“BAMBINI ALL’INFERNO” - LA CHIESA ORTODOSSA RUSSA DÀ L’ENNESIMO, VERGOGNOSO, ESEMPIO DELLA SUA DIPENDENZA DA PUTIN - L’ARCIPRETE CHAPLIN SANCISCE CHE I BIMBI SOVIETICI ADOTTATI DAGLI AMERICANI “HANNO LA STRADA SPIANATA VERSO GLI INFERI, VISTO CHE NON AVRANNO UNA VERA EDUCAZIONE CRISTIANA” - PER QUESTO, LA LEGGE CHE IMPEDISCE LE ADOZIONI DAGLI USA SALVERÀ MOLTE ANIME - TUTTO CIÒ IN UN PAESE CON 645MILA ORFANI…
Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera"
I bambini russi adottati da stranieri potranno pure salvarsi dalla situazione catastrofica nella quale versano gli orfanotrofi e, in generale, l'assistenza all'infanzia abbandonata. Ma non entreranno nel regno di Dio. Questa sembra essere una delle principali motivazioni dietro alla scelta della Chiesa ortodossa di appoggiare in pieno la legge che ha bloccato per ritorsione verso gli Stati Uniti le adozioni da parte di cittadini americani.
Almeno stando a quanto ha affermato esplicitamente padre Vsevolod Chaplin, responsabile del patriarcato russo per i rapporti con la società . Il discorso che l'illustre prelato ha fatto all'agenzia Interfax non fa una piega: i bambini adottati da famiglie straniere e quindi non solo americane, si trovano nella maggioranza dei casi «nell'impossibilità di avere una educazione cristiana vera». Per loro, quindi, ci sarà «l'allontanamento dalla Chiesa e dalla via che porta alla vita eterna nel regno di Dio».
Una posizione che non sembra isolata, anche se ufficialmente il patriarcato considera «sorelle» le altre Chiese cristiane, soprattutto quella cattolica. Appena prima di Natale, padre Daniil, priore del monastero Nuova Gerusalemme, vicino Mosca, ha risposto su Internet alla domanda di un fedele: «Non so se i cattolici si salveranno o meno; ma se io tradisco la fede ortodossa, sicuramente finirò male».
La legge varata dalla Duma avrà come effetto quello di salvare migliaia di anime innocenti? Molti ne dubitano, vista la situazione.
Intanto ricordiamo che i deputati hanno voluto con il divieto rispondere al Parlamento di Washington che ha varato misure restrittive (niente visti, blocco di eventuali fondi in Usa) nei confronti dei funzionari russi colpevoli di aver portato nel novembre 2009 alla morte in carcere l'avvocato Sergej Magnitsky, che aveva denunciato la loro corruzione.
Dunque, visto che era assai improbabile riuscire a danneggiare funzionari Usa non concedendo visti per la Russia o bloccando loro conti in banche di Mosca, si è optato per la norma sugli orfani. Una norma che molti in Russia definiscono autolesionista, per non dire suicida, anche se il responsabile dei problemi dell'infanzia presso il presidente ha chiesto di bloccare tutte le adozioni estere. Contro la decisione della Duma domenica scorsa sono scese in piazza migliaia di persone.
Gli orfani, o comunque i bambini senza genitori (anche se vivi), costituiscono un dramma di proporzioni apocalittiche. Secondo i dati forniti ieri dal vicepremier Olga Golodets (in un incontro volto a incoraggiare i russi ad adottare orfani), i bambini senza genitori sono in totale più di 654 mila. Nel 1945, dopo una guerra durante la quale l'Urss ebbe più di 20 milioni di morti, gli orfani erano, secondo Novaya Gazeta, 678 mila. Nel solo 2011, 4.500 genitori sono stati processati per aver commesso crimini contro i figli.
La maggior parte dei ragazzi abbandonati tirano avanti in qualche modo con l'aiuto di qualche famiglia, ma 128 mila di loro sono in attesa di adozione. I russi fanno poco, anche perché molti di questi bimbi, abbandonati a loro stessi in strutture fatiscenti, sono classificati come minorati mentali. Anche per questo in tutta la Russia ci sono solo 18 mila famiglie pronte ad accoglierli. Moltissimi orfani andavano all'estero: solo negli Usa centomila negli ultimi anni.
Ma ora non più. Alcuni sostenitori della legge hanno affermato che in America molti bambini rischiavano addirittura di diventare spie contro il proprio Paese. E poi c'è la questione della salvezza della loro anima, alla quale la Chiesa ortodossa tiene enormemente.






