beppe grillo mes

MES IN PIEGA – L’ELEVATO GRILLO FA IL SOLITO POST SUPERCAZZOLA CHE MANDA NEL PANICO I PARLAMENTARI: “IL MES È UNO STRUMENTO NON SOLO INADATTO MA ANCHE DEL TUTTO INUTILE”. POI RIECHEGGIA VECCHI SLOGAN COME L’IMU ALLA CHIESA A UNA PATRIMONIALE SUI SUPER RICCHI – SOLO FUOCO PER LE POLVERI DELLE DIVISIONI INTERNE, CHE INFATTI ESPLODONO. DI MAIO: “CHI NON VOTA LA RISOLUZIONE VOTA CONTRO IL GOVERNO” – REPLICA DEI RIBELLI: “QUESTO È FASCISMO”

IL POST DI BEPPE GRILLO SUL MES

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

La Mes è finita, andate in pace. Beppe Grillo l'Elevato è pronto a ogni evenienza e, di fatto, autorizza i suoi a un liberi tutti sull'ex Fondo Salva Stati. Grillo dice e non dice, parla sempre dell'utilizzo del Mes «sanitario» e mai del voto sulla riforma dello strumento europeo, eppure la sua articolessa rischia di mandare all'aria la mediazione dei governisti in vista della prova parlamentare del 9 dicembre.

 

beppe grillo luigi di maio

«Così legittima la lettera dei "sovranisti" e mette in difficoltà il governo», dicono i pontieri grillini. E la lettera in questione è quella firmata mercoledì da sedici senatori e una quarantina di deputati del M5s, in cui i ribelli minacciano di non votare la risoluzione sulla riforma del Mes, che mercoledì sarà alla prova dell'Aula del Senato. Una ipotetica spaccatura dei pentastellati farebbe mancare la maggioranza al governo.

 

giuseppe conte e luigi di maio

Ma cos' ha detto Grillo? «La Mes è finita», appunto. Questo è il titolo del post comparso in mattinata sul Blog. Per Beppe il Mes è «uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per fare fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato». Il messaggio in bottiglia sembra un richiamo della foresta per i comunisti nostalgici delle origini.

 

BEPPE GRILLO E LA PIETRA POMICE

Infatti le soluzioni indicate dal Garante per dribblare il ricorso al Mes sono «Far pagare l'Imu e l'Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa» e «Una patrimoniale ai super ricchi», per i patrimoni al di sopra dei 50 milioni di euro. Fuoco per le polveri delle divisioni interne. Che esplodono come una mina sulla maggioranza durante l'assemblea congiunta convocata in serata. La zuffa su Zoom la apre Vito Crimi.

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

«La riforma del Mes non ci piace, certo, ma ho detto che non faremo ostruzionismo», ribadisce il capo politico dettando la linea ufficiale sul voto di mercoledì prossimo. Crimi dà un colpo al cerchio e uno alla botte dei ribelli, provando a tranquillizzarli: «Con noi al Governo il Mes non sarà mai attivato», dice in riunione. Poco più tardi il capodelegazione al governo Alfonso Bonafede attacca i firmatari della famigerata lettera anti-Mes: «È stata un grave errore, ha indebolito il M5s davanti agli altri partiti alleati».

 

luigi di maio vito crimi

Il Guardasigilli viene descritto come uno dei più contrariati dal documento, insieme a Crimi che denuncia il metodo «della conta. Luigi Di Maio lancia una sorta di ultimatum: «Chi non voterà quella risoluzione voterà contro il Presidente del Consiglio dei Ministri e il suo Governo che viene in aula a chiedere la fiducia del Parlamento per andare in Europa anche a trattare lo sblocco dei fondi del Recovery fund.

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

 

Lo trovo francamente folle e irresponsabile». Nel rodeo in streaming poi è la volta dei ribelli «sovranisti». La deputata Manuela Corda sbotta: «Questo è fascismo!». Il suo collega Francesco Forciniti stacca il collegamento urlando: «A Bonafede e Di Maio avete dato mezz' ora senza contraddittorio per fare comizi, senza dati ma esprimendo solo la loro opinione. A noi non ci fate nemmeno parlare. Allora non ve la voto (la risoluzione, ndr)! Ciao».

 

luigi di maio e alfonso bonafede in piazza contro i vitalizi

Anche il senatore Mattia Crucioli minaccia di votare contro il 9 dicembre. Il finale dell'assemblea è incandescente. Tanto che perfino l'agenzia di rating Fitch esprime preoccupazione per un dibattito interno al M5s che «potrebbe essere fonte di instabilità per il governo nei prossimi mesi». Ma i governisti mostrano i muscoli: «Alla fine voteranno contro o non voteranno i soliti matti», dice al Giornale un deputato grillino di lungo corso. Staremo a vedere.

goffredo bettini beppe grillo

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?