SUPERCASTA BANKITALIA - VISCO (NEL MIRINO DEL PD PER LO STIPENDIO DA 495MILA EURO) FA INFURIARE I RENZIANI: METTE IN TASCA A MILLE DIRIGENTI UNA CARTA DI CREDITO CON PLAFOND MENSILI DA 7.500 A 10.000 EURO PER CAFFÈ, PRANZI, LIBRI E GIORNALI

Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

 

ignazio visco ignazio visco

La polemica del Partito democratico sullo stipendio del governatore della Banca d’Italia potrebbe essere alimentata dall’ultimo appalto di via Nazionale. I parlamentari Pd di rito renziano nei giorni scorsi hanno chiesto a Ignazio Visco di tagliarsi lo stipendio, fissato a 495mila euro.

 

E quando scopriranno che lo stesso governatore sta per mettere in tasca ai dirigenti di Bankitalia carte di credito «aziendale» per spendere, più o meno liberamente, fino a 10.000 euro al mese a testa,  andranno senza dubbio su tutte le furie. L’indignazione democrat, ispirata alla lotta anti casta e alla rottamazione targata Matteo Renzi, salirà alle stelle. 

 

IGNAZIO VISCO IGNAZIO VISCO

La novità sulle spese con carta di credito assicurate agli sceriffi della vigilanza bancaria spunta dai documenti relativi a una gara indetta da palazzo Koch. L’istituto centrale cerca un fornitore, appunto, per carte aziendali: fino a 1.000 tessere, rivela il bando. Il valore dell’appalto è modesto, circa 125mila euro per sei anni. Sono altre, in effetti, le cfire di rilevo contenute nel «disciplinare di gara», destinato a scatenare la furia del Pd.

 

Andiamo con ordine. Le carte, come accennato, saranno al massimo 1.000 e sono per dirigenti e funzionari di Bankitalia. «Il massimale mensile di spesa è pari a euro 7.500» si legge ancora nei documenti, mentre «per un numero limitato di carte (circa 50) il massimale è pari a 10.000».

 

Calcolatrice alla mano, vuol dire che la carta standard consente di spendere 90.000 euro l’anno; la carta top, riservata all’altissima dirigenza, ben 120.000. Ad assicurarsela, probabilmente, oltre a Visco, saranno tutti gli altri membri del direttorio: il dg Salvatore Rossi (stipendio annuo 450.000 euro) e i suoi tre vice Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini e Valeria Sannucci (stipendio annuo 315.000 euro). 

 

bankitaliabankitalia

In totale, il (teorico) plafond di spesa delle carte di credito di palazzo Koch sarà di oltre 90 milioni di euro (85,5 milioni per le carte base, 6 milioni per le 50 top). Una cifra non irrilevante sul bilancio di via Nazionale. Tanto per capire di che si tratta, Bankitalia (i dati sono relativi al 2013) ha quasi 7.000 dipendenti e paga stipendi per complessivi 599 milioni di euro. 

 

Ma cosa possono acquistare i dirigenti di Bankitalia a cui sarà assegnata una carta «aziendale»? Le spese (di servizio) ammesse sono elencate negli stessi documenti relativi all’appalto per la fornitura delle tessere di plastica.

 

Sono divise in quattro categorie: «a) spese di rappresentanza (colazioni di lavoro, piccole consumazioni), con esclusione di quelle alberghiere e di viaggio; b) spese per l’acquisto di carburante o comunque connesse con la gestione dei veicoli aziendali in itinere; c) acquisto di libri e pubblicazioni, anche via rete; d) spese per l’acquisto di beni durevoli e di consumo di valore contenuto». Facciamo un esempio: se si prende in considerazione la carta con tetto di spesa da 10.000 euro, significa che un dirigente avrà a disposizione (considerando 26 giorni al mese) quasi 400 euro giornalieri per caffè, pranzo, benzina, giornali, libri e poco altro. Come direbbe Carlo Verdone: «Abbastano». twitter@DeDominicisF

 

BANKITALIABANKITALIA

2 - LA REPLICA DI BANKITALIA E IL SOSPETTO DI LIBERO ("INTEGRAZIONI SURRETTIZIE DI STIPENDIO?")

Salvatore Rossi - Direttore generale Bankitalia su Libero Quotidiano

 

Caro Direttore, Le scrivo a proposito dell'articolo di De Dominicis "Carte da 10.000 euro al mese a Bankitalia", pubblicato oggi su Libero. Il Suo giornale ogni tanto ci fa le pulci andando a guardare sul nostro sito le notizie sui bandi da gara che indiciamo. Benissimo, è una delle funzioni della libera stampa. Non solo non me ne dolgo, ma vi ringrazio, ci siete di sprone a moltiplicare attenzioni e cautele, che non sono mai abbastanza in queste cose.

 

SOLDI EUROSOLDI EURO

Tuttavia l'articolo odierno mi pare il frutto di un equivoco, che vorrei provare a chiarire. È vero che mettiamo a gara un servizio di carte di credito "aziendali" per alcuni nostri dipendenti. Ma si tratta del rinnovo di alcune carte già in essere, che servono a pagare spese (in media 200.000 euro l’anno complessivamente, non i 90 milioni calcolati nell’articolo) in larga prevalenza del tipo: carburante per le scorte valori, acquisto di stampanti, e cose simili.

 

L'equivoco sta nel fatto che se Banca d'Italia da a undipendente una carta di credito con un massimale di 10.000 euro non gli sta anche dando carta bianca perchése li spenda tutti a piacimento, in aggiunta a quanto altrimenti spenderebbe. Ogni spesa per compiti di lavoro, anche la più minuta, deve essere giustificata e autorizzata separatamente, che si usi o no la carta di credito, la quale non aggiunge nulla alle spese complessive. Naturalmente tutto questo sta scritto nei nostri regolamenti interni, non avrebbe avuto senso riportarlo nel bando di gara. La ringrazio per l'attenzione che vorrà riservare a questa mia.

 

renzi porro virusrenzi porro virus

(f.d.d. per Libero QuotidianoNon c'era l'intenzione di far credere ai nostri lettori che dietro le carte di credito si celino surrettizie integrazioni di stipendio ai dirigenti della Banca d'Italia. Quello che il dottor Rossi puntualizza - che il plafond totale da 90 milioni di euro è solo teorico e che le spese rimborsate sono di servizio - era già scritto nell'articolo. Ringrazio, pertanto, per l'attenzione prestata e per la (non dovuta) conferma della notizia.

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…