MA CHE BEL CASELLO… – PER IL NUOVO AD DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA, ARRIGO GIANA, È L’ORA DI TRATTARE CON IL TESORO E CON IL MINISTERO DEI TRASPORTI PER IL PIANO ECONOMICO DA 29 MILIARDI – IL NODO È QUELLO DELLE TARIFFE: PER LIMITARE AL 2,5% L'INCREMENTO ANNUALE, SARÀ NECESSARIO CHIEDERE ALLA COMMISSIONE UE UN ALLUNGAMENTO DELLA CONCESSIONE DI 8 ANNI – LA PARTE PIÙ DIFFICILE PER GIANA SARÀ LA TRATTATIVA CON PALAZZO CHIGI: IL CAPO DI GABINETTO, GAETANO CAPUTI, È CONVINTO CHE LE PRETESE SUI DIVIDENDI DEI FONDI AZIONISTI DEL GRUPPO, BLACKSTONE E MACQUARIE, SIANO TROPPO ESOSE...
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Entra nel vivo la trattativa sul nuovo Pef (Piano economico e finanziario) che Autostrade per l'Italia (Aspi) deve presentare per sbloccare gli investimenti dei prossimi anni. Dopo un primo confronto in cda ora il nuovo ad Arrigo Giana ha messo a punto un piano che dovrà ricevere il via libera del Mit (Ministero per le Infrastrutture), del Mef e di Palazzo Chigi.
Il piano prevede circa 29 miliardi di investimenti entro la fine della concessione (al momento fissata al 2038) nei quali sarebbe incluso il passante di Bologna mentre rimane qualche incertezza riguardo la Gronda di Genova.
Per limitare al 2,5% l'incremento annuale delle tariffe, livello superiore all'inflazione programmata, sarà però necessario chiedere alla Commissione Ue un allungamento della concessione di 8 anni. E anche introdurre un valore di subentro (la cifra che pagherà chi entrerà a fine concessione) pari a 1,6 volte il margine operativo lordo (Ebitda) ottenuto nel periodo.
[...] l'intenzione di Giana sarebbe quella di proporre una prima fase del Pef della durata di quattro anni in cui le tariffe salgano del 2,5% e poi un periodo successivo in cui le stesse potranno essere aumentate anche ben oltre questa soglia.
Questo piano al momento vedrebbe allineati gli azionisti di Aspi (Cdp con il 51% e i due fondi infrastrutturali Blackstone e Macquarie con il restante 49%).
[...]poi, se anche i due ministeri competenti saranno d'accordo occorrerà discutere il tutto a Palazzo Chigi. Qui il terreno sarà più accidentato perché il capo di gabinetto, Gaetano Caputi, dai primi sondaggi, sembra molto scettico sulla possibilità di ottenere dalla Ue una proroga della concessione. E più in generale ritiene, spalleggiato dal presidente di Aspi Nino Turicchi, che le pretese di remunerazione dei fondi siano troppo esose.
Tanto da aver studiato diverse possibilità tra cui l'uscita dei fondi o il richiamo delle concessioni. Dal canto loro Blackstone e Macquarie difendono le condizioni stabilite al momento del loro ingresso in Aspi nel 2022 e accettate dalla Cdp sotto la guida di Fabrizio Palermo e che prevedevano una distribuzione di dividendi fino al 100% della cassa disponibile dopo gli investimenti.
Antonino Turicchi - Giancarlo Giorgetti
Ora con il piano Giana questa erogazione si ridurrebbe al 65% ma con pedaggi che si potranno spingere anche oltre il 2,5%. [...]


