1. LA BATTAGLIA QUOTIDIANA DI GRILLOMAO CONTRO LA STAMPA: “I GIORNALISTI SONO DIVENTATI PIÙ SPREGEVOLI DEI POLITICI: LI TENGONO IN VITA CON SERVIZI SCHIFOSI” 2. DOPO LE LEGNATE A GABANELLI E FLORIS, E’ LA VOLTA DI CORRADO FORMIGLI: “QUESTO LAVORA PER CAIRO, AVETE CAPITO? E CAIRO ERA SOCIO DI BERLUSCONI...” 3. BOTTE AD ANDREA VIANELLO “CHE È DIVENTATO DIRETTORE DI RAI 3, DELL’EMITTENTE PUBBLICA CHE PERDE 200 MILIONI DEI NOSTRI SOLDI”. POI CALCI IN CULO A “CURZIO MALTESE, EDITORIALISTA CHE NON FA SERVIZI SUL SUO EDITORE, CARLO DE BENEDETTI” 4. IL PEGGIO TOCCA A E LUCIA ANNUNZIATA, CHE PROPRIO DOMENICA HA OSPITATO IL CANDIDATO CINQUE STELLE ALLA VIGILANZA RAI, ROBERTO FICO. “QUANDO ERA DIRETTORE DEL TG3 HA RICEVUTO 150MILA EURO DALL’ENI PER UNA PERFORMANCE TEATRALE A MILANO, E ALTRI 150MILA EURO PER LA GESTIONE DEL GIORNALINO INTERNO”

1. VIDEO - GRILLO A PIAZZA ARMERINA (INTEGRALE) - GRILLO ARRIVA DAL MINUTO 4 IN POI


2. GRILLO, GUERRA ALLA STAMPA: "GIORNALISTI SPREGEVOLI"
Paola Zanca per "Il Fatto Quotidiano"


‘'Signora, alzi quella bandiera lì, non voglio che mi riprendano. Avanti, copra quella telecamera dietro di lei". Niente da fare. Ormai i suoi sono sempre in tv - Roberto Fico a In mezz'ora, Luigi Di Maio a Otto e Mezzo, Nicola Morra a Piazzapulita, tutto nel giro di ventiquattr'ore - eppure Beppe Grillo non si rassegna. Anzi. I toni contro i giornalisti sono sempre più violenti. E se non riesce ad arginarli lui, si fa aiutare dalla gente sotto al palco.

È successo ieri, a Piazza Armerina. Il pubblico inizia a scandire "Fuori-fuori" contro le telecamere. Il cameramen si appella al diritto di cronaca, Grillo replica: "Sei lì che riprendi da 10 minuti. Stai riprendendo la mia persona, 3 minuti di diritto di cronaca bastano. Basta, la Rai non è la tua. È tua ma è anche mia. Fuori! Ho detto fuori! Spostati. Questi qui devono essere isolati". E poi si rivolge a una donna con la bandiera "No Muos": "Signora, alzi la bandiera così inquadrano il Muos, hai capito?".

È solo uno degli episodi, solo un frammento della battaglia quotidiana contro la stampa - da Gabanelli a Floris - colpevole di occuparsi di lui. "Siamo in guerra", dice senza mezzi termini. E quando Corrado Formigli dallo studio di Piazzapulita si collega con la sua inviata in Sicilia, Grillo parte in quarta: "Chi è quello lì? È di Piazzapulita? Questo lavora per Cairo, avete capito? E Cairo era socio di Berlusconi...". L'allusione l'aveva spiegata poco prima, durante il comizio: "Apprezzo di più Berlusconi, che fa quello che fa per interesse personale, ma quegli altri che lo fanno per aiutarlo di nascosto, sono peggio di lui".

Seduto sulla panchina rossa, poco in disparte rispetto alle poltrone del "maledetto" talk show c'è Nicola Morra, senatore in pole position per diventare il successore di Vito Crimi come capogruppo. E mentre Morra, professore di filosofia, cerca di argomentare la nuova consapevolezza ("La Rete ha mostrato i suoi limiti"), lo schermo sullo sfondo inquadra lui, Beppe, che da Leonforte, in provincia di Enna, sbraita e ripete il copione che sta portando in giro per l'isola. "I giornalisti sono diventati più spregevoli dei politici: li tengono in vita con servizi schifosi".

Prima se la prende con Andrea Vianello "che è diventato direttore di Rai 3, dell'emittente pubblica che perde 200 milioni dei nostri soldi". Poi "Curzio Maltese, editorialista che non fa servizi sul suo editore, De Benedetti". E ancora Lucia Annunziata, che proprio domenica ha ospitato il candidato Cinque Stelle alla Vigilanza Rai, Roberto Fico. "Quando era direttore del Tg3 - attacca Grillo - ha ricevuto 150mila euro dall'Eni per una performance teatrale a Milano, e altri 150mila euro per la gestione del giornalino interno".

Lei replica: "Beppe Grillo continua la sua personalissima campagna di demonizzazione dei giornalisti: per quanto riguarda il mio caso personale ha sostenuto cose non vere: che io sia stata contemporaneamente direttore del Tg3 e collaboratrice dell'Eni. Sono stata direttore del Tg3 dal 1996 al 1998, mentre la mia collaborazione con l'Eni è cominciata nel 2008 e finita nel maggio del 2012. Se non mi crede prenda pure le mie dichiarazioni dei redditi e verifichi".

TROPPO TARDI.
Mentre Grillo in piazza chiede a gran voce che la Vigilanza Rai venga presieduta da uno del Movimento, il sindacato dei giornalisti della tv pubblica lo avverte: "Abbiamo sempre combattuto intimidazioni, liste di proscrizione e aggressioni, non cambiamo posizione oggi solo perchè arrivano da un ex comico.

Gli insulti contro un operatore rappresentano un atto gravissimo contro la libertà di informazione. Così come le minacce e gli attacchi dei giorni scorsi contro altri colleghi della Rai". "Sul Servizio Pubblico - prosegue il segretario dell'Usigrai Vittorio di Trapani - l'ex comico sconfessa subito il suo candidato alla presidenza della Commissione di Vigilanza. Chi siede nelle istituzioni e si candida a guidare organismi parlamentari prenda le distanze da questi atteggiamenti squadristi".

In studio l'intervista a Morra, intanto, prosegue. Formigli gli chiede: "Secondo lei io sono un colluso?". Su Facebook Vega Colonnese non apprezza la domanda: " ‘Lei deve rispondere Sì o No' disse il conduttore di un Talk Show (non di un quiz a premi)".

 

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