta  Berlusconi e Lega  vuol dire che Berlusconi guarda là in quella direzione e va bene così per noi, non abbiamo neppure più il problema di D'Alema"

 

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