URNE FUNERARIE PER “FARSA ITALIA”: SENZA BERLUSCONI CAPOLISTA IL PARTITO ALLE EUROPEE RISCHIA DI NON SUPERARE IL 20% (ALCUNI SONDAGGI LA DANNO AL 17%)

Amedeo La Mattina per ‘La Stampa'

L'estrema sintesi è che a Palazzo Grazioli regna il caos. Forza Italia non riesce a prendere una decisione e il vero motivo è lo stato d'animo del grande capo. Berlusconi non è solo «amareggiato», come dice il suo consigliere politico Toti, per i processi, le condanne, l'interdizione decisa dalla Cassazione, l'impossibilità di candidarsi alle Europee. «È nel pallone»: questa è la descrizione di chi ieri ha avuto modo di sentirlo e vederlo a Roma. Berlusconi, secondo Toti, resterà comunque in campo: «Come ha promesso ai suoi sostenitori, continuerà a guidare i moderati italiani». Sì, ma come potrà farlo? Anzi, potrà farlo? È questo il vero problema dell'ex premier?

Il chiodo fisso di Berlusconi rimane solo ed esclusivamente cosa accadrà il 10 aprile quando il tribunale di sorveglianza deciderà se chiuderlo nelle dorate stanze di Villa San Martino ad Arcore, agli arresti domiciliari, oppure affidarlo ai servizi sociali. In quest'ultima ipotesi bisognerà vedere quanti margini di libertà e di movimento avrà. Potrà fare un minimo di campagna elettorale, interviste, magari ricevendo le troupe televisive in villa?

Potrà ricevere amici, collaboratori come e quando vuole? E cosa potrà dire durante la campagna elettorale? Qualche parola di troppo contro i magistrati, insistere sui colpi di Stato potrebbe portare i magistrati a trasformare i servizi sociali in arresti domiciliari.
Di questo soprattutto si parla a Palazzo Grazioli e non delle candidature per le Europee. Della sua libertà personale è preoccupato Berlusconi, che si sente trattato da «delinquente», dato in pasto al pubblico ludibrio.

Dopo avere creato ricchezza e lavoro, ha perso il titolo di Cavaliere (ha mandato una lettera di autosospensione all'associazione dei Cavalieri del lavoro) che è sempre stato il suo distintivo alla carriera di grande imprenditore di successo, prima di diventare il leader dei moderati italiani.

«Ora tutto questo viene infangato: vogliono farmi apparire un delinquente che ha fatto del male al proprio Paese: non posso sopportarlo», è stato il mantra di Berlusconi nelle lunghe ore di riunione ieri con i capigruppo e Verdini. Tutto il resto ha avuto poco spazio. Poi si è parlato della candidature europee e del terrore che Fi precipiti sotto il 20% (alcuni sondaggi parlano del 17%) senza Berlusconi capolista nelle cinque circoscrizioni. Il problema è come ovviare alla mancanza del nome nella lista.

L'ipotesi di Barbara Berlusconi non è mai stata presa in seria considerazione. Quello di Marina idem: lei non vuole sentirne parlare. Si sono fatte altre ipotesi familiari ma sembrano cadere nel vuoto. Rimane la possibilità di mettere il nome di Berlusconi nel simbolo («Forza Italia per Berlusconi») ma ci sono delle controindicazioni: molti elettori potrebbero scrivere il nome Berlusconi come preferenza e questo andrebbe a invalidare il voto.

Berlusconi continua a non voler candidare a Strasburgo parlamentari italiani, ma questo sta creando molti problemi. Sta facendo crescere l'ira di personaggi con molti voti, che vogliono far contare il loro consenso. Come Fitto. Allora il punto di caduta finale ipotizzato ieri nel bunker di Palazzo Grazioli è di candidare Toti capolista nel Nord-Ovest (e questo era già assodato), Brunetta nel Nord-Est, Tajani nel Centro, Fitto nella circoscrizione Sud. Su quella delle Isole non c'è stata alcuna indicazione. Ma queste ipotesi sono state smentite in serata.

In effetti non è stata presa alcuna decisione finale. Brunetta non sembra convinto di candidarsi: lasciare la carica di capogruppo in questo momento, con il partito in ebollizione, aprirebbe molti problemi di equilibrio interno. Nel Nord Est come capolista si parla pure delle europarlamentari uscenti Elisabetta Gardini e Lina Sartori. Ma è tutto ancora per aria. Berlusconi ha altro per la testa. Pensa al 10 aprile, alla sua reputazione e vede la sua creatura politica sempre più preda delle guerre intestine.

 

 

LACRIME DI BERLUSCONI MEDIASET DAL PAPA - PIER SILVIO BERLUSCONI DE FILIPPI MIMUN TOTIBERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARMLA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI SCHIFANI E BRUNETTA tajani foto mezzelani gmt raffaele fitto silvio berlusconi PAOLO CIRINO POMICINO ELISABETTA GARDINI - Copyright Pizzi

Ultimi Dagoreport

ravello festival dago yuja wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI CAPOVOLTA, COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…