fitto berlusconi

BUIO FITTO IN FARSA ITALIA - IL BANANA (COME AL SOLITO) SI SMENTISCE DA SOLO: “MAI DETTO CHE SALVINI SARÀ IL NUOVO LEADER, È UNO DEI POTENZIALI” - FITTO A PALAZZO GRAZIOLI: “NÈ FORZA RENZI NÉ FORZA SALVINI”. PURTROPPO PER LUI, NEANCHE FORZA FITTO

1. BERLUSCONI: MAI DETTO SALVINI NUOVO LEADER, MA UNO DEI POTENZIALI

BERLUSCONI  SALVINIBERLUSCONI SALVINI

(LaPresse) - "Le mie parole su Salvini sono state strumentalizzate, non ho mai detto che lui è il futuro leader, ho solo detto che è uno dei potenziali leader". Così, secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi ha risposto al duro attacco di Raffaele Fitto, nel corso del comitato di presidenza del partito. L'ex governatore infatti avrebbe sostenuto, dopo le parole del Cav di ieri: "Se c'è qualcuno più bravo, sono pronto a farmi da parte, ma non puoi indicare come centravanti della tua squadra uno che non è del tuo partito".

 

 

2. FITTO: NÉ FORZA RENZI NÉ FORZA SALVINI, NON SIAMO GREGARI

Ansa.it

 

Né Forza Renzi, né Forza Salvini. Non possiamo essere sempre gregari. E' quanto ha sottolineato, raccontano alcuni presenti, l'europarlamentare Raffaele Fitto al comitato di Presidenza in corso a Palazzo Grazioli. Fitto ha parlato di una linea politica strana adottata dagli azzurri, tale da confondere gli elettori di FI.

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

 

E' invece indispensabile un rilancio su temi e contenuti a partire dall'economia. FI è apparsa o troppo schiacciata sul governo Renzi o troppo aggressivi ma così confondiamo i nostri elettori. C'è troppa 'renzologia' e troppa 'salvinologia', commentiamo l'attività degli altri anziché essere protagonisti, ha spiegato Fitto secondo il quale il modello organizzativo del partito è un problema grandissimo.

 

Poi ancora: Serve uno choc organizzativo in FI, bisogna rimettere tutto in mano agli elettori per avere una partecipazione, avrebbe sottolineato, secondo alcuni presenti, Fitto al comitato di Presidenza di FI. Il tema delle primarie è stato posto da mesi perché, in caso contrario, saranno gli alleati di FI nel centrodestra a trascinare il partito alle primarie, avrebbe osservato Fitto.

 

Fitto, in un passaggio del suo intervento al comitato di presidenza, avrebbe detto che il patto del Nazareno va bene, ma bisogna mantenere la schiena dritta.

 

Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

Netta chiusura da parte di Ncd all'ipotesi lanciata ieri da Berlusconi di Salvini nuovo leader del centrodestra. Alfano sbarra la porta: 'Sì a una coalizione anti-sinistra, ma senza la Lega. Una squadra con Salvini goleador non vince'. Il leader del carroccio da parte sua ringrazia il Cav 'per gli attestati di stima' che considera un segnale di 'interesse per il nostro progetto politico che non cambiamo'. Da Forza Italia Fitto nega l'addio ('Ho già rinnovato la tessera') e chiede 'primarie per tutti, anche per Berlusconi'.

 

"Vogliamo fare la parte di un centrodestra riformatore: cambiare l'Europa, dare sicurezza ai nostri cittadini, difendere le donne. Una squadra con Salvini goleador è squadra che non vince. Gli elettori di centrodestra non vogliono la Lega vincente in un centrodestra perdente". Lo dice il leader di Ncd Angelino Alfano a Rtl 102.5. "Una squadra di centrodestra che vince non raccoglie solo il voto di protesta, ma ha una proposta di governo seria per l'Italia", conclude il ministro dell'Interno.

Brunetta Salvini foto Lapresse Brunetta Salvini foto Lapresse

 

"Per il futuro ci stiamo a fare un'unione delle forze alternative alla sinistra, ma con Matteo Salvini non vado d'accordo, lui vuole uscire dall'euro e tornare alle frontiere della Seconda guerra mondiale. La Lega ha vinto in Emilia Romagna, ma con un centrodestra perdente che ha ottenuto il peggior risultato di sempre": così Alfano a margine di un incontro della Confcommercio.

 

"Fanno piacere i complimenti di Berlusconi ma, rimanendo in campo calcistico, se non ci sono squadra e schemi, anche se hai Maradona, non vai da nessuna parte". Lo afferma Matteo Salvini nel corso di un'intervista all'ANSA, commentando "l'offerta di guidare l'attacco del centrodestra" da parte di Silvio Berlusconi.  "Alfano, per me, può stare soltanto in panchina. Ma non perché lo dico io: si è messo in panchina da solo. Io costruisco un'alternativa a Renzi, non posso farlo con chi fa parte del governo Renzi", ha detto ancora il segretario della Lega Nord commentando le parole del leader di Fi Silvio Berlusconi sulla nascita di un nuovo polo di centrodestra da opporre a Matteo Renzi.

 LEGGI L'INTERVISTA

 

Fitto, io non voglio l'oro di Mosca, ma scelte elettori

salvini maglietta putinsalvini maglietta putin

"Io non preferisco nessun oro, (né di Putin né di Berlusconi, ndr). Vorrei che le scelte venissero fatte dai nostri elettori che si sono allontanati. Io penso che un partito si deve finanziare e che, se si dà la prospettiva politica, di futuro per un partito politico, ci possa essere anche tanta gente che sia disponibile a sostenerlo. Se non c'è una prospettiva futura evidentemente diventa difficile. Quindi mi concentrerei di più sui sistemi di sostegno che ci sono all'interno del nostro paese". Lo afferma Raffaele Fitto di Forza Italia a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. Niente oro di Mosca quindi? (Salvini che come Marine Le Pen vuole l'oro di Mosca, di Putin, ndr). "Per quanto mi riguarda assolutamente no".

 

Polverini, Berlusconi è capace di sintesi, non è problema

salvini e putinsalvini e putin

"Berlusconi intercetta ancora il 15% del consenso, non rappresenta in nessun modo un problema per noi anzi é ancora la persona capace di fare una sintesi. Il problema vero è provare a mettere insieme Salvini con Alfano e su questo punto ancora una volta ieri Berlusconi ha fatto un grande passo in avanti". Così Renata Polverini(Fi) intervenendo ad Agorà Rai. "Salvini in questo momento rappresenta un'opportunità per tutto il centrodestra ed é utile provare a mettere insieme un programma che possa far riconoscere tutti. Sicuramente, in questo momento, Salvini é in grado di parlare alla pancia delle persone, su alcuni temi siamo d'accordo come ad esempio l'abrogazione delle Legge Fornero sulle Pensioni.

 

 Ha però posizioni troppo dure rispetto alle politiche sull'immigrazione e sull'euro mentre Forza Italia é convinta sia necessario sostenere una battaglia forte in questa Europa piuttosto che uscirne. Credo quindi che, prima di tutto, sia necessario lavorare su un programma dopodiché chi ha maggiori chances deve essere messo in campo. In questo momento, sia Salvini sia altri autorevoli esponenti di Forza Italia possono concorrere ad una competizione sulle primarie e ieri non ho sentito dire da Berlusconi che non ci saranno", conclude.

polverini ravetto carfagna all ufficio di presidenza forza italia polverini ravetto carfagna all ufficio di presidenza forza italia

 

Ravetto, leadership? Prematuro, ma Salvini ci sa fare

"Parlare di leadership è piuttosto prematuro ma devo riconoscere che Salvini ci sa fare". Lo ha dichiarato Laura Ravetto ad Agorà Rai 3. "Finché non sappiamo come sarà fatta questa legge elettorale parlare di queste cose è a mio avviso prematuro, però dal risultato del voto quello che possiamo dedurre è che su alcuni temi anche noi di Forza Italia dobbiamo insistere di più, e questi temi sono sicuramente tasse e immigrazione", ha poi concluso.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”