LA-VITOLA CANTA IL SUO HIT PANAMENSE: FINMECCANICA! - OLTRE DIECI ORE DI DEPOSIZIONE E PER DI PIÙ IN UN GIORNO FESTIVO! - A PANAMA VALTERINO POTEVA CONTARE SUL SOSTEGNO DEL PRESIDENTE RICARDO MARTINELLI - DEBBIE CASTANEDA, LA MODELLA CHE FECE DA MEDIATRICE PER FINMECCANICA IN COLOMBIA, RACCONTA: “51 MLN € DI PROVVIGIONE PER UN MEDIATORE SONO TANTI. MAI VISTI TANTI SOLDI” - “HO VENDUTO RADAR ALLA DIFESA COLOMBIANA” - “SI LAVORAVA FELICI”…

1- LAVITOLA PARLA, DIECI ORE DAI MAGISTRATI - LE OPERAZIONI CON IL GOVERNO DI PANAMA E LA RICHIESTA DI UN ELICOTTERO PER IL PRESIDENTE

Fulvio Bufi per il "Corriere della Sera"

Oltre dieci ore di deposizione e per di più in un giorno festivo. Potrebbero bastare anche solo questi due elementi a far intendere quanto fosse ritenuto importante dai magistrati napoletani ascoltare Valter Lavitola nel primo interrogatorio investigativo - dopo quello di garanzia dei giorni scorsi alla presenza del gip che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare - e quanto, da parte sua, l'ex direttore-editore dell'Avanti abbia da dire ai pubblici ministeri Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock che, con il procuratore aggiunto Francesco Greco, indagano su di lui.

Lavitola, assistito dall'avvocato Gaetano Balice, conferma la scelta di rispondere alle domande degli investigatori e fornire la sua versione dei fatti, espressa già nel corso del primo incontro avuto con i pm (e il gip) nel carcere di Poggioreale, quando volle anche sottolineare che era sua intenzione soffermarsi particolarmente sulle questioni legate a Finmeccanica, che rappresentano uno dei due principali filoni della vicenda giudiziaria che lo coinvolge (l'altro riguarda i finanziamenti pubblici ottenuti dall'Avanti, vicenda per la quale è stata anche chiesta al Senato l'autorizzazione all'arresto dell'esponente del Pdl Sergio De Gregorio).

Sono molteplici le operazioni legate a Finmeccanica in questo momento al centro di indagini della Procura di Napoli. Oltre agli ultimi sviluppi che hanno portato gli investigatori a indagare il presidente Giuseppe Orsi, c'è un filone che riconduce direttamente a Lavitola e agli affari che, per conto della holding (di cui era consulente con un contratto di trentamila dollari all'anno) ha condotto negli ultimi anni a Panama, paese dove ha trascorso parte della latitanza e dove poteva contare su coperture ad altissimi livelli, vantando un ottimo rapporto personale con il presidente Ricardo Martinelli.

Proprio di tangenti pagate da Finmeccanica al più importante uomo politico panamense si ipotizza nelle carte dell'inchiesta che ha portato Lavitola a essere trasferito nel carcere di Poggioreale subito dopo il suo rientro in Italia, il 16 marzo scorso. Ne parla l'imprenditore Mauro Velocci, ex presidente del consorzio di imprese italiane Svemark, che operava in Centro America, e testimone chiave dell'inchiesta. Velocci racconta che nel gennaio 2011 «Lavitola avanzò due richieste: un milione di dollari in contanti in acconto sulla concordata tangente e l'acquisto di un elicottero per il presidente di Panama Ricardo Martinelli».

L'omaggio del velivolo, scrive il gip nell'ordinanza, «doveva sopperire alla mancata consegna di un elicottero promesso, come tangente, da AgustaWestland, che aveva concluso un contratto di fornitura con il governo di Panama». La società, appartenente al gruppo della holding di Stato e guidata all'epoca da Orsi, non avrebbe pagato la tangente per una questione di prudenza, perché nel frattempo erano finiti sotto inchiesta l'allora presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini e sua moglie Marina Grossi, numero uno di Selex, un'altra collegata.

Ecco quindi l'intervento di Lavitola che, riferisce Velocci, «ha sempre affermato che dietro i contratti tra le società di Finmeccanica e il governo di Panama c'era un grosso movimento finanziario in nero e che il contratto da lui avuto per 30.000 dollari era solo la copertura per giustificare la sua presenza e la sua attività a Panama». Ieri Lavitola potrebbe aver dato ai magistrati chiarimenti su questa vicenda. Ma in dieci ore può aver detto anche molto altro.


2- LA MODELLA CONSULENTE «SONO TANTI 51 MILIONI A UN SOLO MEDIATORE»

Giovanna Cavalli per il "Corriere della Sera"

C'è un mediatore svizzero che ha preso 51 milioni di provvigione da Finmeccanica.
«Mi sembrano tanti. La commissione di solito è dell'1 per cento, al massimo arriva al 5 sul valore del contratto». Debbie Castaneda, 33 anni, ex modella e reginetta di bellezza di Bogotá con laurea in Scienze politiche, dal 2009 al 2011 era consulente della holding specializzata in sistemi di difesa per la Colombia.

«Mai visti tanti soldi. Comunque sono due ruoli diversi. Un mediatore prende la percentuale, il consulente è stipendiato dalla società che promuove. E deve avere agganci con il governo. Guadagnavo 5 mila euro al mese. Al terzo anno sono diventati 10 mila. Lordi».

In una vecchia intercettazione lei reclamava 6 milioni.
«Una commessa per la costruzione di una metropolitana in Medio Oriente. In quel caso ero l'agente. Un mestiere legale. Certo, si può prestare ad altre cose».

Quali affari ha concluso per Finmeccanica?
«Ho venduto radar della Selex all'aviazione civile colombiana. E alla Difesa radar e radioaiuti per il controllo aereo».

Non si è mai accorta di traffici strani, scambi di mazzette, scenari da spy story?
«No. In Finmeccanica si lavorava felici. Ho imparato tanto. Guarguaglini era un uomo eccezionale e sua moglie Marina una gran donna, con gli attributi».

Ora è indagato Orsi, l'ex ad.
«Non lo conosco».

Invece conosceva l'ex presidente della Colombia, Álvaro Uribe.
«Caro amico di famiglia. Mio zio ha un porto e collabora con la Marina colombiana nell'export di carbone».

E pure il nostro ex premier, Silvio Berlusconi.
«Me lo presentò mio marito Marco Squatriti. Per me era un mito. Avere buone relazioni internazionali è fondamentale in questo come in ogni mestiere. Mi hanno fatto passare come una delle sue amanti, tutto il mio lavoro bruciato così».

Con Finmeccanica ha chiuso.
«Tanto adesso sarebbe difficile piazzarla in Colombia, sono saltati grossi contratti, non si potrà più lavorare per chissà quanto».

 

LA FAMIGLIA LAVITOLA A PANAMALAVITOLA SUL TRENO DEL VIAGGIO UFFICIALE DI BERLUSCONI A PANAMABERLUSCONI COL PRESIDENTE DI PANANA. NEL CERCHIO LAVITOLALAVITOLA E BERLUSCONI INSIEME A PANAMAI PM WOODCOCK E PISCITELLISergio de gregorioDebbie Castaneda Debbie Castaneda Debbie Castaneda

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