BERLUSCONI LI SEPPELLISCE TUTTI: MORTO SCAPAGNINI

1. MORTO A ROMA UMBERTO SCAPAGNINI, MEDICO DI BERLUSCONI
Da www.lastampa.it

È morto in ospedale a Roma l'ex deputato del Partito delle libertà Umberto Scapagnini, che è stato per due mandati sindaco di Catania e medico personale di Silvio Berlusconi. Era grave da tempo. Sarà tumulato nella tomba di famiglia a Napoli. La notizia è stata confermata a Catania dal suo legale di fiducia, il professore Guido Ziccone.

Farmacologo di fama internazionale, napoletano di nascita ma catanese d'adozione, Scapagnini da tempo era ricaduto nella malattia che lo aveva colpito un paio di anni fa. Allora fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che per mesi gli paralizzò una parte della faccia. Dopo l'operazione fu lui stesso a rassicurare gli amici, ai quali aveva detto di avere sconfitto il tumore, poi invece ricomparso. È stato anche per questo motivo che Scapagnini aveva deciso di lasciare la sindacatura di Catania per un impegno meno attivo alla Camera dei deputati, dove è stato eletto due legislature.

Per la sua attività di sindaco a Catania, Scapagnini è stato al centro di diverse inchieste giudiziarie. Già condannato per i contributi per la cenere vulcanica versati qualche giorno prima della sua rielezione a sindaco, era sotto processo in appello per i parcheggi in proiject financing (la pubblica accusa ha chiesto l'assoluzione come in primo grado), e per il buco in bilancio.


2. SCAPAGNINI: "BERLUSCONI È UNICO, POSSIEDE CAPACITÀ ANORMALI"
Catania Today del 26 febbraio 2013

Umberto Scapagnini, ex sindaco di Catania, parlamentare del Pdl e per anni medico del Cavaliere esalta le doti "psico-fisiche" di Berlusconi.

"Berlusconi, e lo dico da farmacologo e non solo da suo amico personale, è un uomo unico. Ha un potere, un sistema immunitario davvero straordinario. Possiede capacità anormali non solo da un punto di vista carismatico nel sentire e trasmettere sensazioni, ma anche da quello di un'innata e spiccatissima intelligenza fuori dal comune".

"Il suo -aggiunge Scapagnini- è un discorso di perfetta armonizzazione psicofisica, ovvero un ottimo rapporto psico-neuro-immuno-endocrino. E' incredibile -conclude il farmacologo- avere tutte queste energie e fare la campagna elettorale che Berlusconi ha portato avanti a 76 anni suonati. Gode di un accoppiamento eccezionale tra psiche e fisico nonostante abbia superato importanti patologie virali".


3. L'INTERVISTA DI SABELLI FIORETTI A SCAPAGNINI
Corriere Magazine del 4 novembre 2004
http://interviste.sabellifioretti.it/

Nella vita, dicono gli argentini, ci vogliono le tre "c": cervello, cuore e coglioni. Io aggiungo una quarta "c". Culo. Senza il culo le altre tre "c" non servono a niente». Umberto Scapagnini, professore, scienziato, eurodeputato per Forza Italia e medico di Berlusconi, sindaco di Catania, ha le idee chiare. Solo la fortuna crea la fortuna di un uomo. Tutto il resto serve ma non basta. E lui si ritiene un uomo fortunato.

Come sei messo con le «c»?
«Le ho tutte e quattro».

Ti viene in mente qualcuno che ha avuto tutto ma non ha avuto culo?
«Il mio amico Victor Rizza. Medico come me, uno scienziato. Abbiamo fatto tutto insieme. Era un grande creatore. Un siculo americano, laureato in biochimica, professore alla Rockfeller University. Fu uno degli scopritori del citocromo p 450, quello che sta nel fegato e trasforma tutte le tossine. Sfigato com'era andò in contrasto con i suoi colleghi negli Usa. Io lo conobbi casualmente e gli chiesi di venire ad insegnare a Catania. Diventammo amici e lavorammo insieme tutta la vita».

Dove sta la sfiga?
«Ha fatto grandissime scoperte e non gli è mai stato attribuito il merito. Ha prodotto farmaci geniali facendo guadagnare miliardi alle case farmaceutiche. Però lui non ha guadagnato niente, lo hanno sempre fottuto. Era un uomo geniale e generoso. È morto insieme al figlio su un aereo che non doveva prendere, precipitato per mancanza di carburante dopo che l'aereo aveva scaricato il carburante per una esercitazione».

Tu credi alla fortuna, al destino, al soprannaturale.
«Senti. Io ero blandamente religioso. Quasi agnostico. Alla messa per Victor e suo figlio, non essendoci le bare, facemmo mettere due grandi foto appoggiate all'altare. Quando il sacerdote disse: "Adesso saranno in cielo, felici, vicini, padre e figlio", io pensai: "Le solite minchiate. Victor, se sono cose vere, cerca di farmi capire". In quel momento tutte e due i ritratti sono caduti per terra. Sarà stato un colpo di vento, quello che vuoi, ma mi ha molto scioccato».

Scapagnini, sei uno scienziato.
«Il giorno dopo sono andato a Siracusa per un'altra messa. Il parroco alla fine mi ha detto: "Guardi professore lei si è seduto esattamente nel posto dove il professor Rizza si sedeva ogni mattina alle sette prima di andare a lavorare". Io non sapevo nemmeno che lui era cattolico. Poi il parroco mi ha detto: "Prima di partire Victor mi disse: ‘Quest'anno mi sento qualche cosa di brutto, il mio carrubo sta male. Per favore se mi succede qualche cosa dica al professor Scapagnini di vedere come sta il carrubo e di andare a San Giovanni Rotondo da padre Pio'". Sono andato a vedere il carrubo ed era morto. Il carrubo era stato piantato quando lui era nato ed è morto quando lui è morto. Poi sono andato da Padre Pio e mi sono successi episodi strani. Nella stanza delle stimmate mi è caduto addosso un vaso di fiori».

Sinceramente: non mi sembra un gran segnale.
«Rientrando a Catania, mi hanno telefonato che Berlusconi voleva che io facessi il sindaco di Catania. Io la considerai una decisione del destino. Mi candidai e fui eletto».

Voi di Forza Italia avete questa fissa del destino, dell'Unto del Signore. Per Berlusconi è intervenuto perfino lo Spirito Santo, secondo Baget Bozzo. Attorno al gruppo Berlusconi c'è una specie di alone mistico.
«Io non lo so. Però se questa capacità di sentire un po' la trascendenza c'è, può darsi che sia stato uno degli elementi che mi può aver avvicinato a loro. Berlusconi ha la percezione anticipata di quello che succederà».

Addirittura?
«Tutti abbiamo delle intuizioni. In lui sono più frequenti».

Dimmi la verità: hai una cotta per Berlusconi.
«Sì. Non ho vergogna a dirlo. Ho una cotta per Berlusconi perché lo trovo un ectipo».

Berlusconi è un ectipo?
«Una persona al di fuori della norma. Verso l'alto, naturalmente».

Tu, la prima volta che lo hai visto, hai detto: «Ecco un ectipo».
«Sono convinto di aver vissuto dei pezzetti della storia d'Italia. Una sera passai da Arcore insieme a Giovanni, mio figlio. Lui disse: "Vieni, vieni Giovanni. Ti faccio sentire una cosa". Lo prese sotto braccio, accese un registratore dove era incisa la base e ci cantò sopra l'inno di Forza Italia che aveva finito di comporre poche ore prima».

Tu hai detto: «È un uomo toccato dal destino».
«Io credo moltissimo nella comunicazione interpersonale. Per esempio: ho simpatizzato con te, ma ad altri tuoi colleghi mica gli dicevo tutti sti cazzi miei».

Il Catania vince sempre quando tu vai allo stadio.
«È vero».

Sei anche superstizioso?
«Al massimo e sono convinto che ho culo. Un culo trasmissibile. Porto fortuna agli amici. Un mio collega molto caro, del Ccd, era stato eletto al Parlamento europeo. Ma un altro aveva fatto ricorso e si dovettero ricontare i seggi. Ogni volta che doveva andare a presenziare ai controlli veniva e mi toccava il culo. E alla fine ha vinto».

Potevi aiutare anche la Zanicchi.
«Non è che posso mettere il mio culo a disposizione di tutti».

Per simpatia.
«Per simpatia sì, ma la Zanicchi non me lo ha chiesto, sennò glielo facevo toccare».

Per la cotta hai concorrenti. Fede che è più innamorato di te.
«Ed è pure geloso. Quando io dissi la cosa dell'immortalità di Berlusconi si è incazzato con me. Mi ha detto: "Solo io ho il diritto di leccare il culo a Berlusconi"».

Vedi spesso Berlusconi?
«Un paio di volte al mese. Prima c'era anche il tempo di cazzeggiare: femmine, sport, le cose piacevoli della vita».

L'Economist...
«Giornale antiberlusconiano».

Anzi, diciamolo, giornale comunista, ha definito Catania un'isola felice della Sicilia. Berlusconi come ha commentato?
«Lui non è invidioso. Mi ha detto: "Bravo, complimenti"».

Qual è il problema di Catania?
«Il problema di Catania è il traffico».

Sembra una battuta di Johnny Stecchino.
«Il traffico e la pulizia. Ma il traffico l'ho trasformato da problema in risorsa».

Un mago.
«Ho avuto il riconoscimento dell'emergenza traffico. Così ho cambiato completamente la città. Abbiamo finanziato 13 parcheggi scambiatori. Più nove parcheggi al centro della città. In 18 mesi ho aperto 91 cantieri».

Da giovane hai vissuto negli Usa.
«Ho avuto il famoso culo di capitare in un gruppo che fece due o tre scoperte basilari sul rapporto del cervello con l'ipofisi».

Ho sentito dire che tu, rinunciando di fatto all'attività scientifica per quella politica hai rinunciato al Nobel. Esagerazione di adulatori?
«Anche fosse vero lo negherei fino alla disperazione».

E perché mai?
«Porta male. Fu De Lorenzo che una volta disse: "Io sono andato molto vicino al premio Nobel"».

Uno dei vostri disse che Berlusconi doveva vincere il Nobel per la pace.
«Mi sembra un po' esagerato. E lo dice uno che ha esagerato più di tutti sostenendo che Berlusconi è immortale».

Quasi immortale.
Berlusconi è predisposto. Se c'è uno che può essere predisposto per l'immortalità, sotto il profilo immunologico, quello è Berlusconi».

Però l'immortalità non esiste.
«Resta uno dei grandi sogni dell'uomo».

Hai detto: «Mani Pulite ha fatto 700 morti». Perché - dicevi - lo stress uccide.
«Più di 700 morti. Solo in Sicilia saranno centinaia. Lo stress abbassa le difese immunitarie. Tutto dipende dall'intensità del contrasto tra quella che è la considerazione che hai di te stesso e la situazione nella quale ti vieni a trovare. Un delinquente abituale che se ne va in carcere è bello e contento. Come se andasse al circolo».

Mentre se finissi in galera tu...
«Fammi fare una grattatella. Nella classifica degli stress l'arresto è al primo posto insieme alla perdita del compagno di vita. Chi viene arrestato ha dieci volte di più la possibilità di morire di infarto e venti volte di più di avere un tumore».

Per Berlusconi - hai detto - lo stress sono le ingiustizie e il tradimento degli amici.
«Ne abbiamo parlato tante volte. Lui dice che moltissimi su cui lui contava lo hanno mollato. Più sali, più rimani solo».

Non mi pare tanto solo.
«Lui è rimasto profondamente amareggiato dal comportamento di Vittorio Dotti. Con Dotti aveva dei rapporti di grandissima amicizia. E Dotti lo ha tradito».

Tu lo conosci bene Dotti?
«No. Conosco bene Previti. E devo dire che è un uomo molto interessante, di grande cultura anche se è ritenuto ignorante».

Tu poi gli dai la pozione segreta.
«È una leggenda metropolitana».

Sei tu che sostieni l'antiaging. Che cosa è esattamente? Che differenza c'è con la geriatria?
«La geriatria cura gli anziani, noi cerchiamo di non farli diventare anziani».

Non oso pensare i costi pensionistici.
«Se un soggetto muore a settant'anni, dopo due di malattia cronica cardiaca o un tumore, pesa sullo Stato sette volte più di un centenario che muore in buona salute dopo quarant'anni di pensione. Due anni di malattia costano sette volte più che quarant'anni di pensione».

E l'olio di onfacio, i pomodori di Pachino, l'arginina, il magnesio...
«L'antiaging si pratica anche attraverso l'alimentazione. Ora sto partendo per l'Ecuador. Con mio figlio, andiamo nel villaggio di Ocobamba dove c'è il maggior numero di centenari al mondo. Mio figlio ha scoperto che qui cresce una pianta, il palosanto, di cui si nutrono gli abitanti di Ocobamba, ricca di antiossidanti e di stimolanti per la dopamina cerebrale. Dopo andremo alle Galapagos dove vivono le creature più longeve del mondo, le tartarughe. Là, vicino al mare, cresce una specie di pomodoro che ha mille volte più licopene dei pomodori di Pachino».

Anche se non è immortale, a quanti anni arriva Berlusconi?
«I cento li supera di sicuro».

Speriamo che si ritiri dalla vita politica prima.
«Berlusconi ha un sistema di tipo neuroimmunitario veramente straordinario per cui niente mina la sua salute. Ha grandissime doti di recupero. È straordinario».

È vero che ti chiamano Umberto Vanesio?
«Mi piace stare in forma».

Dopo tre convivenze, ti sei appena di nuovo fidanzato. Surama, cantante e attrice brasiliana.
«Bellissima».

33 anni lei, 63 anni tu.
«Come età biologica ho dieci anni di meno».

Maria Giovanna Elmi - hai detto - è un caso incredibile.
«Quando le ho fatto la valutazione, aveva quasi vent'anni meno della sua età».

Dell'Utri quanti anni ha di meno?
«Otto anni. Ha una bella pelle distesa».

Andreotti?
«È molto più giovane di quello che è».

Ferrara? Gli obesi sono più vecchi, hai detto.
«Ferrara è grosso ma è la sua conformazione. Tanto è vero che quando lui è dimagrito è stato male».

Previti?
«Previti, se tu lo vedi da vicino, è molto giovanile».

È pieno di rughe. Le rughe mediterranee.
«Non sono rughe acquisite con l'età. È nato con le rughe e si è affezionato».

Letta?
«Avrà per lo meno vent'anni meno».

Elisabetta Gardini?
«Mi dispiace per lei: pochi».

Che cosa le è venuto in mente di parlare della macchinetta per mettersi le supposte di Tremonti?
«Una cazzata. La gente dice cazzate».

Gioco della torre. Chi butti, Mimun o Mentana?
«Non mi piace il neutralismo forzato di Mentana».

Mimun invece è considerato berlusconiano.
«È vicino a Berlusconi con una neutralità intelligente».

Mastella o Pomicino?
«Pomicino è un voltagabbana. Appena ha sentito odore di vittoria della sinistra, immediatamente si è precipitato».

Baget Bozzo o Bondi?
«Bondi è un comunista convertito ma sempre comunista. I convertiti non mi convincono».

Scaiola o Cicchitto?
«Salvo Cicchitto. L'ho portato io da Berlusconi, due anni fa. Siamo vecchi amici socialisti».

Perché si iscrisse alla P2?
«Non lo so se si iscrisse».

Sei più realista del re. Lo ha detto lui.
«Non ho mai approfondito».

Una volta eri socialista insieme a Salvo Andò. Adesso Andò è a sinistra e tu a destra. Chi è più voltagabbana?
«Andò si è consegnato nelle mani di quelli che l'hanno massacrato. Non lo so se è voltagabbana. Certo è masochista».

Santoro o la Gruber?
«La Gruber subito, buttare».

Uno sciupafemmine come te...
«Non mi piace neanche come femmina la Gruber».

 

UMBERTO SCAPAGNINI UMBERTO SCAPAGNINI DA BERLUSCONI UMBERTO SCAPAGNINI E FANCIULLA UMBERTO SCAPAGNINI CON UN'AMICA - Copyright PizziGRUPPO SCAPAGNINI - Copyright PizziPIERO MELOGRANI UMBERTO SCAPAGNINI 1s22 scapagnini la russartl33 scapagnini suramartl20 umberto scapagninirtl08 scapagnini suramartl21 mastella surama scapagninipzz13 susanna smith umberto scapagnini mp prestigiacomocapri70 scapagnini beatoUmberto Scapagniniscapagnini umberto 02 surama decastroUMBERTO SCAPAGNINI UMBERTO SCAPAGNINI CON UN'AMICA - Copyright Pizzi1s06 scapagnini alla frutta posa in piscinartl21 mastella surama scapagnini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA