bersani renzi

BANDIERA ROTTA - IL PD DI RENZI STA CON L’ESTABLISHMENT, NOI CON IL POPOLO – BERSANI RIACQUISTA LA FAVELLA: NON PARLAVO ALLA CAMERA DA 3 ANNI, I RENZIANI NON VOLEVANO – E DICE “COSE DI SINISTRA”, COME MINACCIARE GENTILONI: NON SOSTENIAMO IL GOVERNO AD OGNI COSTO, DEVE CAMBIARE LA MANOVRA

 

Goffredo De Marchis per la Repubblica

 

Onorevole Bersani, crede davvero a un' alleanza con Grillo?

BERSANI E GRILLO BERSANI E GRILLO

«Fesserie. Sa chi le dice? Quelli che fanno finta di non capire. Gli stessi che pensano a una union sacrée dei responsabili contro i populisti. Senza rendersi conto che così si preparano a costruire non un' autostrada ma un aeroporto dove partono i Jumbo per la vittoria dei 5stelle».

 

Chi sono per lei i grillini?

«Vuole che le dica che sono demagogici? Lo sono. Opportunisti? Sì. Se la cantano e se la suonano? Sì. Sono solipsisti? Sì. Hanno la suggestione autoritaria della democrazia diretta? Ancora sì. Ma perché sono al 30% nei sondaggi? Dobbiamo chiedercelo. Perché tanta gente, anche di sinistra, li vota? Perché non sono solo quella roba lì. E chi mi fa la predica, chi afferma che sarei succube dei 5stelle è riuscito a togliere terreno a Grillo in questi anni? Non direi. Sono calati o sono cresciuti? Se il centrosinistra non fa il suo mestiere non perda tempo a dare dei populisti al Movimento 5stelle. Gli porta solo altra acqua. Vuole un esempio?».

BERSANI NON VOTA L' ITALICUMBERSANI NON VOTA L' ITALICUM

 

Certo.

«La prossima settimana si vota la legge sulla concorrenza. Farmaci: il Pd vuole bloccare la liberalizzazione della fascia C e consentire l' ingresso del capitale in un settore protetto. Energia: il Pd punta a superare l' acquirente unico, oltre 20 milioni di utenze, in una forma che crea un' ottima occasione per qualche azienda e un rischio serio per i piccoli consumatori. I 5stelle sono contro questi provvedimenti e faccio fatica a dar loro torto, tanto più nel decennale delle lenzuolate sulle liberalizzazioni. Un partito che fa queste proposte sul farmaco e sull' acquirente unico è un partito che mostra di stare con l' establishment. Come stupirsi allora se tanta gente che si ritiene di centrosinistra va da un' altra parte?».

BERSANIBERSANI

 

Non nota un certo imbarazzo, anche nel suo nuovo partito Mdp, per queste posizioni?

«A me è chiarissimo che M5S così com' è adesso non porta l' Italia da nessuna parte, ne sono preoccupato. Ma cerco di capire come impedire che finisca così. E ai renziani che mi prendono in giro dicendo che cerco un dialogo sulle scie chimiche rispondo: cerco un dialogo sui farmaci e sull' energia. I problemi degli italiani. Le persone normali hanno capito bene quello che voglio dire. Alle nostre iniziative ne incontro tanti che hanno già votato 5stelle. Te lo dicono in faccia».

 

Le manca il Pd?

« Mi sento molto più libero. Ieri sono intervenuto in aula sul fine vita. Erano tre anni che non parlavo a Montecitorio».

 

Come mai?

«Nessuno me l' aveva chiesto. Ma forse non ci sento bene...».

 

VASCO ERRANI BERSANIVASCO ERRANI BERSANI

Non ha rimpianti?

« No. Anzi. Mi rimprovero di aver fatto troppi sforzi per rimanere. Non è stata una scissione. La nostra gente era già scissa. Ho cercato di far intendere cosa stava accadendo, ma era impossibile parlare. E allora, come diceva Berlinguer, quando non sai cosa fare fai quel che devi. Il Pd di Renzi non è in condizione di animare le risorse del centrosinistra, anzi è respingente. Senza muovere quelle risorse, civiche, morali, culturali, vincerà una destra incombente.

 

<Noi di Articolo uno non bastiamo anche se non sarà poco quello che raccoglieremo, vedrete. Ma dobbiamo portare quello che abbiamo in un campo più vasto. Chi si riconosce nel centrosinistra, da qui al 2018, faccia qualcosa, ci dia una mano a creare un terreno comune. Il Pd purtroppo non è in grado di affrontare la bisogna perché pretende di riassumere tutto il centrosinistra nel partito e il partito nel capo: è una drammatica illusione pensare che sarà Renzi a fermare certi fenomeni ».

 

Voterete la manovrina e il Def?

BERSANI RENZIBERSANI RENZI

«Abbiamo tutta l' intenzione di garantire il percorso del governo Gentiloni, ma lo misureremo sulle proposte e presenteremo le nostre. Il premier deve realizzare che c' è una forza che ha un certo numero di parlamentari che non è nel governo, ma è nella maggioranza».

 

Significa?

«Che le intenzioni ci sono, ma non a tutti i costi».

 

È una minaccia?

«È la richiesta di correzioni equilibrate. Mi aspetto per esempio che Gentiloni convochi un tavolo con i nostri capigruppo. Mi sembra il minimo. E che dica la verità sull' economia agli italiani ».

 

Quale verità?

paolo gentilonipaolo gentiloni

«Che con Renzi e con tassi bassissimi è aumentato il debito pubblico e sono diminuiti gli investimenti. Un caso singolare, per usare un eufemismo, forse unico. La nostra idea è concentrare ogni sforzo sugli investimenti seguendo una sequenza logica: gli investimenti danno lavoro, il lavoro dà consumi, solo i consumi danno motivo ai privati di investire. Aggiungo: fedeltà e progressività fiscale».

 

Condivide il taglio al costo del lavoro?

«Gli sgravi piacciono ma portano anche punti interrogativi. Un conto è l' effetto annuncio, un altro sono i risultati. Come il Jobs act. I dati dimostrano che gli investimenti avrebbero fatto crescere il Pil molto più della decontribuzione. Dare fiducia va bene, ma la fiducia ha bisogno di risultati concreti. Non è che se tutti soffiamo si alza il vento».

 

RENZI FONZIE _bigRENZI FONZIE _big

L' ultima volta Renzi ha detto che voi scissionisti siete solo in cerca di poltrone che non avrete.

«Ci rivolgeremo a Poltrone e Sofà, gli artigiani della qualità».

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...

antonio tajani edmondo cirielli

FLASH – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO. IL SEMOLINO DELLA FARNESINA TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO GOVERNATORE, FRATELLI D’ITALIA SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA, STORICO FORTINO AZZURRO. NEL 2020 QUANDO DE LUCA STRACCIÒ CALDORO (FINÌ 68,5% A 19,1%), I DUE PARTITI DI CENTRODESTRA ERANO APPAIATI: FDI AL 5,9% E FORZA ITALIA AL 5,1%...

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…

roberto vannacci - giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI OSSERVERÀ CON MOLTA ATTENZIONE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TOSCANA, LA PROSSIMA SETTIMANA. NON PERCHÉ SPERA DI STRAPPARE LA REGIONE ROSSA AL CENTROSINISTRA (LA VITTORIA DI GIANI È QUASI CERTA), QUANTO PIUTTOSTO PER “PESARE” LA LEGA DI SALVINI – LA TOSCANA È DIVENTATA TERRA DI CONQUISTA DELLE TRUPPE DEL FASCIO-LEGHISTA VANNACCI. DAL NUMERO DI VOTI CHE PRENDERÀ L’EX PARA' DELLA FOLGORE DIPENDONO LE SORTI DI SALVINI ALLA GUIDA DEL CARROCCIO, E DI CONSEGUENZA IL FUTURO DEL GOVERNO CHE SENZA L'8% DELLA LEGA NON REGGE NON SUPERANDO IL 40%  – FIN QUANDO LA STATISTA DELLA SGARBATELLA NON HA DAVANTI I NUMERI DELLA REALE CONSISTENZA DEL FU TRUCE DEL PAPEETE, CONTINUERA' A SCHIERARSI CON TRUMP E NETANYAHU PER COPRIRSI A DESTRA DALLE MATTANE DEL "CAPITONE" (SI SA CHE GLI ANIMALI FERITI SONO I PIU' PERICOLOSI...)...