
“AVREI INSISTITO PIÙ SULLA SANITÀ, UN PO’ MENO SULLA PALESTINA. CON TUTTO IL RISPETTO PER LA FLOTILLA, SI VOTAVA SU SENIGALLIA” – RENZI AFFONDA IL COLPO SULLA MANCANZA DI VISIONE STRATEGICA E CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE DEL CAMPO LARGO SCONFITTO NELLE MARCHE MA DIFENDE SCHLEIN CHE CONTINUA A PERDERE VOTI (MENO 40MILA RISPETTO AL 2024) – ELLY VOLA IN CALABRIA CON BERSANI E TRIDICO E RIMANDA I BILANCI A NOVEMBRE – PERCHE’ DOPO LE REGIONALI OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE – DAGOREPORT
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Giovanna Vitale per repubblica.it - Estratti
Il duello fra Matteo Ricci e Francesco Acquaroli è andato peggio delle attese. Otto punti di distacco che smentiscono il più pessimistico dei pronostici, raccontato alla vigilia come un combattuto testa a testa. Invece: non c’è stata partita. Né fra le coalizioni e neppure fra le due principali forze di maggioranza e opposizione.
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E pur arretrando moltissimo in rapporto alle Europee (-28%, -60mila voti) ha comunque incassato un lusinghiero 27,4%. Lasciando il Pd cinque punti sotto: calato sia sul 2020 (-18%) sia sul 2024 (-23,9%, pari a -40mila voti). Con un di più ad allarmare. Anche i 5S, già storicamente penalizzati nelle competizioni locali, hanno fatto flop: -54.7%, -34mila voti rispetto al 2020; -35%, ossia 15mila voti sul giugno dell’anno scorso. E a poco serve il crollo della Lega, visto il boom di FI. Il saldo resta negativo.
«Nelle Marche il centrodestra si è consolidato, il campo largo si è ristretto», sentenzia l’istituto Cattaneo.
Ma non c’è tempo per l’analisi dei flussi, adesso, Né per la resa dei conti. Lo dice finanche Matteo Renzi, a suo agio nei panni dell’avvocato di Schlein: «Chi mette in discussione il campo largo evidentemente non vedeva l’ora di litigare. Trovo insopportabile che quando si vince è merito del candidato e quando si perde è colpa del segretario del Pd». Deciso a puntare il dito contro la campagna elettorale. Che non ha convinto gli indecisi né gli astensionisti. «La sconfitta è stata netta ma non drammatizzerei», spiega il capo di Iv: «Però avrei insistito più sulla sanità, il costo della vita, l’economia, un po’ meno sulla Palestina. Con tutto il rispetto per la Flotilla, si votava su Senigallia».
Battuta che non dissipa l’amarezza. Da archiviare in fretta.
C’è da tirare la volata a Pasquale Tridico, alle prese con un’altra impresa al limite: strappare la Calabria all’uscente Roberto Occhiuto. Schlein ieri è sbarcata a Crotone, insieme a Pier Luigi Bersani. Obiettivo: mobilitare gli elettori per evitare il bis marchigiano, con l’affluenza inchiodata al 50% che ha colpito soprattutto i progressisti. «Andate a votare, è importante per la democrazia, a prescindere da chi sceglierete», esorta la leader dem.
«Siamo qui per convincere anche chi purtroppo ha perso fiducia che il voto cambi qualcosa, invece cambia tanto. Penso soprattutto a quella ragazza che a Vibo Valentia quasi in lacrime mi ha detto: “Guardatevi intorno, tutti i miei compagni di scuola sono andati via, come ho fatto io, metteteci in condizione di tornare”. Per questo», conclude Schlein, «proponiamo il salario minimo e politiche che creino buona occupazione e buona impresa qui in Calabria».
Non sarà facile. Pure stavolta i pronostici non sono rosei. Ma lei ha il dovere di provarci. Sfidando a viso aperto l’avversaria di sempre. Su un tema ormai diventato cavallo di battaglia: la sanità. «Meloni ci attacca, ma il problema non siamo noi che andiamo negli ospedali. Sono i medici e gli infermieri che se ne vanno dagli ospedali calabresi. Hanno avuto 4 anni e oggi vengono a promettere le stesse identiche cose che non hanno fatto in 4 anni». Manca poco. Il 2-0 si può ancora evitare.
conte renzi schlein
matteo renzi elly schlein
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